Venture è un nuovo gioco di carte scientifico per combattere le FAKE NEWS e per coloro che pensano che ad Atlantide ci si occupi soltanto di miti e leggende, beh vi sbagliate di grosso.
Quindi, perché è nato Venture e perché proprio un gioco a tema scientifico?
Giocare con la scienza non è mai stato così semplice: Venture è il nuovo gioco da tavolo completamente made in Italy che permette ai giocatori di divertirsi con la scienza e sfidare gli avversari, fino a vincere il Nobel!
Come gli autori dichiarano non troveremo, in questo gioco, nessuno dei tòpoi tipici dei giochi da tavolo o di carte.
Niente elfi oscuri e draghi, non c’è neanche il maggiordomo: l’obiettivo di Venture è combattere la disinformazione e l’ignoranza a colpi di informazioni scientifiche, cenni storici e riferimenti d’autore.
Nato dal team della BeeZarre Games, neonata società ludica italiana fondata da Giuseppe Morandi e Nicole Pallares Ferrer, e lanciata a livello internazionale grazie da un Kickstarter completato con successo, meno di un anno fa, Venture, in tutto e per tutto è un perfetto party game. Il comparto grafico non illustrativo è stato gestito da Roberto Morandi che si è occupato del logo, del layout delle carte, della grafica della scatola, mentre ai disegni abbiamo NobuTheMonkey.
Come si gioca a Venture?
In attesa della partita vera e propria, che verrà sottoposta ad un vecchio professore di genetica, ecco a voi un po’ di informazioni su Venture. Il gioco, attualmente, è da tre a sei giocatori, da dodici anni in su e terrà impegnati i giocatori al tavolo per la durata massima di un’oretta. All’interno della scatola potrete trovare sei carte ruolo suddivise in matematico, chimico, fisico, biologo, geologo e astronomo, ventiquattro carte missione e ottanta carte azioni di cui ventotto, strumenti.
Ogni giocatore pesca un ruolo, quattro carte missioni e cinque carte azione, e lo scopo è quello di completare le proprie missioni sabotando, al contempo le scoperte scientifiche. Potrete rubare idee, scatenare contro uno scienziato avversario l’Inquisizione (“Nessuno si aspetta l’Inquisizione Spagnola” cit.), insomma farete di tutto per proiettarvi verso il Nobel.
La forza del gioco è la verosimiglianza
Chi dice che un gioco da tavolo possa essere educativo, almeno moderatamente, oltre che divertente, trova in Venture l’esempio perfetto.
Già in passato mi sono confrontato con giochi da tavolo particolari, un esempio tra tutti era Timeline, un gioco che mi ha fatto raccogliere delle figure cacine incredibili, ma qua oltre al carattere educativo c’è una parte della scienza che viene trattata con precisioni, ovvero l’astio della comunità scientifica.
La concorrenza è spietata come abbiamo sempre potuto immaginare. Basta pensare a Watson, Crick e Rosalind Franklin e a tutta la diatriba del mondo accademico in proposito alla foto della doppia elica del DNA, o allo “scontro” tra Oparin e Haldane sull’ipotesi della composizione del brodo primordiale.
Quindi non lasciate che vi rubino le idee o che l’Inquisizione vi prenda!
Conclusioni
Per prima cosa vi consigliamo di andare a visitare il sito del gioco perché è davvero una gioia per gli occhi.
In ultima analisi non vedo l’ora di giocarlo. E se tutto andrà bene avremo il parere di un esperto subito dopo aver giocato, ma fino ad allora, dobbiamo ancora capire se il gatto nella scatola è vivo oppure no, ma da questa illustrazione dubbi attualmente non ce ne sono!