Dead Boy Detective ha approdato su Netflix il 25 aprile 2024.
Si tratta di una nuova storia basata sui personaggi di Neil Gaiman (The Sandman, Good Omens, American Gods, Coraline) e Matt Wagner (Grendel, Mage, Batman, The Sandaman: Season of Mists, Sandman Mystery Theater).
Un horror dramedy che sicuramente appassionerà i giovani spettatori. Ma è in grado di strizzare l’occhio anche a chi ha qualche anno di più e ha guardato molta televisione nella propria vita.
Fin dalle prime scene del primo episodio vengono alla mente Doctor Who e Torchwood, ma anche Wednesday e Chilling Adventures of Sabrina. Gli ultimi due prodotti a firma Netflix come quest’ultima fatica.
A rappresentare il filo conduttore tra Sandman e Dead Boy Detective compaiono due personaggi della serie originale. Morte, interpretata da Kirby Howell-Baptiste (Cruella, Sugar, Why Women Kill, The Sandman) e Disperazione interpretata da Donna Preston (Good Omens, The Sandman, Nasty Neighbours).
Morte, e la concezione che gli altri hanno di lei, è il pilastro su cui basa lo show. I nostri protagonisti scappano da lei in qualche modo e dunque abbiamo pensato che fosse un personaggio fondamentale da includere. Volevamo un modo per rappresentare lo splendido personaggio creato per The Sandman. Ricevere da Neil (Gaiman) e Allan (Heinberg) il permesso di usare Kirby è stato il miglior regalo che potessimo ricevere.
Steve Yockey
Disperazione appare, del tutto inattesa (scusate lo spoiler! N.d.A.), ma non per questo meno apprezzata, solo nella settima puntata, quando chi guarda lo spettatore si è già dimenticato di questa connessione.
Dead Boy Detective, Debolezze…
Dead Boy Detective non vuole essere un capolavoro e non vuole neanche rivoluzionare il genere che rappresenta, e questa è sicuramente una delle sue forze.
Ad un cast giovane e promettente, si affiancano attori più stagionati che bilanciano quello che altrimenti rischierebbe di diventare una storia di adolescenti per adolescenti. Prima fra tutti Ruth Connell che gli appassionati di serie TV ricorderanno nel ruolo di Rowena in Supernatural.
Il problema con il cast non nasce tanto dal fatto che sia composto da attori emergenti, ma dal fatto che a volte è difficile credere di guardare degli adolescenti sullo schermo.
George Rexstrew alla sua prima esperienza in televisione, veste i panni di Edwin Payne, un giovane sacrificato per gioco ad un demone fin troppo reale, che lo porta con sé all’Inferno dove starà per oltre settant’anni. Diventa la mente di un’agenzia di investigazioni gestita da fantasmi per aiutare altri fantasmi. L’unico problema è che aiutarli a passare oltre ed accettare quello che è successo loro, devono finalmente accettare Morte.
Al suo fianco Jayden Revri (Fate: The Winx Saga, The Lodge) è Charles Rowland, il braccio di questo duo di detective.
Un duo che non resta tale per molto. Fin dal primo episodio viene introdotta Kassius Nelson (Last Night in Soho, White Lines) nei panni di Crystal Palace. Si tratta di una medium che dopo essere stata posseduta da un demone perde la memoria ed ogni senso di sé.
Ed è qui che nascono i primi problemi…
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Se il duo funziona, l’aggiunta di Crystal crea fin da subito attrito. Edwin si mostra distaccato e infastidito dalla sua presenza. D’altro canto Charles la accoglie fin da subito come se il suo ruolo, nel loro piccolo club privato, non fosse mai messo in discussione.
Succede troppo in fretta e il risultato è forzato. Non aiuta che, a sottolineare come Crystal sia la sola, almeno per il momento, a poter vedere i due fantasmi, ogni cinque minuti lei si trovi a parlare da sola sotto lo sguardo stranito di chi la circonda.
Se visivamente questo può aiutare lo spettatore, dopo la terza volta diventa ridondante. Così come ridondante diviene il modo in cui Crystal viene risucchiata in un’altra dimensione ogni volta che il suo ex, il Demone David – no, non è uno scherzo questo è il nome del personaggio – cerca di riportarla a sé.
