Perché Doctor Strange e il Multiverso della Follia ha dei grossi problemi? Quali sono i suoi problemi maggiori? Fra mancato show don’t tell, nuovi elementi senza senso e personaggi monodimensionali.
Come ben saprete se state leggendo questo articolo, nei giorni scorsi è uscito al cinema l’ultimo film Marvel, Doctor Strange e il Multiverso della Follia.
Diretto da Sam Raimi, Doctor Strange e il Multiverso della Follia è un film molto anticipato. Infatti affronta di faccia il concetto del multiverso nel mondo Marvel, dopo che questo era stato introdotto dalla serie Loki e da Spider-Man No Way Home. Inoltre, questo film ci mostra cosa succede a Wanda Maximoff dopo gli eventi della serie WandaVision.
Insomma, Doctor Strange e il Multiverso della Follia è un film che aveva il difficile compito di tirare le fila di molti pezzi del franchise Marvel, così da rilanciare una nuova narrativa incentrata sul multiverso. Non partiva da una posizione semplice, quindi.
Tuttavia, personalmente, pur riconoscendo la difficile situazione in cui questo film si ritrovava, ritengo che Doctor Strange e il Multiverso della Follia sia un film fatto molto male. Soprattutto, ritengo che sia un film che gestisce molto male la sua antagonista e fallisce nell’istituire le basi necessarie alla comprensione logica di ciò che presenta.
In questo articolo voglio cercare di argomentare il mio punto di vista.
Detto questo, però, voglio anche specificare che questo articolo non vuole essere un attacco a coloro che invece hanno apprezzato Doctor Strange e il Multiverso della Follia. Se a voi il film è piaciuto, mi fa piacere e penso che abbiate il diritto di continuare ad apprezzarlo indipendentemente da ciò che penso io.
Tuttavia, ritengo che il film abbia dei problemi e che sia importante portarli alla luce.
ATTENZIONE: questo articolo contiene SPOILER su Doctor Strange e il Multiverso della Follia!
Leggi anche: LOKI GENDERFLUID: QUEERBAITING O RAPPRESENTAZIONE SERIA?
Elementi di trama fondamentali di Doctor Strange e il Multiverso della Follia che saltano fuori dal nulla
Alla fine della visione di Doctor Strange e il Multiverso della Follia, una delle cose che più mi hanno lasciata con l’amaro in bocca è la gestione di alcuni elementi importanti per la trama, che vengono introdotti alla Boris: così, de botto, senza senso.
Tutti questi elementi riguardano due cose fondamentali per questo film: il funzionamento del multiverso e il funzionamento della magia. Sono, quindi, elementi sia di trama, sia di worldbuilding. Questa doppia essenza li rende quindi molto importanti per la gestione logica del film. E il fatto che siano stati resi male è quindi una cosa particolarmente problematica, poiché intacca il film su due livelli.
Perché tutti i Darkhold del multiverso vengono distrutti?
Il primo elemento è la distruzione del Darkhold, il libro malvagio da cui Wanda (e Strange) prendono potere.
Nel film si stabilisce che il Darkhold sia un libro che esiste in più mondi e che, almeno sulla Terra-616, sia stato creato sulla base delle scritture presenti in un tempio malvagio eretto da un demone. Non c’è nulla, nel film, che faccia pensare che il tempio su Terra-616 sia l’origine di tutti i Darkhold nel multiverso. Infatti, il tempio in sé non sembra essere un luogo particolarmente muldimensionale, a differenza nel luogo in cui si trova la sua antitesi, il Libro di Vishanti, che fluttua in quello che è evidentemente un luogo molto particolare.
Eppure, alla fine del film, quando Wanda distrugge il tempio malvagio e se stessa, tutti i Darkhold del multiverso si disintegrano.
Il che è una cosa che ha senso nell’ampio schema del MCU, in termini di varietà di trame. Infatti, è fondamentale che uno strumento così potente non venga lasciato in giro, poiché altrimenti qualsiasi antagonista dovrebbe volersene impadronire. Distruggendo il Darkhold, quindi, si apre alla possibilità di nuove trame.
Tuttavia, nel film non c’è nulla che motivi la distruzione di tutti i Darkhold a partire dal tempio. Il tempio malvagio di Terra-616 non è stato definito speciale. La Wanda di Terra-616 non è più speciale delle altre; certo, è la Scarlet Witch, ma niente ci dice che sia la sola Wanda del multiverso a esserlo diventata.
La distruzione di tutti i Darkhold è quindi qualcosa che avviene così, de botto, senza senso.
