Siamo finalmente giunti alla quarta puntata della serie Watchmen; una puntata che comincia a far delineare, all’orizzonte, il finale degli eventi. Come? direte voi. Una volta terminate queste recensioni, probabilmente, lo capirete. Il punto focale dell’intera puntata si basa sull’eredità, rappresentata da Semi, Uova e Figli.
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If You don’t like my story, write your own
La quarta puntata si apre con una famiglia dell’Oklahoma intenta a vendere uova. I Clark vivono in una stupenda fattoria immersa nella campagna, amandosi con ogni gesto quotidiano. Questo finché una notte appare la già nominata Lady Trieu (interpretata da una stupenda Hong Chau). La trillionaria offre ai due coniugi il figlio biologico che non hanno mai potuto avere a causa dell’infertilità di lei. In cambio della loro tenuta e, trovandosi di fronte al bimbo in fasce, i due accettano. Alcuni istanti dopo, ciò che assomiglia ad una meteora va a schiantarsi sul terreno dei Clark, ora di Trieu.
Come nella prima puntata, gran parte di questa scena è collegata a Clark Kent; la fattoria, il meteorite che trasporta un bambino appena nato, perfino le circostanze della famiglia sono identiche di John e Mary Kent. Possiamo poi notare alcuni particolari; partendo dall’orologio posto in sala, la clessidra che riprende gli elefanti simbolo della Trieu Company e perfino il dipinto, Notte Stellata di Van Gogh. Per non parlare, poi, della sedia non occupata posta al centro dei due e la canzone cantata in sottofondo, riferimento a come i due siano distanti dalla società.
Eredità maldestre
Tulsa, presente. Dopo la chiacchierata con Blake, Angela torna in fretta e furia nella sua “pasticceria”, facendo sparire ogni traccia del vecchio. Uova, manette, sedia a rotelle e impronte vengono cancellate. Indugia qualche istante sul volantino propagandistico della Prima Guerra Mondiale e, nel mentre, riceve una chiamata attesa (e inattesa). Al centro di Eredità Culturale di Greenwood – where the answer to life mistery is life history – sono risaliti ai suoi avi e la attendono per comunicarle l’esito. Infila ogni prova in una sacca, mette il travestimento e si dirige là.
Interessante vedere come, calpestando il volantino in fiamme, Angela stia volontariamente danneggiando la sua eredità culturale di pronipote (sospettando Will di essere suo nonno). Allo stesso tempo, però, fa affidamento sulla sua eredità per comprendere cosa stia succedendo; curiosa Antifrasi.
Giunta al Centro di Eredità Genetica riceve una ghianda che, piantata nell’albero genealogico – ances-tree – digitale, le conferma quanto sospettava: Will è suo nonno. La riunione virtuale di famiglia viene interrotta dalla caduta della sua auto, come abbiamo visto nella terza puntata, a pochi passi da Laurie Blake.
Il tema del tempo e dell’eredità/legacy sembra essere centrale all’interno di Watchmen: abbiamo già visto come l’orologio ci venga ripetutamente mostrato e, a pensarci, anche i bambini sono al centro di questa storia. La prima scena parla appunto di Will Reeves e la protagonista è Angela, sua nipote.
Se vuoi fare una frittata devi rompere qualche uovo
A casa Abar si respira un pessimo umore: la dipartita di Judd ha lasciato tutti particolarmente scossi, bambini compresi. Cercando di placare un litigio tra i figli, Cal impartisce una cinica lezione di vita. “Judd è semplicemente tornato nel nulla” risponde il padre, esprimendo un concetto dal peso terrificante con una semplicità disarmante. Uno strano cinismo per l’adorabile padre di famiglia che è Cal.
Angela lascia la famiglia e si dirige quindi verso la “tana” di Looking Glass, nient’altro che un bunker mezzo interrato in grado di tenere al sicuro il collega. Looking Glass sembra avere una particolare propensione allo studio verso i calamari dal cielo; i due parlano a lungo e, infine, Angela gli dona il costume del KKK di Judd, chiedendo all’amico di indagare. Glass sembra essere affascinato e spaventato dagli “alieni”, sviluppando una strana e morbosa attenzione alla vita e permanenza di questi esseri sulla terra.
Angela si dirige verso il vicino scalo merci, lasciando cadere all’interno di un vagone tutte le prove riguardanti suo nonno. Si accorge troppo tardi di essere pedinata e osservata da uno strano vigilante in tuta attillata; parte un inseguimento che termina con la scomparsa del famoso Lube Man all’interno di una buchetta del marciapiede.
Against My Boss
Di ritorno al quartier generale, la nostra protagonista incontra prima il senatore Joe Keene, dopodiché Laurie Blake; quest’ultima amministra ora il quartier generale, avendo assunto il ruolo in qualità di delegata dell’FBI. Dopo aver acquisito informazioni da Petey (che si presenta con una strana nochalance) i tre si dirigono verso il Millenium Clock, sede di Lady Trieu, per chiedere informazioni.
Il discorso tra le due protagoniste, sulla vettura, è davvero interessante per i raccordi con il film oltre che per la canzone di sottofondo, la stessa utilizzata da Nite Owl 2 in soccorso agli appartamenti in fiamme nei fumetti. Spoiler interessante, recuperabile solo attraverso la wiki e il copione originale: Lubeman è stato confermato essere Petey. Laurie Blake sa già che Angela è colpevole di nascondere l’assassino di Judd e, nonostante questo, cerca comunque di incastrarla, sadica nel ricercare la verità.
A presentarsi ai tre, davanti a enormi velivoli/drone, è Bian, la figlia di Lady Trieu già vista durante il secondo episodio; la ragazza scorta le due donne nellos tudio/giardino della madre, anch’essa originaria del Vietnam. Un paio di battute sagaci ed è la stessa Lady Trieu a svelare ad Angela, utilizzando il vietnamita, di avere “sotto ostaggio” suo nonno Will Reeves.
Piccolo accenno alla trama, forse sfuggita ai più: Lady Trieu si tradisce parlando di Adrian Veidt come se fosse ancora vivo, mentre all’inizio della prima puntata abbiamo visto i giornali annunciarlo come deceduto. Gradevole ammirare, inoltre, il simbolo dell’uovo spezzato sul vestito della piccola Bian, un altro riferimento al tema centrale della puntata.
Umani in provetta
Ci spostiamo al maniero Veidt dove un Adrian sempre più vecchio ha a che fare con l’invecchiamento artificiale di neonati pescati sul fondo di un lago: so che ciò che ho appena scritto è strano, ma è ancor più strano vedere la strage compiuta da Ozymandias durante il suo quarto compleanno. Il multimiliardario ha infatti ucciso tutta la servitù ed ora insegna ai due nuovi arrivati il loro ruolo di servitori. I corpi dei servitori uccisi vengono quindi catapultati verso il cielo, scomparendo a mezz’aria, andando ad alimentare un piano non ancora svelato di Veidt.
Ancora una volta ci viene rappresentato il tema della nascita/eredità (Adrian getta i semi/neonati malformati e tiene quelli buoni) e un riferimento al Dottor Manhattan (il campo di invecchiamento è simile alla stanza dei campi intrinseci).
Cala infine la sera: Bian si sveglia da un tumultuoso incubo, riferendo alla madre di avere strane visioni; a rincuorare la giovane è Will Reeves, svelandosi al pubblico come collega in affari di Lady Trieu, nient’affatto costretto alla sedia a rotelle, determinato a portare a termine il suo piano. L’ultima inquadratura, come tutte le precedenti, chiude il cerchio mostrando una navicella in partenza dalla terra.