Un mondo vuoto e scuro in cui occhi giganti la osservano. Se questo non fosse abbastanza sospetto, il fatto che David non sembri in grado di smettere di ripetere quanto voglia tornare dentro di lei conclude la discussione.
Come spesso accade in prodotti dedicati a quella fascia demografica di giovani adulti che rappresentano la Generazione Z, Dead Boy Detective offre solo un assaggio delle potenzialità introdotte dalla trama, anche e soprattutto a livello di relazione tra i personaggi, senza però offrire una risoluzione.
Si vuole tentare lo spettatore, ma non lo si vuole scioccare. Quello che resta nel piatto è un boccone dall’apparenza invitante, ma dal gusto blando e scipito.
Anche gli effetti speciali lasciano a desiderare, e completano il quadro delle debolezze oggettive di questo prodotto.
… E suoi punti di forza
Con toni sempre leggeri, lo show affronta una serie di tematiche purtroppo attuali e drammatiche. Offre una speranza a coloro che si trovano nella stessa situazione e che si vedono rappresentati sullo schermo forse per la prima volta.
L’inclusività diventa la parola d’ordine.
Crystal cerca un posto a cui appartenere ed una nuova famiglia, visto che non riesce a ricordare niente della sua. È arrabbiata e ferita e dunque si sfoga con coloro che le sono più vicini, in questo caso Edwin e Charles, facendo loro anche del male.
A nessuno importa davvero di me, neanche ai miei amici.
Questo succede a tutti. Sono tutti così, interessati a loro stessi. Forse qualche volta li prendi al momento giusto e allora hanno qualche minuto da dedicarti, ma poi tornano a concentrarsi su loro stessi. Ci sono buone possibilità che lo faccia anche tu con i tuoi amici.
Crystal e Jenny
Edwin cerca di controllare tutto quello che succede attorno a lui, perché l’ultima volta che le cose sono cambiate si è ritrovato all’Inferno.
Charles cerca di nascondere la parte oscura di se stesso e un passato troppo doloroso da accettare.
Tutti e tre sono stati vittime di bullismo, anche prima che la parola entrasse di prepotenza nel vocabolario comune. Tutti e tre hanno reagito in maniera diversa, perché il trauma non viene mai vissuto allo stesso modo.
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Insieme però cercano di aiutare altri ad andare oltre. In questo modo, però, aiutano anche loro stessi a scendere a patti con quello che è successo e quello che non possono cambiare.
Così incontrano e aiutano una famiglia sterminata dal padre maniaco del controllo. Una situazione che fa tornare alla mente a Charles come suo padre fosse violento e svela che il motivo per cui ogni tanto controlla che i suoi genitori stiano bene. È per essere sicuro che il padre non stia abusando della madre, come invece è stato abusato lui.
Il fantasma di una studentessa delle superiori che si è vista la vita rovinata dal suo ragazzo e dall’amico di lui, due giocatori della squadra di football, noti e dunque intoccabili. Dopo che i due le somministrano del GHB per aiutarla a rilassarsi, risulta positiva al test per le droghe. A causa di ciò perde la borsa di studio, appena guadagnata, e decide così di togliersi la vita.
Ma la vera cattiva della storia è umana. Una strega che ha commesso l’errore di non fare attenzione alle sue stesse parole. Quando ha stretto un patto con Lilith, ha chiesto la vita eterna, ma non l’eterna giovinezza. Così adesso è costretta a rubare la vitalità e la vita a giovani vittime innocenti.
Crystal deve scendere a patti con il fatto che non è stato l’incontro con David a renderla crudele e spietata, ma che era così anche da prima. Anzi è proprio questo che ha attirato il demone!
Una volta preso atto della sua condizione, si accetta e accetta la volontà di cambiare. È così che arriva davanti a Lilith per chiedere giustizia per tutte le giovani donne che la strega ha ucciso.
Dead Boy Detective: Conclusioni
Una serie da guardare, anche tutta insieme, per passare qualche ora senza dover usare troppo la mente.
Non è chiaro se ci sarà una seconda stagione, ed il fatto che Netflix sia famosa per il suo zelo nel cancellare le serie dopo una o al massimo due stagioni, non aiuta a ben sperare. Le premesse ci sono ed il finale è aperto.
Non si potrà gridare al capolavoro, ma è godibile anche se dimenticabile. Una sufficienza piena non si può negare a questo prodotto di soli otto episodi.