Perché il dreamwalking in un cadavere dovrebbe essere proibito?
Verso la fine del film, Strange compie un atto disperato: usa il Darkhold per fare il rito del dreamwalking sul cadavere di un altro Doctor Strange, prendendo quindi il possesso del corpo. E fin qui tutto bene: la cosa funziona e si dà un senso anche al dettaglio di avere il cadavere dell’altro Strange arrivato su Terra-616.
Tuttavia, a questo punto scopriamo che tecnicamente prendere possesso di un cadavere sarebbe una cosa proibita, tale che gli spiriti dei morti attaccherebbero chi osa compiere un simile gesto.
Ma perché tale gesto dovrebbe essere proibito? Chi ci dice che possedere un cadavere sia proibito? Lo si legge nel Darkhold? Abbiamo visto altre persone tentare tale rito e finire malissimo?
Niente di tutto ciò: la cosa ci viene detta e basta. E quindi dobbiamo vivere una scena di tensione e di lotta tra Strange e gli spiriti dei morti, senza però che tale tensione fosse stata stabilita prima. Cosa succede a Strange se fallisce? Non lo sappiamo. Cosa c’è di terribile negli spiriti dei morti? Niente, sono solo scheletri di fumo nero, non fanno nulla di particolarmente inquietante. Perché Strange fa qualcosa di straordinario sconfiggendoli? Non lo sappiamo, alla fine li sconfigge… con la forza di essere più forte di loro.
Leggi anche: THE BATMAN: NON IL MIGLIOR BATMAN DI SEMPRE, MA IL MIGLIORE DEGLI ULTIMI ANNI
Perché questi elementi di trama che compaiono de botto sono il sintomo di un problema più grande?
A queste mie critiche, c’è chi potrebbe rispondere che “vabbe’, sono solo delle piccolezze! Non c’è bisogno di farne un affare di Stato!”.
Per me, tuttavia, queste non sono piccolezze, a sono il sintomo di due problemi più grossi che affliggono Doctor Strange e il Multiverso della Follia.
Mancanza di worldbuilding e di cura nella creazione dei poteri di Wanda
Il primo è la mancanza di un worldbuilding coerente sul funzionamento della magia e del multiverso.
In particolare, in questo film è dolorosamente chiaro quanto mal costruito sia il potere di Wanda. A volte consiste nel lanciare pew pew rossi alla Iron Man, altre volte toglie la bocca alle persone. Perché allora non ha tolto le mani a Strange? E se era quasi comprensibile che il potere di Wanda variasse da un prodotto MCU all’altro, poiché si adattava al livello di minaccia di ogni film, vedere questa forza altalenante in un singolo film mette solo in risalto la povertà della costruzione dei suoi poteri.
Poiché non si sa cosa fanno e da dove derivino esattamente (da una gemma dell’Infinito, ma anche da roba demoniaca strana), si costruisce su di essi e sulla magia in generale con la forza del “perché sì” e dello “è magia, sticazzi”. Ma questo non può funzionare sempre, e in questo film è più un problema che una risorsa.
Doctor Strange: un protagonista statico e debole
Il secondo problema è che in Doctor Strange e il Multiverso della Follia il protagonista è statico e non cambia. Non deve affrontare le sue paure per sconfiggere Wanda. Non deve cambiare idea su come usare i poteri di America. E non deve imparare davvero qualcosa di nuovo. Non deve sacrificare qualcosa di importante.
Lo Strange di Terra-616 non ha mai voluto uccidere America. Non è evidentemente frenato dalle sue paure. Non deve sacrificare nulla per salvare la giornata.
Certo, alla fine ottiene un terzo occhio, ma cosa comporta questo cambiamento? Strange non è nemmeno guardato male da Wong, quando usa evidentemente il Darkhold (cosa che invece è ritenuta gravissima se fatta da Wanda).
In generale, un protagonista che non deve cambiare, non deve imparare niente di nuovo e non deve sacrificare nulla è un protagonista debole, perché non ha un percorso di crescita personale. Inoltre, è anche un protagonista verso il quale si sviluppa poca empatia.
Ed è triste vedere Strange sviluppato in questo modo.
Leggi anche: “UNITED STATES OF CAPTAIN AMERICA” È TROPPO POLITICO? UN BREVE COMMENTO
Wanda Maximoff e la gestione dell’antagonista in Doctor Strange e il Multiverso della Follia
Infine, voglio spendere alcune parole sulla gestione di Wanda Maximoff.
