In questo articolo parleremo di Carnival Phantasm. Se non siete avvezzi al Nasuverse o al suo franchise piĆ¹ famoso, Fate/Stay Night, seguite i link e godetevi la lettura.
Una chiave di lettura anomala
Facendo un passo indietro fino ai primi anni di Type-Moon ricordiamo come la compagnia, fin dai suoi esordi, fosse molto aperta (viste le sue origini nel campo) allāufficializzazione di opere dojin sotto la sua etichetta.
Tra gli autori che hanno contribuito e collaborato con la compagnia in campo fumettistico e antologico troviamo Eri Takenashi, autrice oggi nota per Kannagi, nel 2002 esordiente nel campo artistico e creativo giapponese allāinterno dello staff di Nasu e Takeuchi.
Uno dei suoi lavori, particolarmente atipico per le pubblicazioni Type-Moon, ĆØ stato il manga intitolato Take Moon, una serie priva di una trama di fondo che ripropone situazioni ed episodi ispirati alle svariate antologie di Tsukihime riletti in chiave comica, esasperando le caratteristiche piĆ¹ riconoscibili di personaggi come Shiki, Arcueid e Ciel allāestremo facendone una parodia che strizzi lāocchio allāopera originale a piĆ¹ riprese.
Apprezzato moderatamente dalla community, Take Moon rimase per molto tempo unāopera poco nota tra i lavori Type-Moon.

Celebrazione del successo
Sappiamo ormai che, con il passare degli anni e lāuscita di Fate/stay night, Type-Moon ĆØ riuscita a crescere esponenzialmente passando, dalla loro fondazione nel 2001, dal faticare a pubblicare Visual Novel inserite forzatamente a generi di piĆ¹ ampia presa per il genere al pubblicare frequentemente e stabilmente progetti videoludici e novel.
Un tale risultato, per quanto inaspettato, allāalba dei dieci anni dalla nascita della compagnia era, per il suo staff, qualcosa a cui spettava un giusto riconoscimento e un sentito tributo ai fan che hanno reso tutto ciĆ² possibile.
Abbiamo imparato che il Nasuverse ĆØ una grande ambientazione piena di premesse, regole complesse nel funzionamento della sua magia, protagonisti che spesso si trovano a porsi domande complicate sulla propria identitĆ e sul proprio posto del mondo e sulle persone che fanno parte della loro vita, il tutto mentre sono circondati da inganni, pericoli ben piĆ¹ grandi di loro, morte, tradimenti e scelte difficili: come celebrare il decimo anniversario di una raccolta di materiali dai toni simili in modo appropriato e gratificante per la community che attivamente ha contribuito alla loro crescita?
La risposta di Type-Moon ĆØ, apparentemente, semplice: ignorare tutto ciĆ² e farsi due risate.

Il metacafƩ
Basandosi su quanto fatto dalla Takenashi con Take Moon, Type-Moon decise di affidare allo studio Lerche il compito di produrre una serie animata, scritta da Makoto Uezu e diretta da Seiji Kishi, che andasse a riprendere tutto il tono che era stato apprezzato del manga parodistico su Tsukihime applicandolo ed incorporandolo a tutto ciĆ² che, fino a quel momento, componeva il Nasuverse.
Il risultato ĆØ una breve serie di 12 episodi e tre special celebrativi del primo decennio di vita di Type-Moon intitolato Carnival Phantasm.
Come lāoriginale Take Moon, anche Carnival Phantasm non ha una vera e propria trama, limitandosi a proporre sketch comici di varia lunghezza che coinvolgono i personaggi di Tsukihime, Melty Blood e Fate. A differenza di Take Moon, tuttavia, la serie cerca di contestualizzare la propria esistenza: non ĆØ infatti la prima volta che gli spettatori del Nasuverse si trovano faccia a faccia con eventi di metafiction, ed esattamente come accaduto in Tsukihime PLUS-DISK sarĆ un certo luogo a rendere possibile questo bizzarro ed impensabile crossover.

