In Vinland Saga Episodio 10 seguiamo i Vichinghi nell’invasione dell’Inghilterra, con Askeladd e Thorfinn che parlano del Ragnarok.
Dopo aver presentato il manga in questo articolo e aver recensito gli episodi 01, 02, 03, 04, 05, 06, 07, 08 e 09, vediamo cosa succede di nuovo nell’anime di Vinland Saga! Il decimo episodio (siamo già a dieci?!) si intitola Ragnarok.
Vinland Saga Episodio 10: la trama
Vinland Saga Episodio 10 si apre con Thorkell che lancia sassi sull’accampamento normanno che sta assediando Londra, seminando morte e distruzione. Di nuovo, Euron spostati, che fai ridere, a confronto.
L’assedio (noioso) di Londra
Infatti, Thorkell si sta annoiando a morte e incita i compagni vichinghi ad attaccare la città. Rimanendo fermi ad aspettare, dopo tutto, non raggiungeranno mai il Valhalla! Gli assedianti non prendono bene le offese e chiedono a Ragnar di attaccare, ma il tutore del principe si rifiuta, poiché Thorkell è troppo pericoloso per fare mosse avventate. Sarà Canuto a dare l’ordine di attaccare, quando sarà il momento.
Intanto, Canuto sta pregando da solo insieme ad un prete. Da fuori gli uomini urlano che è un codardo, ma Ragnar rassicura il ragazzo: devono solo resistere fino all’inverno. A quel punto, Sweyn li richiamerà sicuramente.
Nel frattempo, Thorkell è raggiunto da uno dei suoi uomini, Asgeir, che lo rassicura: sicuramente i nemici non attaccano per essere prudenti. Dopo tutto, sono sotto il comando del principe di Danimarca. La notizia giunge nuova a Thorkell, a cui viene un’idea.
Il sogno di Thorfinn
Intanto, Thorfinn sogna di essere tornato con la propria famiglia, ma non in Islanda, bensì in una terra calda e florida. Sono tutti felici, con buoni pascoli, tanto cibo e un clima mite, tanto che persino sua madre sta meglio. Thors, portandolo in spalla, gli ricorda che deve proteggere la madre e la sorella, e non pensare più a vendicarsi.
Improvvisamente, il cielo si fa cupo e Thorfinn scorge dei predoni venuti a devastare il loro villaggio e a schiavizzarne gli abitanti. Il ragazzino chiede al padre cosa fare, ma i predoni trafiggono Thors con le frecce.
Un villaggio saccheggiato e piani futuri
Chiamando il padre, Thorfinn si sveglia, scosso dal sogno e chiedendosi dove si trovasse il luogo mite che aveva sognato. Quando si alza, ci rendiamo conto che gli uomini di Askeladd stanno gozzovigliando in un villaggio appena saccheggiato. I danesi mangiano tra i cadaveri dei civili, discutendo dei piani del loro capo e fanno la conta di ciò che sono riusciti a guadagnare durante l’estate.
Bjorn è scettico sul fatto che l’anno successivo le razzie in Inghilterra porteranno dei frutti. Sweyn ha praticamente vinto e anche Thorkell, quando vedrà la situazione, abbandonerà gli Inglesi. Nel frattempo, però, due degli uomini del gruppo litigano, poiché uno ha insultato l’altro dandogli del ladro di bestiame. Bjorn afferma che, data la gravità dell’insulto, non li si possa fermare, quindi di informare Askeladd su chi sopravviva.
Il Ragnarok tra le rovine romane
Intanto, Thorfinn si allontana dal villaggio e dai suoi schiamazzi, inerpicandosi su una collina sulla quale sorgono delle rovine romane. Riflette sul fatto che l’Inghilterra sia una terra simile a quella che ha visto in sogno, così diversa dalla fredda Islanda. Mentre ripensa alla morte del padre, Thorfinn si rende conto che anche Askeladd è salito sulla collina.
Pensieroso, Askeladd rigira una moneta romana e chiede a Thorfinn di non arrabbiarsi per il rumore che fanno gli altri: sono frustrati perché è da giorni che marciano. Ma Thorfinn lo gela, intimandogli di non parlargli come se fossero amici: anche se pensa di averlo sotto il proprio controllo, un giorno Thorfinn gli taglierà la gola. Askeladd la prende bene, affermando che il tempo sta dalla parte del ragazzo, lui crescerà, mentre l’adulto invecchierà. Un giorno, Askeladd perderà, come è naturale: anche i più forti muoiono.
Così, Askeladd indica le rovine attorno a loro: quelle pietre sono state erette non dalla gente che vive in Inghilterra ora, i Sassoni, ma da chi viveva lì prima. Si diceva fossero forti, i Romani, ma i Sassoni li hanno annientati comunque. Il mondo dell’uomo sta invecchiando inesorabilmente, con i popoli che si annientano a vicenda. Secondo i cristiani, il giudizio universale arriverà entro vent’anni, quando Dio annienterà l’umanità.
Un messaggero da Londra
Mentre Thorfinn e Askeladd guardano malinconicamente l’alba, giunge un messaggero danese a cavallo. Il nuovo arrivato chiede ad Askeladd e Thorfinn se l’esercito principale sia vicino, e il capo dei predoni gli propone di raccontargli tutto, mentre gli procurano un cavallo riposato.
Il messaggero racconta che Thorkell ha lasciato Londra con 500 uomini, tutti danesi suoi seguaci, e sta marciando in quella direzione. I 4000 uomini di Canuto sono stati sconfitti e il messaggero è uno dei pochi sopravvissuti al massacro. Infatti, Thorkell ha attaccato l’accampamento di Canuto, annientandone l’esercito. Il principe è stato catturato, divenendo un prigioniero del vichingo traditore.