In WandaVision, avevamo lasciato Wanda in una situazione complessa: aveva in qualche modo “superato” il lutto per la perdita di Visione, ma era traumatizzata dalla perdita dei figli ed era sotto l’influenza funesta del Darkhold.
In Doctor Strange e il Multiverso della Follia ritroviamo Wanda più o meno come aveva iniziato in WandaVision, ma con una scala di potere maggiore: sbrocca male a causa dei traumi e ‘sta volta rischia di far casino non in una città, ma nel multiverso. Più che altro, ‘sta volta Wanda per avere ciò che vuole è disposta a uccidere una ragazzina innocente.
La gestione della minaccia: statica e gonfia di elementi inutili
Ed ecco, qui capita a fagiolo il primo problema: la gestione della minaccia. In Doctor Strange e il Multiverso della Follia le azioni di Wanda iniziano avendo come conseguenza negativa la morte di America Chavez. Poi il film introduce un’altra possibile minaccia: quella dello scontro fra mondi e l’annientamento di un mondo.
Poiché, contemporaneamente alla rivelazione di questa seconda minaccia, Wanda passa dall’uso del Darkhold all’uso dei testi del Darkhold nel tempio, in un film costruito in maniera sensata avremmo avuto un’escalation della minaccia, poiché ciò avrebbe consentito non solo di usare la nuova informazione introdotta (la possibile collisione di due mondi), ma anche di dare un senso al cambio di location e di strumento di Wanda.
Quindi, avrebbe avuto senso che, col potere del tempio (la fonte originale, quindi potenzialmente più potente), Wanda avrebbe potuto provocare una collisione di mondi, oltre che la morte di America.
Una escalation avrebbe permesso di mantenere la trama dinamica e rivolta in avanti.
Invece, l’informazione della collisione fra i mondi non dà avvio a una minaccia reale, ma serve a spiegare il passato di due mondi di passaggio, quindi la trama non va in avanti, ma si riavvolge su se stessa. E l’arrivo al tempio non porta in gioco un aumento di potere, bensì un ristabilirsi dello status quo.
Questa continua introduzione di elementi nuovi che però non aggiungono niente all’avanzamento del cuore della trama (obiettivo di Wanda VS obiettivo di Strange) purtroppo è problematica, perché rende la trama statica e gonfia di elementi nuovi che però, nell’economia stretta delle cose, non servono e non hanno davvero delle conseguenze.
Leggi anche: RAY FISHER E LE DENUNCE A JOSS WHEDON: COSA È SUCCESSO?
Wanda: la madre “pazza” e irragionevole
Devo ammetterlo: la gestione di Wanda mi ha messa abbastanza a disagio. L’uso del trope della persona traumatizzata che si “trasforma” in un mostro per evitare/guarire dal trauma è una di quelle cose di cui, nel 2022, avrei fatto volentieri a meno.
Ma, soprattutto, avrei fatto a meno di vedere Wanda protagonista di una involuzione, ossia ridotta al punto in cui la avevamo lasciata all’inizio di WandaVision. Il possibile dualismo Wanda/Scarlet Witch lasciato intendere dalla scena finale di WandaVision non si realizza e Wanda stessa pare non aver avuto nessuna evoluzione rispetto all’inizio della serie.
In questo modo, abbiamo come antagonista una donna traumatizzata (quindi già portatrice di un trope problematico), che ha subito un’involuzione.
Quindi, in Doctor Strange e il Multiverso della Follia Wanda finisce per essere un personaggio monodimensionale: la madre traumatizzata che pensa solo ai figli. I suoi dilemmi interiori sono ridotti all’osso. Sembra non avere interessi oltre ai figli.
Wanda è così monodimensionale che persino la sua controparte di Terra-838 è completamente uguale a lei, sia di aspetto, sia di carattere e interessi. A differenza degli Strange degli altri mondi, le versioni alternative di Wanda non cambiano da quella di Terra-616. Le due sono così uguali che io stessa all’inizio non avevo capito che Xavier, nella sua incursione nella mente di Wanda, stava cercando di salvare la Wanda di Terra-838: credevo che stesse cercando di liberare la “parte buona” della Wanda di Terra-616.
Il vero nemico sarebbe dovuto essere il Darkhold
L’influenza del Darkhold su Wanda non è chiara. La controlla? Tira fuori da lei il peggio? Si ciba delle sue emozioni negative? Non si sa, non è chiaro.
