Parliamo della recente notizia su Loki genderfluid, nella nuova serie TV Marvel su Disney+. Si tratta di queerbaiting, oppure questa volta sarà una rappresentazione seria?
Come ben saprete, ormai, un fotogramma della nuova serie televisiva Marvel sul personaggio di Loki, disponibile ora su Disney+, descrive il sesso di Loki come “fluido“.
Questo fotogramma compare in un video promozionale pubblicato sul profilo Twitter della serie Loki il 6 giugno. Lo potrete vedere a questo link. Invece, il fotogramma incriminato è qui sotto, con il sesso di Loki cerchiato. La (bassa) qualità dell’immagine rispecchia la qualità del documento nel video originale.
Loki genderfluid: perché non è una novità?
Ora, questa notizia, in realtà, non arriva come una vera e propria sorpresa per chi conosce il personaggio di Loki dai fumetti Marvel, nei quali infatti spesso cambia genere e, conseguentemente, aspetto e pronomi. Forte anche della sua natura di mutaforma, Loki prende talvolta l’aspetto di una donna e, negli ultimi anni, è più esplicito sul fatto che non si tratta solo di un mutamento esteriore, ma anche di un modo per rispecchiare il suo genere fluido.
Per chi conosce Loki anche come figura della mitologia norrena, questa notizia è ancora meno sorprendente. Infatti, il Loki mitologico è sempre stato una figura molto fluida. Uno dei casi più noti è quando, come narrato nel poema Hyndluljóð dell’Edda Poetica, Loki ha preso la forma di una giumenta per farsi ingravidare dallo stallone Svaðilfari, dando così alla luce Sleipnir, il cavallo a otto zampe di Odino.
Insomma, il fatto che la Marvel abbia deciso di rendere canonicamente Loki genderfluid nella serie TV non è una sorpresa. Anzi, de facto è una scelta coerente con il personaggio dei fumetti e quello della mitologia norrena.
Cosa dicono su Loki genderfluid i responsabili della serie TV?
È poco chiaro, però, come la fluidità di genere di Loki sarà resa nella serie.
Infatti, il capo sceneggiatore della serie, Michael Waldron, ha detto che “abbiamo lavorato duramente” per dare al pubblico la rappresentazione che hanno sempre cercato in Loki.
L’attore Tom Hiddleston, che interpreta Loki, ha sottolineato quanto abbiamo già detto sopra, ossia che la figura di Loki ha sempre avuto una forte fluidità di genere, tanto nei fumetti quanto nella mitologia.
Waldon ha poi affermato che la regista della serie, Kate Herron, teneva molto a rendere Loki esplicitamente genderfluid, per poi concludere dicendo “dovrete vedere [la serie] per capire”.
La rappresentazione di un fotogramma: perché bisogna frenare le aspettative?
Ora, la sottoscritta Cercatrice G è in realtà molto contenta che la serie TV voglia rendere Loki esplicitamente genderfluid. È un tratto del personaggio che, secondo me, è stato un peccato non avere nei film degli scorsi dieci anni.
Tuttavia, ci sono due cose in tutto questo che mi fanno tenere molto a freno le aspettative.
Innanzitutto, la fluidità di genere di Loki nei trailer non è mostrata in maniera esplicita, ossia con Loki che muta il proprio aspetto o che menziona la questione. Al contrario, questa informazione è lasciata a una singola parola, presente in un singolo fotogramma, e pure scritta in piccolo.
È la tipica strategia a cui la Marvel e la Disney ci hanno abituato negli ultimi anni: l’inclusione di minuscoli dettagli queer, ma così piccoli o non espliciti o ininfluenti, che possono passare tranquillamente inosservati. E che, se servisse, possono essere presto tagliati dalla pellicola, come è successo al bacio tra due donne alla fine di L’ascesa di Skywalker.
Inoltre, la frase “dovrete vedere [la serie] per capire” è una cosa che abbiamo già sentito dire, e non promette bene. Infatti, l’abbiamo già sentita dal regista di The Falcon and the Winter Soldier, quando ha punzecchiato la curiosità del pubblico sul fatto che Bucky Barnes avrebbe potuto essere bisessuale.
E in che modo “vedere la serie” ci ha aiutati a capire meglio la sessualità di Bucky? Assolutamente in nessun modo.
Alcuni pensieri conclusivi
Quindi, personalmente sono molto cauta a urlare “che bello, fanno rappresentazione!”, quando vedo cose del genere.
Scene di un fotogramma e “guardate la serie per scoprire di più” ormai mi puzzano di queerbaiting da lontano, purtroppo.
Poi, certamente, bisogna tenere in considerazione il fatto che la regista di Loki è Kate Herron. Herron ha già diretto Sex Education, in cui si parla in maniera molto matura e ben fatta di sessualità e identità di genere. Quindi, con Herron alla guida, potremmo davvero avere una rappresentazione consapevole e ben fatta.
Tuttavia, non ci dobbiamo nemmeno dimenticare che, nell’industria del cinema, difficilmente l’ultima parola spetta sempre al regista. Quindi, c’è la possibilità che i produttori della Marvel possano aver voluto rendere il genere di Loki meno prominente.
Insomma, le aspettative sono basse, ma forse (molto forse) c’è la possibilità di vedere un Loki genderfluid fatto bene.
2 Commento
Daniele Di Rubbo
Secondo me hai fatto bene a essere cauta ma, ora che è appena uscita la seconda puntata, forse possiamo dargli un po’ di fiducia in più.
Gloria Comandini
Aspe’, che ancora non l’ho vista, gli SpOiLeR, aiut!
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