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Tsukihime – Gli esordi di Type-Moon

Tsukihime (letteralmente “La Principessa Lunare”) è il primo vero “mattone” del Nasuverse così come è conosciuto, ed è senza dubbio uno dei maggiori contributori al successo e alla fama dei lavori di Nasu.

La scelta del genere

Pubblicato come Visual Novel il titolo, così come  spetterà ad alcuni dei lavori successivi di Nasu, fu costretto ad essere rilasciato come eroge. il mercato dell’epoca, infatti, era molto limitato e richiedeva, per incentivare le vendite, l’adesione al genere erotico, e quindi l’inclusione di scene di sesso, per poter sperare di avere un successo. Per questa ragione, nonostante Nasu non gradisca inserire nelle proprie storie sessualità esplicita in quanto ritenuta non necessaria, sotto consiglio dell’amico Takeuchi, l’autore cercò di massimizzare i possibili profitti lanciando il proprio lavoro nel mercato erotico.

Questa scelta non era e non è tuttora rara nell’ambito delle Visual Novel: molte opere il cui principale selling point è la narrazione includono contenuti erotici, oggi molte volte opzionali, per poter incrementare il proprio bacino di utenza e le possibilità di un guadagno.

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I rischi di un fallimento

Se da una parte il ritorno economico aveva bisogno di una spinta di questo tipo per poter avere un compimento di successo, il rischio che l’opera rimanesse nell’oblio di una nicchia di pubblico molto specifica era dunque concreto, specialmente per via dello stile di scrittura specifico di Nasu che da vita a scene a sfondo erotico piuttosto bizzarre e surreali, scritte palesemente come riempitivo in modo svogliato e quasi stereotipato, diventate popolare fonte di ilarità nella comunità dei fan in rete.

Nonostante la scelta riluttante ed il taglio di una parte di storia originariamente pianificata, però, Tsukihime è riuscito a dare a Type-Moon un successo inaspettato, ripagando tutti i rischi e le scelte difficili che Nasu e Takeuchi hanno dovuto compiere nel corso dello sviluppo (tra cui drastici cambi di character design e di tono, originariamente opposto a quello della versione finale).

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Un remake annunciato

A discapito del suo successo, però, ad oggi Tsukihime è l’unico filone di eroge di Type-Moon a non aver ancora ricevuto un remake che metta da parte il lato eroge del titolo: ciò è in effetti accaduto attraverso  le versioni Réalta Nua delle Visual Novel di Fate, remake che hanno escluso il contenuto erotico della versione originale per fornire un prodotto non vincolato dal mercato 18+. Anche per Tsukihime è stato promesso un remake, annunciato nel corso del 2008, che avrebbe dovuto includere tra le altre cose una nuova route, quella originariamente tagliata dalla sceneggiatura, ampliando notevolmente la storia originale. Questo remake rimane tuttora senza una data d’uscita e non c’è modo di sapere se il progetto è ancora in programma o se la compagnia ha scelto di fare un passo indietro a riguardo.

Struttura di Tsukihime

Tsukihime è una Visual Novel, e come tale è un vero e proprio romanzo guidato che al testo affianca una colonna sonora appropriata all’atmosfera degli eventi descritti, scenari di sfondo che raffigurino le aree in cui l’evento ha luogo ed artwork ritraenti i personaggi coinvolti.

Inoltre il lettore è chiamato, occasionalmente nel corso della narrazione, a compiere alcune scelte nella storia, vissuta in prima persona dal punto  di vista del protagonista, con la possibilità di cambiarne il corso verso un esito o l’altro e addirittura concludendo prematuramente la vicenda se la scelta compiuta dovesse portare ad un vicolo cieco.

Le route

L’opera è divisa in due parti (che prendono il nome delle due facce della Luna) a loro volta suddivisa 5 storie alternative chiamate “route”, un mezzo molto comune per il tipo di prodotto che permette di prolungarne una durata e di approfondire diverse sfaccettature della narrazione a seconda della route intrapresa.

Esse sono dedicate, come norma negli eroge, ognuna ad una differente eroina della storia, portando il protagonista a scegliere tra Arcueid, Ciel, Akiha, Hisui o Kohaku, assegnando all’eroina scelta il ruolo di coprotagonista nella propria narrazione. La prescelta entrerà in intimità con il protagonista, che avrà modo di approfondire la storia avendo come punto focale degli eventi l’eroina associata alla route intrapresa e mutando gli eventi in virtù della relazione che instaurerà con lei. Ogni route ha due finali distinti: un “Good Ending” ed un “True Ending” (eccezion fatta per il finale unico della route di Kohaku), che avranno luogo in base alle scelte che il lettore compirà nel corso della storia, dando alla Visual Novel un totale di 9 finali principali a cui si aggiungono i 34 “Dead End”, finali che comportano il termine prematuro della narrazione come conseguenza di una o più scelte sbagliate e, per finire, un epilogo complessivo della storia ottenuto come premio una volta visualizzati tutti i 9 finali principali.

