Parliamo brevemente de Il Passeggero, il secondo episodio della seconda stagione di The Mandalorian, la serie televisiva su Star Wars in onda su Disney +.
Come giovedì scorso, anche oggi mi fa piacere condividere con voi alcune mie impressioni e riflessioni sul nuovo episodio della seconda stagione di The Mandalorian, in questo caso Il Passeggero.
Dopo l’inizio in grande (grandissimo!) stile che ci ha dato il primo episodio, Lo Sceriffo, il secondo episodio aveva su di sé grandi aspettative. Aspettative che, sotto certi aspetti, non sono state mantenute, almeno secondo me. Tuttavia, questo non significa che Il Passeggero sia un brutto episodio o che non abbia degli aspetti potenzialmente molto importanti per la serie.
Prima di passare all’articolo vero e proprio, vi ricordo che l’anno scorso abbiamo scritto una serie di approfondimenti di lore su tutta la prima stagione di The Mandalorian! Potete recuperare questi articoli nei link seguenti: 1×01, 1×02, 1×03, 1×04, 1×05, 1×06, 1×07 e 1×08. Qui invece potrete trovare la recensione della prima stagione.
ATTENZIONE: QUESTO ARTICOLO CONTIENE SPOILER!
Breve sinossi de Il Passeggero
Dopo aver affrontato un drago Krayt e aver recuperato l’armatura di un misterioso Mandaloriano su Tatooine, Din Djarin e il Bambino (che come sempre chiamaeremo Mando e Baby Yoda, perché sì) sono sempre alla ricerca di altri Mandaloriani che possano aiutarli a trovare il popolo del pargolo più carino della Galassia lontana lontana.
Mando sarà aiutato ancora una volta da Peli Motto, la riparatrice di navi di che già avevamo visto nella prima stagione. Peli, infatti, conosce una donna che ha visto dei Mandaloriani e che è disposta a condividere questa informazione con Mando, al prezzo di un passaggio. Peccato che questa donna, della poco originale specie Frog, non parla il Basic e il passaggio dovrà essere fatto a velocità sub-luce, poiché altrimenti le uova deposte dalla donna moriranno, e con loro anche la sua stirpe.
Una disavventura dopo l’altra
Così, Mando accetta di affrontare il pericoloso viaggio sub-luce fino al pianeta Trask. Ovviamente, i problemi non mancano. Infatti, innanzitutto, Mando scoprirà che Yodino ha un debole per le uova di Frog e che, se lasciato da solo con la tanica che le trasporta, potrebbe anche mangiarsele tutte. In secondo luogo, la nave di Mando sarà intercettata da due piloti di X-Wing della Nuova Repubblica, i quali scoprono ben presto che Mando è un ricercato.
Dopo l’immancabile inseguimento, Mando riesce a far perdere le proprie tracce sul pianeta ghiacciato Maldo Kreis. Durante le riparazioni della nave, però, sorgono subito altri due pericoli: le uova della Frog rischiano di congelare, e le grotte gelate in cui è nascosta la nave brulicano di ragni Kryknas più o meno giganti. Assediati dai ragni nella cabina di pilotaggio, Mando, Yodino e la donna Frog vengono salvati dai due piloti della Repubblica. Questi, dopo aver scoperto che Mando ha “fatto anche cose buone” (salvato un tenente della Repubblica), decidono di lasciar andare il cacciatore di taglie.
Con la nave ridotta a un rottame, Mando, Yodino e la donna Frog continuano il loro viaggio.
Elementi positivi de Il Passeggero
Come avevo detto nella recensione dello scorso episodio, a me The Mandalorian piace soprattutto per il suo focus sui piccoli problemi della gente piccola della Galassia.
Non mi è affatto dispiaciuto, quindi, seguire la storia della donna Frog, disperatamente in cerca di un passaggio per sé e per le proprie uova. Né vedere due piloti di X-Wing meno anonimi del solito (grazie anche alla faccina pacioccosa di Dave Filoni). Alzo i pollici anche sulla resa dei ragni Kryknas, che sono terrificanti, disgustosi, disturbanti e tutti gli aggettivi positivi che si possono dare a queste allegre bestiole.
La donna Frog tra parallelismi, lingua e razze aliene “animalose”
Di nuovo, Mando è messo in relazione con qualcuno che, sotto certi aspetti, vive una vita simile alla sua. Infatti, anche la donna Frog è in viaggio per dare un futuro migliore ai propri bambini e fa parte di una comunità che fa fatica a sopravvivere, come accade ai Mandaloriani. In tal senso, credo che questo parallelismo sia stato reso bene.
Da linguista ho anche apprezzato le difficoltà di comunicazione tra Mando e la donna Frog, la quale non può fisicamente parlare il Basic, ossia la lingua franca della galassia. L’ho trovato un dettaglio interessante, che rende il mondo di Star Wars più verosimile e che si presta a dar vita a soluzioni ingegnose.
