Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Dune: Prophecy

Dune: Prophecy iniziamo il conto alla rovescia, novembre 2024 è vicino!

Il vero potere comincia con il controllo.

Valya Harkonnen

Un inizio difficile per Dune: Prophecy

Quando nel 2016 la Legendary Entertainment acquistò i diritti, sia cinematografici che televisivi, per adattare Dune di Frank Herbert, si sentiva nell’aria odore di trionfo. Pochi mesi dopo arriva la conferma che Denis Villeneuve [Blade Runner 2049 (2017), Arrival (2016), Prisoners (2013) sarà il regista di Dune. Già allora si pensava ad un film in due parti.

Il 2019 vide l’annuncio della realizzazione della serie Dune: the Sisterhood. Anche questa avrebbe visto il regista franco-canadese alla regia, almeno per i primi due episodi. La sceneggiatura sarebbe stata affidata a Jon Spaihts [Doctor Strange (2016), Passengers (2016)]. 

Le Bene Gesserit mi hanno sempre affascinato. Concentrarsi su un gruppo di donne così potenti non mi sembra solo rilevante e di ispirazione, ma anche utile per tracciare una rotta che altre serie potrebbero seguire.

Denis Villeneuve.  

Solo Kim Herbert, pronipote dell’autore, figurava come unica donna nel team creativo che si stava formando intorno alla serie. Andarono così alzandosi critiche per la mancanza di nomi femminili in una serie che parlava, effettivamente, di donne!

La produzione assunse così Dana Calvo come showrunner al fianco di Spaihts. Sempre nel 2019 Spaihts lasciò la serie per dedicarsi interamente a Dune. In quell’occasione The Hollywood Reporter pubblicò un articolo. La Legendary Entertainment si dichiarava infatti non soddisfatta del lavoro svolto da Spaihts come showrunner e di come fosse quindi maturata la decisione di allontanarlo.

LEGGI ANCHE: Dune: Parte due – mette d’accordo tutti

A luglio del 2021 Diane Ademu-John assurse al ruolo di showrunner. Quasi nello stesso momento Villeneuve annunciava che, a causa degli impegni con la realizzazione del film, non avrebbe più potuto dirigere gli episodi della serie. 

Sarebbe stato sostituito da Johan Renck (Breaking Bad, The Walking Dead, Vikings, Bates Motel) per i primi due episodi. Questo accadeva nell’aprile del 2022. Poco dopo l’inizio della produzione Diane Ademu-John abbandonò il progetto, lasciando Alison Schapker come unica showrunner.

Ma non è tutto! Nel febbraio del 2023 anche Renck lasciò il progetto che raggiunse così una fase di stallo e andò in standby. Solo nel giugno successivo si sarebbe conosciuto il nome della nuova regista. Anna Foerster (Criminal Minds, Unforgettable, Army Wives, Outlander, Jessica Jones) avrebbe diretto diversi episodi tra cui il pilot.

Nel frattempo anche il titolo è cambiato con quello con cui poi uscirà su Max tra qualche mese. Nasce così Dune: Prophecy

Sono sorte molte domande dopo questi innumerevoli cambiamenti in corso d’opera. Quella che funge da fulcro un po’ per tutte è se la serie sia o meno collegata all’universo che Villeneuve sta creando. Non esiste una risposta chiara, lo diciamo subito. Quello che si può dire guardando i due trailer usciti è che sì, la serie, con molta probabilità, sembra iscriversi nello stesso universo. Solo diecimila anni prima della nascita di Paul Atreides

Cosa sappiamo al momento? 

Prendiamo in esame il teaser ufficiale di Dune: Prophecy. Appare subito chiaro come la costruzione dei mondi sia così dettagliata da sembrare degna di un film più che di una serie tv. Sembra infatti che non si sia badato a spese. Al che sorge la prima domanda: sarà davvero possibile mantenere uno standard così alto per sei puntate? 

Ormai non stupisce che il budget per una serie possa essere astronomico. Però, con tutti i problemi di produzione che questa serie ha avuto purtroppo, resta il timore fondato che qualcosa possa andare ancora storto…

Analisi del teaser trailer di DuNe: Prophecy

La prima scena che appare sullo schermo è una galassia che forma un occhio. Si sviluppa poi in una polla d’acqua circondata da un gruppo di donne vestite di nero. 