E il fatto che l’influenza del Darkhold non sia chiara è un problema enorme, perché questa da sola avrebbe potuto ovviare al resto: la monodimensionalità di Wanda sarebbe potuta derivare dal Darkhold, che ha ridotto la donna a questo suo trauma.
In tal senso, se il Darkhold fosse stato il vero nemico di Doctor Strange e il Multiverso della Follia, ossia un male senziente che usa Wanda, e se quest’ultima fosse stata a sua volta una vittima, ci saremmo trovati davanti a un film assai più coerente, secondo me.
Avrebbe avuto senso così la dualità tra Wanda e Scarlet Witch (l’entità derivata dal Darkhold). Avrebbe avuto senso lo spostamento al tempio (sede del vero potere del Darkhold e luogo in cui avrebbe potuto esercitare un controllo assoluto su Wanda). E avrebbe avuto senso la distruzione degli altri Darkhold alla fine, se si fosse stabilito che il tempio fosse un luogo multidimensionale.
Inoltre, in questo modo avrebbe avuto più senso anche il conflitto scaturito dal fatto che Strange abbia usato il Darkhold: contenere la sua malvagità avrebbe fatto parte della lotta all’antagonista, non sarebbe stata quasi una side-quest.
L’influenza del Darkhold su Strange
A tal proposito, è bene parlare anche di come Strange abbia usato il Darkhold praticamente senza conseguenze reali per l’economia della trama del film. Certamente, si spera che vedremo tali conseguenze nei prossimi prodotti, ma il conflitto Strange/Darkhold sarebbe dovuto avvenire in Doctor Strange e il Multiverso della Follia, non in potenziali futuri film.
Infatti, per come Doctor Strange e il Multiverso della Follia è scritto, Strange ha usato il Darkhold senza conseguenze serie. Certo, alla fine, in una scena dopo i titoli di coda, ha guadagnato un terzo occhio, ma non è chiaro cosa questo comporti. Per il resto, invece, non abbiamo visto conseguenze negative: nemmeno Wong ha detto niente!
In questo vediamo tantissimo la disparità di trattamento fra Strange e Wanda: se Wanda usa il Darkhold, si trasforma in un’assassina a sangue freddo; se Strange usa il Darkhold, sconfigge gli spiriti dei morti e non succede niente di grave.
Questa disparità di trattamento potrebbe derivare dalla volontà del Darkhold stesso, ma non possiamo saperlo, poiché il film non lo spiega. E non lo spiega anche perché di cosa sia il Darkhold in realtà sappiamo pochissimo.
Leggi anche: THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER: PROMOSSO?
Alcune parole conclusive
Sono entrata in sala per vedere Doctor Strange e il Multiverso della Follia con alte aspettative, perché continuavo a sentire i miei contatti sui social che ne parlavano molto bene. Ero curiosa per la svolta horror, per il multiverso, per Raimi e per i personaggi. Mi aspettavo un bel film, volevo davvero tanto uscire da quella sala contenta.
Avremmo potuto avere Wanda soggiogata dal Darkhold che però, alla fine, riesce a liberarsi e a rivendicare la propria persona: è una donna che soffre e ha sofferto, ma non è ridotta solo al suo dolore. E invece abbiamo un’antagonista monodimensionale, la mamma-pazza che pensa solo ai suoi bambini.
Avremmo potuto vedere uno Strange che affronta le sue responsabilità e le sue paure, che cresce e cambia. Invece, abbiamo avuto un protagonista statico e debole.
Avremmo potuto avere un capolavoro visivo, che mette in pratica lo show don’t tell come si deve. E invece abbiamo avuto un film che metà delle cose importanti le spiega a suon di spiegoni sul momento.
Sono un po’ amareggiata da questa delusione e dal fatto di continuare a leggere commenti positivi su questo film, quando secondo me è così pieno di difetti oggettivi e assai problematici. Al posto di Doctor Strange e il Multiverso della Follia, altri film sarebbero stati massacrati se avessero avuto gli stessi problemi.
Si tratta di questioni di sceneggiatura che sono davvero basilari nel cinema e che non capisco come siano potute arrivare nel prodotto finito.
Altri film dell’MCU (per quanto abbiano dei difetti evidenti) non hanno problemi così gravi, eppure hanno subito molte più critiche, come Captain Marvel e Black Widow.
1 Comment
Cosmo
Concordo in pieno. Avevo anch’io grandi aspettative, completamente deluse…
Secondo me anche la svolta Horror non ha alcun senso ma soprattutto non ha nulla a che vedere con Doctor Strange.
Comments are closed.