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Carol Danvers: Chi è Captain Marvel?

Oggi parliamo di Carol Danvers. In vista dell’uscita del film a lei dedicato, ripercorriamo la storia editoriale di Capitan Marvel e cercare di capire i punti focali del personaggio. Questo sarà il primo di una serie di articoli riguardanti coloro che, in un punto o l’altro della storia, hanno assunto il manto di Capitan Marvel.

L’origine editoriale di Carol Danvers

Carol Danvers è un personaggio creato da Roy Thomas e Gene Colan, comparso per la prima volta in Marvel Super-Heroes #13 nel marzo del 1968. Inizialmente non ha superpoteri e si presenta come ufficiale dell’aeronautica degli Stati Uniti. A seguito di un’esplosione, il suo DNA si fonde con quello di Mar-Vell donandole capacità straordinarie. Carol assume a quel punto l’identità di Ms. Marvel e vede la sua fama crescere molto velocemente. Il personaggio ha militato nella formazione degli X-men e degli Avengers, ritagliandosi la prima testata a lei dedicata nel 1977.

Nel 2012 ha assunto su di sè il nome di Capitan Marvel, ereditando parte della sfortuna che viene con questo nome.

Caratterizzazione di Carol Danvers

Nel 1977, nello scrivere il personaggio di Ms. Marvel in vista del suo debutto come solista nelle fumetterie americane, lo scrittore Gerry Conway giocò un ruolo fondamentale nella caratterizzazione. Rimane celebre l’introduzione al numero 1

You might see a parallel between her quest for identity, and the modern woman’s quest for raised consciousness, for self-liberation, for identity

Gerry Conway, Ms. Prints. Ms. Marvel #1 1977

La caratterizzazione e l’abbigliamento del personaggio furono a lungo discusse con i fan, e a volte criticate, per via di ciò che rappresentava Ms. Marvel. Molti chiedevano che la sua uniforme non fosse la versione femminile di Capitan Marvel, dando una maggiore identità al personaggio. Altri chiedevano che non si eccedesse nella mascolinizzazione di Carol o nel suo opposto. Famosa la riflessione che chiedeva come mai le supereroine del tempo fossero essenzialmente dei maschiacci o delle dame fragili. Per Ms. Marvel si chiedeva semplicemente equilibrio: una donna che sapesse essere dura e rude quando la situazione lo richiedeva e amorevole e premurosa nelle altre.

I Poteri di Carol Danvers

Carol Danvers possedeva inizialmente pochi e semplici poteri: superforza; super resistenza; super stamina; un limitato settimo senso e un DNA che le permetteva di resistere alla maggior parte delle tossine.

Una volta assunta l’identità di Binary, i suoi poteri aumentarono a dismisura permettendole di attingere energia dai buchi bianchi. A questo punto della sua vita, divenne uno dei supereroi più forti dell’universo Marvel. Carol aveva il pieno controllo dell’energia stellare (calore, campo elettromagnetico e gravità), poteva viaggiare alla velocità della luce e sopravvivere nel vuoto dello spazio.

Dopo la rottura del collegamento con il buco bianco, Carol mantenne parte di questi poteri in forma ridotta. La possibilità più grande di questa nuova fase viene dalla capacità di assorbire energia di qualsiasi tipo (anche quella magica, sebbene in minore quantità e con possibili conseguenze devastanti).

La storia editoriale di Carol Danvers

Gli anni 60

Il personaggio debutta negli anni 60 come ufficiale dell’aeronautica militare degli Stati Uniti. Durante il suo lavoro incontra il Dr. Walter Lawson, alias umano dell’alieno Kree Mar-Vell. Durante un’esplosione, nel tentativo di avvicinarsi a Capitan Marvel, Carol viene coinvolta e subisce serie e gravi ferite.

Gli anni 70

Un'immagine di Captain Marvel presa dal fumetto degli anni '60

Nel 1977 il personaggio riemerge con superpoteri nella sua testata dedicata Ms. Marvel. Nella serie si scopre che l’esplosione abbia fuso perfettamente il DNA Kree con quello umano, rendendo Carol di fatto un ibrido. Questa unione di due nature le ha donato i poteri che contraddistinguono la prima fase del personaggio.

All’uscita del #1, la testata era consciamente progressista su tantissimi ambiti. Il primo esempio è l’utilizzo della parola Ms. associata allora al movimento femminista, e nel fatto che nella serie Carol combatta per l’uguaglianza di retribuzione e di lavoro.