Non ho invece apprezzato il fatto che la razza della donna si chiami Frog. Onestamente, l’ho trovata una scelta pigra. E già di mio non ho troppa simpatia per le razze aliene “animalose”, ossia che riprendono animali terrestri rendendoli antropomorfi. Il concept di una razza anfibia con una riproduzione totalmente diversa è sempre interessante (infatti personalmente adoro i Salarian di Mass Effect), ma credo che qui sia stato usato in maniera estremamente basic.
Baby Yoda e l’assenza di una bussola morale
Forse l’elemento che ho preferito dell’episodio è stato Baby Yoda che mangia le uova della donna Frog. Ma non perché faccia ridere. Bensì perché, sotto la copertina della pucciosità del pupo verde, c’è l’orrore per il fatto che stia mangiando non solo qualcosa di importante per un’altra persona, ma anche qualcosa che forse, in futuro, potrà diventare un essere vivente (ricordiamoci infatti che le uova non sono ancora fertilizzate).
C’è da chiedersi, infatti, se Baby Yoda avrebbe mangiato quelle uova anche se fossero state fertilizzate. Se si sarebbe lasciato guidare dai suoi istinti basilari anche in quel caso. E probabilmente lo avrebbe fatto, perché Baby Yoda è poco più che un neonato, nei termini della sua specie. Ed essendo un bambino molto piccolo, Baby Yoda non ha una bussola morale.
E questo è un problema, visto che Baby Yoda è potente nella Forza. Infatti, siamo di fronte a una persona dotata di immenso potere, ma priva di alcun criterio su come utilizzare suddetto potere che sia più complesso del “voglio proteggere papino”, “voglio mangiare”, “questa cosa è bella” e “questa cosa è brutta”. Abbiamo già visto questa problematica nella scorsa stagione, quando Baby Yoda ha quasi strangolato Cara Dune. Quindi, Il Passeggero ci ricorda che Baby Yoda è puccioso, ma è anche un bambino che segue i propri istinti basilari, cosa pericolosa quando accoppiata con la Forza.
Considerando poi che la specie di Baby Yoda vive molto a lungo, questa sua condizione di bambino amorale molto potente, potenzialmente molto pericolosa per chi gli sta attorno, durerà molti anni. C’è da chiedersi, quindi, se la specie di Baby Yoda non preferisca abbandonare i propri bambini sensibili alla Forza, proprio perché non ha i mezzi per occuparsene in sicurezza.
Elementi negativi de Il Passeggero
Il fatto che a me, in The Mandalorian, non disturbi la scarsa presenza di una trama orizzontale non significa però che non riconosca che Il Passeggero ha, per ora, la stessa utilità di un incontro casuale all’interno di una campagna di gioco di ruolo.
Sebbene, infatti, la presenza dei piloti della Repubblica si ricolleghi alle azioni di Mando nell’episodio 6 della prima stagione, e sebbene questo episodio offra comunque spunti di riflessione importanti sui personaggi, purtroppo Il Passeggero, secondo me, ha troppo l’atmosfera del filler.
Filler, non filler, tessere di un mosaico e utilità immediata
Certamente, poi, non possiamo ancora essere sicuri del fatto che Il Passeggero sia totalmente filler, poiché c’è la possibilità che la donna Frog possa avere un ruolo importante nella trama e che l’amoralità di Baby Yoda possa rivelarsi, alla lunga, uno dei pericoli maggiori che Mando dovrà affrontare. Alla fine, all’interno di una serie è difficile capire cosa sia veramente filler e cosa no senza prima aver finito di vedere tutti gli episodi. Infatti, c’è anche la possibilità che i collegamenti con la Repubblica che Mando sta facendo saranno importanti per il futuro, soprattutto alla luce del fatto che Baby Yoda è attualmente ricercato da ex-Imperiali.
Quindi, c’è la possibilità che questi “episodi filler” si rivelino essere i tasselli di un mosaico, che da soli dicono poco, ma tutti insieme formano un disegno complesso.
Ciononostante, è rischioso dare in pasto al pubblico episodi del genere, di cui non si vede un’utilità immediata. Perché possono intrattenere, ma alla fine possono dare l’impressione di poco rispetto nei confronti del pubblico, a cui si può dare in pasto anche la storia più vuota “perché è Star Wars e tanto la gente lo amerà comunque”.
Per ora, infatti, The Mandalorian fa molto leva sulla sua grande capacità di inserirsi molto bene in un universo narrativo complesso, al quale porge i propri omaggi con cura, rispetto e attenzione. Tuttavia, The Mandalorian non può essere solo una serie fatta di riferimenti al passato, perché ha le potenzialità per diventare una storia molto più significativa.
Conclusioni
Il Passeggero non è un episodio di The Mandalorian particolarmente interessante.
Riesce ad intrattenere portando anche alcuni elementi piacevoli, ma alla fine dice relativamente poco. Come dicevo prima, Il Passeggero è praticamente l’incontro casuale durante il viaggio di un party di D&D. Speriamo che nei prossimi episodi avremo una trama orizzontale più corposa.