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The Zone – Il viaggio nell’incognito

The Zone è un gioco di ruolo, di Raph d’Amico, molto particolare.

È un gioco di ruolo dove i personaggi, e il viaggio che dovranno intraprendere, sono tutti scelti in modo casuale attraverso il contenuto della scatola del gioco.

Queste sono le premesse.

Ora vi tocca il pippone.

Pensate a Stalker di Andrej Tarkovskij, oppure ad Annihilation di Alex Garland. Pensate ad un gruppo eterogeneo di persone che sono state selezionate per esplorare un luogo, per l’appunto La Zona. La Zona è un luogo di stranezze estreme ancora inesplorato. L’unica cosa nota è che i giocatori sono la 14ª spedizione nell’area, e tutte le precedenti sono andate perdute. Le premesse, come anche la mise en place del gioco, ricordano a tutti gli effetti il film Annihilation. Eppure c’è altro… andiamo a scoprire cosa.

The Zone

Due paroline su The Zone

Come possiamo definire un gioco di ruolo? Un gioco di ruolo è una esperienza condivisa. C’è una storia da raccontare tra due punti, ma non c’è una destinazione precisa. Il punto cruciale è il percorso, è la possibilità di raccontare storie di eroi, cattivi, trionfi e spesso soprattutto tragedie. The Zone si concentra sulla tragedia di eroi condannati che sperano di sopravvivere a un’esperienza da cui nessuno è tornato.

Il compito di narrare è condiviso da ogni giocatore mentre attraversano luoghi e pescano carte scena per illustrare gli eventi strani lungo il loro cammino. Man mano che i giocatori superano il punto nodale, a circa metà della narrazione, la Zona comincia a mietere vittime fino a quando ne rimarrà soltanto uno (da leggere con la voce di Kurgan di Highlander N.d.A.) ad arrivare al centro.

Lì, il sopravvissuto avrà la possibilità di esprimere un desiderio, proprio come in Stalker.

Cosa è quindi La Zona? Per chiudere questo paragrafo vi lascio con queste parole:

«Mi hanno sovente domandato cos’è la Zona, che cosa simboleggia, ed hanno avanzato le interpretazioni più impensabili. Io cado in uno stato di rabbia e di disperazione quando sento domande del genere. La Zona è la Zona, la Zona è la vita: attraversandola l’uomo o si spezza o resiste. Se l’uomo resisterà dipende dal sentimento della propria dignità, dalla sua capacità di distinguere il fondamentale dal passeggero»

Andrej Tarkovskij

Come è composto il gioco di The Zone?

Il gioco è interamente basato su carte, con personaggi costruiti da carte, luoghi mappati in un filo a spirale simile a un tarocco e scene dettate sempre da un mazzo di carte.

I giocatori non sapranno quando i loro personaggi dovranno cominciare a morire, quindi possono sacrificarsi nella speranza di far sopravvivere un personaggio fino a quella scena finale. Quando i personaggi incontrano problemi, dovranno pescare dal mazzo “Not So Easy” che offre loro risoluzioni come “Sì, ma“, “No, però” e così via…

Esiste un sistema di rischio-ricompensa incorporato in queste pescate, poiché il giocatore con più di queste carte davanti a sé, e che non sia arrivato al centro della zona, determina alla fine il destino di chi ci riesce. È un modo intelligente per spingere i giocatori a correre rischi, mettendo il successo o il fallimento finale della spedizione nelle mani della persona più disposta a prendere rischi e ad assumersi comportamenti fatali durante il gioco. Non l’eroe, ma colui che più brama La Zona, o la Stanza Perduta se ricordate la serie The Lost Room.

Spesso, le conseguenze di queste carte, si manifestano sotto forma di mutazioni. Se le persone al tavolo non sono in grado di offrire le follie fisiche, come solo David Cronenberg e altri maestri sanno ispirare, allora il gioco fornisce dei prompt con tabelle di mutazione per aiutare le persone a lasciarsi ispirare.

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The Zone Annihilation

Cosa possiamo raccontare con questo gioco?

Potete narrare di tutto. Scomodate alieni, il grande e potente Cthulhu, il crollo di una simulazione virtuale. Osate nel creare il vostro setting, tanto il gioco presenta molteplici luoghi che cambiano la storia di base.

Così come cambia il gioco cambiano anche i personaggi che incorniciano la ricerca del centro in modi diversi. Oltre a questo, verrete dotati di un libro di bivi che rielaborano il gioco in altri generi con modifiche al gameplay di base.

  • Volete che il gioco sia ambientato in una strana città mineraria del west perché siete appassionati di Westworld?
  • Sentite il bisogno di esplorare una stazione spaziale perduta in orbita intorno a un pianeta strano?
  • Volete cercare un film perduto che parla della Fin Absolut du Monde attraverso una discesa nella follia attraverso cinema che trascende la carne?

Beh siete fortunati, potrete fare tutto questo con questo gioco e soprattutto, ogni one-shot sarà diversa l’una dall’altra!

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Conclusioni

The Zone è anche un’opera particolare anche nel genere dei giochi di ruolo. Per prima cosa si adatta perfettamente a qualunque categoria di giocatore. Non è richiesta alcuna preparazione e se ve la sentite potete addirittura intavolarlo come party games se non siete troppi a casa.

The Zone è la valida risposta a chiunque voglia vivere un’ottima esperienza di narrazione senza un Game Master. Il libro è strutturato per essere utilizzato mentre si gioca, rendendolo ottimo per i giocatori alle prime armi.

Le opzioni, come detto in precedenza, e le variazioni consentono una grande rigiocabilità, rendendolo un’ottima scelta anche per i giocatori esperti. Ma non preoccupatevi, il gioco include una carta X e regole per stabilire quanto vuoi che le cose diventino disgustose e come fermarle.

Quindi ora è il vostro momento per scendere e andare ad esplorare la vostra zona di The Zone.

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