Gli anni 80

Nel numero 200 della testata The Avengers, Carol viene rapita da un personaggio noto come Marcus. Costui la porta in un universo parallelo, la sottopone a lavaggio del cervello e la ingravida. Successivamente, Danvers fa ritorno nel suo universo dove concepisce una nuova versione di Marcus.

I fan e i critici criticarono aspramente e duramente la storia, data la violenza sessuale presente all’interno. Ci furono tentativi di porre rimedio, grazie alla perdita di memoria, ma il danno ormai era fatto. Un personaggio fortemente femminista era stato ripetutamente violentato (questo si evince dall’albo) nella mente e nel corpo.

Un'immagine di Captain Marvel presa dal fumetto degli anni '80

In questo periodo Carol si unisce agli X-men, dove Rogue assorbe tutti i suoi poteri e i suoi ricordi, più tardi ripristinati dal Professor X. Durante una delle avventure nello spazio, la razza aliena Brood sperimenta su di lei, trasformandola in Binary e legandola al buco bianco.

Gli anni 90

Il personaggio fece sporadiche apparizioni fino all’evento Operazione Galactic Storm, dove la sua connessione con il buco bianco viene recisa.

Gli scrittori a questo punto esplorano il personaggio, facendole sperimentare l’alcolismo e permettendole di unirsi agli Avengers come Warbird. Purtroppo il gruppo decide di sospenderla dopo l’evento “Vivi come una Kree o muori”.

Gli anni 2000

Carol ritorna nei Vendicatori per la miniserie “La Dinastia di Kang” dove affronta il suo passato e, in qualche modo, il suo stesso stupro. Esce dall’evento a testa alta e, nonostante abbia tolto una vita, la corte marziale la dichiara innocente. Dopo lo scioglimento degli Avengers, sceglie di non unirsi ai Nuovi Vendicatori di Capitan America e Iron Man.

Durante l’evento “House of M” scopriamo come Carol Danvers abbia l’inconscio desiderio di essere accettata come il più grande super eroe al mondo.

Copertina del fumetto Ms. Marvel

In prossimità di Civil War, uno dei più grandi maxi eventi degli anni 2000, Carol ottiene nuovamente una sua testata. Si batte a favore dell’atto di registrazione dei non umani e aiuta spesso e volentieri Tony Stark sul campo.

Nel 2007, Carol Danvers assume il ruolo di leader dei Potenti Vendicatori, e lavora a stretto contatto con il nuovo direttore dello SHIELD Tony Stark. La loro collaborazione non porterà necessariamente a risultati positivi.

Dopo l’evento Secret Invasion, Carol rifiuta di servire sotto Norman Osborn come Ms. Marvel. Il nuovo padrone dell’HAMMER non accetta il suo rifiuto e organizza uno scontro dove Carol perde la vita. I Nuovi Vendicatori saranno i principali fautori del suo ritorno.

Il presente di Carol Danvers (No Spoiler)

Il crescente utilizzo del personaggio negli ultimi eventi portò alcuni dei commentatori a definire Carol come

“L’eroine di punta della Casa delle Idee”.

L’opinione su Carol alla fine della prima decade degli anni 2000

Un'immagine di Captain Marvel

Assumendo nel 2012 il ruolo di Capitan Marvel, Carol Danvers raggiunge la cresta dell’onda. Gli autori decidono il suo ritorno negli Avengers, fatto che riceve il plauso della Marvel per aver “portato un po’ di potere femminile tra le linee dei Vendicatori”.

In questi recenti anni il personaggio ha visto una costante crescita di ruoli e importanza nel mondo della Marvel, culminanti ovviamente con Civil War II. Nonostante il successo, Carol riesce ad ottenere per la maggior parte del tempo solo miniserie da sei/otto albi. Un difetto, molto probabilmente, è la grande varietà delle storie del personaggio. È plausibile che alcuni lettori siano rimasti scontenti dalla troppa varietà di storie di Capitan Marvel, che variano dallo spazio al supereroe di quartiere.

Copertina del fumetto The life of Captain Marvel

Nel 2018 il personaggio ha ottenuto delle nuove origini, o meglio una “nuove chiave di lettura” che dovrebbero avvicinarla a quella del film. Per chiunque ami il personaggio, è plausibile augurarsi che ottenga un minimo di stabilità. Carol Danvers ha bisogno di una serie regolare che definisca meglio chi sia il suo personaggio in questa nuova decade (magari nel 2020) e di che cosa si occupi.

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