La storia

Introduzione

Gli eventi di Tsukihime hanno luogo nella fittizia Misaki, una modesta cittadina, tra la fine del 2003 e l’inizio del 2004 e tratta della vita e delle vicissitudini di Shiki Tōhno, un adolescente che da giovane finì vittima di un incidente quasi fatale da cui ha acquisito il potere degli Occhi Mistici della Percezione della Morte e, attraverso essi, la capacità di percepire le fessure di mortalità nelle persone e negli oggetti, uccidendo o distruggendo il proprio bersaglio talora dovesse reciderne le fessure con un oggetto affilato. Dotato di un paio di occhiali che gli permettono di vivere normalmente celandogli le fessure, dono di una misteriosa donna, Shiki viene allontanato dalla propria prestigiosa famiglia ed accudito dagli zii per otto anni, ma torna a casa in seguito alla morta del padre, che ha reso sua sorella minore Akiha la responsabile a capo della famiglia, la quale decide di riaccogliere il fratello.

La ragazza misteriosa

Un giorno, durante il ritorno da scuola, Shiki si imbatte in una giovane ragazza da cui viene fortemente attratto immediatamente e, colto da un inarrestabile impulso omicida la uccide. Sotto shock a seguito dell’evento, Shiki scopre, sorpreso, che nessun media ha riportato la morte o la scomparsa della ragazza, la quale si ritorna davanti a lui pochi giorni dopo presentandosi come Arcueid Brunestud, una principessa vampira guerriera che ha lo scopo di equilibrare il mondo dei vampiri e quello degli umani dando la caccia ai suoi simili, scopo che l’ha portata ad incrociare Shiki sul proprio cammino poiché sulle tracce di un malvagio vampiro.

In debito per averla uccisa (seppur fallendo), Shiki viene costretto ad aiutare la vampira nella sua caccia scoprendo via via un mondo inimmaginabile, un lato della città a cui è difficile credere ed un passato nascosto della sua stessa famiglia e di sé, grazie anche a quel dono che aveva causato il suo allontanamento.

Il successo di Tsukihime

Nonostante non presenti contenuti significativamente profondi nella propria narrazione, Tsukihime è stato un titolo chiave per il successo di Type-Moon, con un adattamento manga pubblicato tra il 2003 ed il 2010 dal grande successo commerciale.

L’adattamento animato, prodotto dallo studio J.C. Staff nel 2003, propone una storia completamente inedita che non attinge alle route della Visual Novel. Le sue mancanze e la sua struttura superficiale hanno portato tanto i fan quanto Nasu stesso a disconoscere l’anime.

La Visual Novel non fu mai portata in occidente se non attraverso patch di traduzione amatoriali e, nonostante ciò, Tsukihime è un prodotto che è stato in grado di attirare sufficiente attenzione da costruire le prime avvisaglie di una community destinata ad ingrandirsi sempre di più, mantenendo una coesione di fondo attraverso i toni narrativi utilizzati ed i sottili collegamenti a Kara no Kyōkai.

Tsukihime Plus-Disc

A gennaio, nel 2001, venne rilasciata la prima aggiunta al franchise: Tsukihime PLUS-DISC, una versione espansa dell’originale opera con l’aggiunta di una storia secondaria dai toni umoristici ed una secondaria dai toni più seri.

Assieme ad esse, PLUS-DISC include dei wallpaper, i primi quattro capitoli di Kara no Kyōkai, alcune vecchie demo di Tsukihime e due racconti brevi riguardanti personaggi secondari della Visual Novel.

Ad agosto dello stesso anno viene pubblicato il vero sequel, intitolato Kagetsu Tohya. Due anni dopo Type-Moon rilascia Tsuki-Bako, un set completo che include Tsukihime, una versione espansa di PLUS-DISC, Kagetsu Tohya, una clonna sonora riarrangiata, contenuti multimediali e una versione di prova dello spin off Melty Blood.

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Kagetsu Tohya: una storia di loop

Kagetsu Tohya non presenta la struttura a route del suo prdecessore, bensì una lunga storia principale con diverse diramazioni affiancata da alcuni racconti brevi che vengono sbloccati via via che gli eventi ad essi collegati nella storia principale si sviluppano.

Dieci di questi racconti sono combinati sotto il titolo “Ten Nights of Dream” mentre la narrazione centrale prende il sottotitolo di “Twilight Glass Moon, Fairy Tale Princess”.

Sinossi

Essa ha luogo un anno dopo gli eventi di Tsukihime e vede il ritorno di Shiki Tōhno, nuovamente vittima di un incidente che si ritrova, al suo risveglio, in un bizzarro sogno in cui ripete gli eventi dello stesso giorno ciclicamente, apparentemente all’infinito, ricominciando da capo a prescindere da quale delle infinite conclusioni egli possa intraprendere.

Tuttavia il ragazzo scopre che c’è una possibilità di fuggire dal ciclo, e che la chiave per la sua libertà sta nel trovare Len, il creatore di quel sogno.

Benché la struttura di gameplay sia pressoché identica a quella di Tsukihime, il sistema attraverso cui il lettore vive le diverse versioni del giorno in cui Shiki è intrappolato differisce per il numero di scelte a disposizione, molto più alto rispetto a quanto proposto in precedenza così come diverso è il modo in cui la trama asseconda le scelte compiute: alcune scelte possono infatti cancellare eventi precedentemente stabiliti a seconda di come esse influenzano complessivamente la narrazione

La storia del franchise di Tsukihime continua con Melty Blood.

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