“Carcosa – The Necronomicon Gamebook” è la seconda avventura letteraria firmata da Valentino Sergi e illustrata da Alberto Dal Lago e Jacopo Schiavo per Officina Meningi, campagna lanciata sulla piattaforma Kickstarter lo scorso ottobre e finanziata in sole 4 ore (!), di cui abbiamo avuto un assaggio a Lucca Comics and Games di quest’anno (2019).
Vai con l’intro!
«Le nuvole si infrangono come onde lungo la costa,
I Soli gemelli affondano nel lago
Mentre le ombre si allungano
a Carcosa.Strana è la notte dove si levano stelle nere,
E lune mai viste solcano i cieli
Ma ancora più misteriosa è la perduta Carcosa.Le Iadi canteranno canzoni,
Dove si agitano al vento i cenci del Re
Ma qui moriranno inascoltate
Mentre Carcosa si spegne.Canto della mia anima, la mia voce è morta;
La Canzone di Cassilda in Il Re Giallo, Atto I, scena 2; da Il Re Giallo, R.W. Chambers
Muori anche tu, silenzioso, come lacrime mai piante
Destinate a seccarsi e perire
Nella perduta Carcosa.»
Fonti di ispirazione e stile di “Carcosa – The Necronomicon Gamebook”
“Carcosa – The Necronomicon Gamebook” è un adattamento di alcuni racconti di H.P. Lovecraft (“Nyarlathotep“, “L’abitatore del buio“, “Colui che sussurrava nelle tenebre“, “Quel che porta la Luna“), Ambrose Bierce (“Un cittadino di Carcosa“) e Robert W. Chambers (“Il re giallo“) sognati all’ombra dell’evanescente città di Carcosa. Come la scorsa volta, siamo di fronte ad una narrazione che si dipana lungo diverse vie, ognuna delle quali affrontabile con un approcci differenti, tra le altre cose vi è stato un aumento considerevole dei paragrafi dallo scorso volume a questo (da 80 a 110). L’avventura scorre come nel titolo precedente, gli enigmi sono un po’ più complessi ma divertenti da decifrare e il tutto contribuisce a rendere il livello di coinvolgimento elevato. Anche questa volta raggiungere l’unico finale davvero positivo non sarà cosa da poco!
La storia di “Carcosa – The Necronomicon Gamebook” fino a questo punto
L’avventura inizia alla fine della I^ Guerra Mondiale, che nel titolo precedente era soltanto agli inizi, e dopo il periodo di “recupero” forzoso in una struttura adeguata (leggasi manicomio), a seguito agli eventi occorsi a Kingsport. Anche questa volta saremo costretti a confrontarci con una nuova, incombente e strisciante insania, mentre ci troveremo a fronteggiare le mostruose creature che ancora infestano la città (avete dato un’occhiata alla nostra guida sui Mostri dei Miti?). Riusciremo ad arginare il terribile potere del Re Giallo o l’umanità intera è destinata a soccombere al più raccapricciante dei destini?
Meccaniche di gioco di “Carcosa – The Necronomicon Gamebook“
Riguardo al sistema di regole ne abbiamo discusso in un precedente articolo (qui), nulla è stato aggiunto e nulla è stato cambiato dallo scorso volume, anche perché funzionava e funziona veramente tutto! Addirittura, in puro stile libro game anni ’80-’90, se abbiamo terminato l’avventura precedente abbiamo la possibilità di portare con noi un oggetto trovato lì. L’artefatto non è strettamente necessario al completamento di questo libro, ma di certo è un aiuto in più!
Anche questa volta vivremo un’avventura squisitamente lovecraftiana e saremo costretti più volte a dover scegliere l’orrore e la follia per strappare dalle grinfie dell’ignoto l’esile filo che ci aiuti a dipanare l’arazzo degli eventi che soggiacciono alla nostra realtà. Nuovamente la morte fisica o la rottura definitiva della nostra psiche non saranno una mera conseguenza di un tiro sfortunato (ma può capitare, anzi capita quasi subito in uno dei primi paragrafi di dover terminare il gioco per l’aleatorietà dei dadi), in quanto ossatura del gioco!
Carcosa – Le Terre del Sogno
Come nel titolo precedente, in alcuni paragrafi avremo la possibilità, addormentandoci, di scivolare nelle Terre del Sogno. La sezione, consta sempre 10 paragrafi e da la possibilità di portare con sé, o lasciare là, qualcosa, oltre ad aumentare le chance di impazzire e/o morire!
“Carcosa – The Necronomicon Gamebook”… conclusioni
Premessa: ‘qualsiasi cosa detta prima del “ma” non vale niente’.
Da un titolo che porta all’interno il nome Carcosa, mi sarei aspettato qualcosa di più inerente a Carcosa stessa. La città dimenticata, costruita sulle rive dal lago Hali, lago dove si riflettono i Soli gemelli, dove la notte è rischiarata da strane lune e il cielo è punteggiato da stelle nere. Avrei sperato inoltre di scorgere Cassilda, Camilla e “Lo Sconosciuto”.
Vi sono sì rimandi, diversi paragrafi sono scritti in una prosa contigua alle opere di Bierce e Chambers, ci sono inoltre Segno Giallo e il Re Giallo, c’è Nyarlathotep, ma non c’è Hastur di cui il Re Giallo è un Avatar!
La storia, però, pare quasi un prosieguo, seppur indipendente, della sopracitata avventura, sembra di vivere un “Dagon – The Necronomicon Gamebook 2”! Forse si poteva spingere di più sulla dimensione onirica e altre realtà, proprio per coglier l’evanescenza stessa di Carcosa, e quindi tralasciare un po’ gli avvenimenti “terreni” di Kingsport.
Ma nonostante quanto detto poco sopra (vi ricordate della premessa?), “Carcosa – The Necronomicon Gamebook” è un’ottima avventura, un degno seguito del volume precedente! Le menti dietro al progetto hanno svolto un eccellente lavoro, pensate a quanti prodotti, che si ispirano all’opera del solitario di Providence, stanno uscendo nell’ultimo periodo, ecco, quest’opera è un piccolo gioiellino, un’ottima sfida con cui perdere il senno, insomma… un acquisto obbligatorio per gli amanti del genere!