LāAhnenerbe
LāAhnenerbe non ĆØ infatti un luogo estraneo per chi conosce i lavori Type-Moon: giĆ apparso di sfuggita nelle diverse serie di Nasu, questo strano pub ha la misteriosa capacitĆ di rendere possibile lāincontro di persone che, in condizioni normali, non potrebbero mai incontrarsi.
Questo permette al locale di fare da punto di incontro tra i numerosi mondi paralleli in un evento a cadenza decennale denominato āCarnivalā.
Ć proprio durante questo evento che gli spettatori, guidati dal bizzarro staff (quasi completamente composto da diversi tipi di Neco-Arc), assisteranno a situazioni surreali con protagonisti i personaggi giĆ noti di opere ben piĆ¹ cupe.
AssurditĆ e nonsense
Carnival Phantasm presenta unāampia varietĆ di situazioni e scenari, alcuni direttamente presi dal manga Take Moon, altri completamente nuovi anche per Tsukihime (in un episodio, ad esempio gli eroi delle due Visual Novel, Shirou e Shiki, si ritroveranno ad organizzare una giornata di appuntamenti simultanei con tutte le eroine delle rispettive opere).

Tutto ĆØ portato all’esasperazione
I personaggi vengono qui dipinti portando allāesasperazione i loro tratti peculiari, come lāappetito di Saber o la sfortuna di Lancer, le qualitĆ tsundere di Akiha o il conflitto tra Ciel e Arcueid, andando a ricreare una serie di gag e riferimenti che quasi sempre infrangono la quarta parete e che divengono rapidamente ricorrenti al punto da comparire persino nella sigla dāapertura (SuperāAffection, interpretata da Minami Kuribayashi e Miyuki Hashimoto), tanto quanto in quella di chiusura (Fellows, di Masaaki Endoh), non risparmiandosi di giocare su questioni piĆ¹ legate alla community (come la mancanza di una route per Illya) e agli aspetti piĆ¹ appartenenti al mondo reale come sondaggi di popolaritĆ o reazione del pubblico a certi personaggi in certe situazioni.
Non ĆØ raro trovare, in Carnival Phantasm, la trasposizione di situazioni fedeli alle opere originali ma in chiave completamente distorta: un esempio lampante emerge immediatamente nel primo episodio, che racconta lo svolgimento di una Quinta Guerra del Santo Graal di Fuyuki in cui le regole sono state cambiate trasformando il sanguinoso conflitto in un surreale game show televisivo in cui le coppie di partecipanti sono chiamate a prendere parte ai piĆ¹ disparati giochi, senza perĆ² distorcere le dinamiche originali tra i personaggi protagonisti.

Mille cameo
Non mancano inoltre cameo e comparse di personaggi che, per un motivo o per un altro, non possono essere presenti nella serie: esempi di comparse sono Saber di Fate/Extra, che attribuisce la sua assenza dal Carnival al rinvio della pubblicazione del gioco, cosƬ come gran parte dei personaggi delle altre opere Type-Moon come Kara no Kyokai, Fate/Zero e hollow ataraxia, MahÅtsukai no Yoru e, addirittura, Notes, che prendono parte alla celebrazione finale della serie allāAhnenerbe. Un ultimo cameo, che fa da introduzione al fake trailer di Fate/Prototype, ĆØ rappresentato da Ayaka Sajyou, andando a chiudere il tributo ad ogni opera del Nasuverse ai tempi esistente.
La chiusura del sipario
Carnival Phantasm non ĆØ unāopera significativa, dal punto di vista narrativo, per il Nasuverse, in quanto non aggiunge nĆ© approfondisce nulla di quanto giĆ conosciuto sulle opere ed i personaggi che ne fanno parte e, anzi, giocano sulla conoscenza dei lavori precedenti per mostrarla sotto una luce diversa, dove i personaggi invece di cercare di eliminarsi a vicenda cercano di divertirsi il piĆ¹ possibile.
Ć perĆ² unāopera significativa tanto quanto celebrazione e tributo di un lavoro a lungo termine con non pochi ostacoli sul suo percorso, quanto un buon modo per uno spettatore di chiudere il cerchio del Nasuverse con unāopera leggera, divertente e che premi lāattenzione ai dettagli narrati con umorismo sottile, assurdo, efficace e sereno.