Agli appassionati del mondo di Dune non sarà sfuggita l’importanza di questi richiami. Le Bene Gesserit hanno il dono della preveggenza, la vista interiore che permette loro di conoscere cose che non sono ancora accadute, ma soprattutto… 

Lui guarderà dove noi non possiamo. C’è un posto che ci terrorizza tutte noi donne. È detto che un uomo verrà, lo Kwisatz Haderach, andrà dove noi non possiamo andare…

Gaius Helen Mohiam 

Non solo, ma anche l’acqua è fondamentale nella saga. L’Acqua della Vita che dà alle Bene Gesserit il potere di accedere alle vite di coloro che le hanno precedute. 

L’acqua, è sacra anche per i Fremen, che vogliono riportare la vita su Arrakis.

LEGGI ANCHE: Il paradiso – Cos’è che Paul promette?

Ma è quello che viene narrato dalla voce fuori campo in questa prima scena ad essere davvero interessante. 

Diecimila anni prima della nascita di Paul Atreides…

Valya Harkonnen

È la voce di Valya [Emily Watson (Chernobyl, Gosford Park, Red Dragon)] che ci guida verso la scoperta del momento storico in cui la storia si svolge. Diecimila anni prima degli eventi narrati in Dune, appunto. 

Valya Harkonnen è la fondatrice del Bene Gesserit in Dune Prophecy

Lo Jihad Butleriano è terminato, le macchine pensanti hanno incontrato la loro distruzione e i Corrino siedono sul trono. La Sorellanza sta prendendo forma. È agli inizi del suo potere e, per questo, deve ancora guardarsi dai numerosi nemici che la loro ascesa al potere crea.

LEGGI ANCHE: Casa Corrino – La mano sull’Imperium

Ma come può Valya sapere della nascita di Paul? Questa domanda ha creato una teoria interessante che legherebbe indiscutibilmente la serie ai film. 

Si ipotizza infatti che Alia, o una discendente di Paul, abbia accesso alla memoria di Valya. Quindi quella scena sarebbe un flashback che passa dal presente dei film, al passato della serie. 

È canonico che il potere della Sorellanza cresca di generazione in generazione. Bevendo l’Acqua della Vita le Reverende Madri assumono dentro di sé i ricordi delle generazioni precedenti. Questo, quindi, potrebbe spiegare la teoria…

Certo esiste un’altra possibilità. Le parole di Valya potrebbero non essere incluse nella serie, ma servano solo come introduzione per coloro che non conoscono i libri.

Il trailer, poi, mette sulla scacchiera i personaggi le cui vite sicuramente cadranno sotto le manipolazioni dalla Sorellanza

L’imperatore Javicco Corrino, ha il volto di Mark Strong [Kingsman: the Secret Service (2014), Cruella (2021), Atlas (2024)]. Jodhi May (Renegade Nell, The Witcher, Gentleman Jack) è l’imperatrice Natalya, la prima a mostrare dubbi sul Bene Gesserit. Sembra infatti che si siano insinuate bene dietro al trono, conquistando l’orecchio – e non solo quello – dell’Imperatore stesso!

Travis Fimmel (Vikings, Black Snow, Kandahar) interpreta Desmond Hart il soldato che mette in dubbio il potere della Sorellanza all’interno delle Grandi Case. Almeno all’apparenza, sembra essere direttamente coinvolto nella creazione dei Sardaukar.

Le Bene Gesserit sono nuove al gioco politico dell’Imperium. Sembrano interessate alla sua salvaguardia, ma il trailer mostra anche quello che potrebbe essere l’inizio della loro millenaria ricerca…

Sono loro a controllare le linee di sangue, a decidere quali Grandi Case devono prosperare e quali cadere nell’oblio. Sono dietro alcuni degli eventi più tragici dell’Universo. Questo è il loro inizio!

Conclusioni

Non possiamo sapere se la serie HBO darà risposta alle molte domande che il trailer ha sollevato. Tutto quello che possiamo fare è aspettare novembre. Vedremo così cosa Valya Harkonnen sia pronta a fare per assicurare la prosperità dell’Imperium. Ma soprattutto per assicurarsi il potere che, come donna, non può avere se non come eminenza grigia dietro al trono.                             

Con Valya che siede sul trono di Javicco si chiude il teaser.

Con questa immagine nella mente vi chiediamo che cosa pensate? Cosa vorreste vi piacerebbe vedere in Dune: Prophecy?

LEGGI ANCHE: Il Barone Harkonnen – Un’icona

Lascia un commento

Iscriviti alla newsletter dei cercatori

Per non perderti mai i nostri articoli, gli episodi dei podcast, e le live su twitch