Il nuovo piano di Askeladd
Il messaggero sta cercando di avvertire l’esercito principale per salvare Canuto e chiede ad Askeladd di unirsi a lui per recuperare il principe. Sospirando e guardando il cielo, Askeladd chiede a Bjorn se senta anche lui il suono dei passi del Ragnarok. E, senza preavviso, taglia la testa al messaggero.
Ordinando a Bjorn di seppellire cavallo e messaggero, Askeladd urla ai suoi uomini i nuovi ordini: salveranno loro Canuto! Dopo tutto, chi si immagina l’enorme ricompensa che otterrebbero portandolo da Sweyn, o dagli Inglesi?
Mentre i loro uomini esultano, Bjorn chiede ad Askeladd se abbia un piano con cui affrontare Thorkell. Ma Askeladd non dà grandi rassicurazioni: è l’era del tramonto, quindi tanto vale uscire di scena alla grande.
La morte nel discorso di Askeladd in Vinland Saga Episodio 10
Fino ad ora, abbiamo sempre visto Askeladd come una persona dalla moralità ambigua, che alterna un atteggiamento da infame a brevi momenti di inaspettata sincerità. Da quando Thorfinn non è più un bambino, Askeladd non ha fatto altro che manipolarlo, sfruttarlo e, in generale, trattarlo come carne da cannone.
È strano, quindi, vedere Askeladd parlare a Thorfinn senza doppi fini. E, dopo la scena tra le rovine, abbiamo quasi l’impressione di capire meglio quest’uomo.
La cosa veramente particolare è vedere una persona con tanto senso di autoconservazione come Askeladd discutere su come valga la pena morire. Fino ad ora, abbiamo visto Askeladd evitare il pericolo, inviando Thorfinn a fargli da sicario o comunque investendo in piani elaborati per partire da una situazione di vantaggio. In Vinland Saga Episodio 10, invece, il capo dei predoni sembra aver fatto pace con la morte.
O meglio, torniamo a vedere quell’Askeladd che ha candidamente detto a Thors di ucciderlo, ossia l’Askeladd che non ha paura della morte. Tra i personaggi che abbiamo conosciuto, solo Thorkell pareva così intoccato dal pensiero di morire, e sappiamo che la sua spensieratezza è dovuta al valorizzare il combattimento sopra ad ogni altra cosa. Quindi, a cosa tiene Askeladd più della vita? Perché è così nichilista, in realtà, quando lo abbiamo visto macchinare piani infami per non esporsi al pericolo?
Con questa scena, abbiamo avuto il primo vero e proprio sguardo all’interiorità di Askeladd, che presto verrà approfondita da ulteriori flashback. E, vi assicuro, il background di Askeladd spiega bene il suo nichilismo, che comunque riesce a coesistere con il suo rispetto per gente idealista come Thors. Dopo tutto, non si ama Askeladd solo per il suo bel faccino! Che comunque in questa puntata è stupendo.
Ritmo, combattimenti, paesaggi e colori di Vinland Saga Episodio 10
Sebbene la volta scorsa avessi paventato una puntata più lenta di quella precedente, in realtà Vinland Saga Episodio 10 è trascorso molto bene. Il ritmo è sostenuto e abbiamo persino alcuni combattimenti molto carini!
L’episodio ha l’intelligenza di iniziare con Thorkell che lancia sassi sull’accampamento nemico. Cominciamo a capire che quando c’è Thorkell, c’è azione: il guerriero è animatissimo ed espressivo come al solito. Quando poi vediamo la sua conquista del campo nemico ci sono alcune scene di combattimento bellissime.
E sebbene il resto dell’episodio sia più tranquillo, scorre comunque con un buon ritmo e ci delizia con stupendi background e luci. Il sogno di Thorfinn è un tripudio di prati in fiore, mentre l’alba sulla collina ha dei colori spettacolari. Le scene successive giocano sul sole non ancora completamente alzatosi, creando un bellissimo contrasto tra le ombre del villaggio e il cielo rosa e azzurro.
Devo poi spezzare una lancia a favore anche delle musiche, che nella seconda parte dell’episodio sono davvero molto suggestive.
Conclusioni
Vinland Saga Episodio 10 è una puntata di passaggio, ma in realtà non sembra tale. La situazione evolve e abbiamo nel contempo ottimi momenti di introspezione dei personaggi.
Poco a poco, Canuto sta venendo sempre più messo a fuoco, sebbene ancora non abbia detto una parola. Ma già si percepisce il suo contrasto con la mentalità danese e il suo rigetto per la guerra. Tuttavia, ancora resta il dubbio: sarà solo una finta?
Thorkell continua ad essere sviluppato, questa volta insieme al suo esercito di vichinghi. In questo episodio non c’è molto spazio per la simpatia, e l’allegria del guerriero è più inquietante e psicotica, che divertente. Cosa ottima, perché dobbiamo sempre ricordarci che Thorkell è un personaggio bellissimo e puccioso, ma anche un violento omicida.
Nonostante il minutaggio rubato all’episodio 04, il sogno di Thorfinn ci fa stringere il cuore al ricordo della sua famiglia e di quanto sarebbero potuti essere felici senza la guerra. Il discorso tra Thorfinn ed Askeladd sulla collina è molto suggestivo e fa bene ad entrambi i personaggi.
Insomma, come al solito, non si vede l’ora del prossimo episodio!