“Dagon – The Necronomicon Gamebook” è un’avventura letteraria (adventure gamebook, librogame, libro-gioco, chiamatelo un po’ come vi pare!), firmata da Valentino Sergi e illustrata da Alberto Dal Lago e Jacopo Schiavo per Officina Meningi. Il progetto è nato in collaborazione con Gomma, agenzia creativa della Scuola Internazionale di Comics di Padova e la Peruzzo Industrie Grafiche, ed è stato presentato a Lucca Comics & Games 2018.
Vai con l’intro!
«It shall not find me. God, that hand! The window, the window!»
HPL
Fonti di ispirazione e stile di “Dagon – The Necronomicon Gamebook”
“Dagon – The Necronomicon Gamebook” è un adattamento molto fedele di alcuni racconti di H.P. Lovecraft legati al Ciclo di Cthulhu: “Dagon“, “Il rituale” e “Il segugio” (oltre ad alcuni passaggi tratti da “La ricerca onirica dello sconosciuto Kadath“). Il gioco è però qualcosa di più che una semplice narrazione a bivi, se siete interessati a quel genere di avventure, sempre di matrice lovecraftiana, ne abbiamo parlato qui. Si tratta infatti di una summa di alcuni grandi classici librigame e le ultime incarnazioni dei Choose Your Own Adventure books. L’avventura è scandita da meccaniche ed enigmi molto complessi e coinvolgenti, che permettono di calarsi appieno nelle angoscianti atmosfere, nell’intimo orrore e negli abissi della follia, caratteristiche delle storie del Solitario di Providence. Perfino il raggiungere l’unico finale davvero positivo non è cosa da poco!
La storia di “Dagon – The Necronomicon Gamebook” fino a questo punto
In questa avventura ci immergeremo, e non è tanto per dire, nei panni di un giovane che, lasciata da sola sulla nave assaltata dai tedeschi, all’alba della Grande Guerra, la propria fidanzata, scapperà ritrovandosi in mare aperto al largo delle coste del New England. Approdati sulla terraferma ci troveremo a camminare per le nebbiose vie di Kingsport, dove saremo costretti a confrontarci con la follia crescente e con le creature mostruose che la infestano, fino a valicare il tenue confine che divide la Realtà dai Reami del Sogno. Riusciremo a fermare l’oscuro rito di Yule e a salvare così l’umanità da un destino ben peggiore della morte, o la nostra mente si spezzerà prima nel tentativo?
Meccaniche di gioco di “Dagon – The Necronomicon Gamebook”
Il sistema di regole è stato pensato per valorizzare al massimo lo stile narrativo di Lovecraft. L’impostazione è comunque abbastanza standard, come nei grandi classici del genere [basti pensare a Joe Dever (“Lupo Solitario“) ed Herbie Brennan (“Alla corte di re Artù“)]: matita e 1d6!
Nelle prime pagine, dopo l’Introduzione e le Regole del Gioco, fa la sua bella mostra il Diario con le nostre caratteristiche. Queste sono il Vigore, cioè la nostra prestanza fisica, la Volontà, cioè la capacità della nostra mente di affrontare gli indicibili orrori e la Resistenza, i 10 danni che ci separano dalla morte. È presente un altro tratto molto importante, il livello di Follia che andrà ad influenzare i tiri Volontà e quelli effettuati nei Reami del Sogno (ne parleremo dopo NdA). Oltre alle nostre caratteristiche vi è la sezione dove segnare l’Equipaggiamento che potremo portare con noi durante l’avventura (solo 5 oggetti, armi comprese).
Tutto quanto descritto fino ad ora, può essere tranquillamente sostituito con un semplice foglio di carta dai giocatori più nostalgici!
Ultima, ma non per importanza è la Scheda di Combattimento e la Tabella del Confronto, che serviranno ogni volta che ci scontreremo con un avversario, umano e non. Gli scontri in “Dagon – The Necronomicon Gamebook”, sebbene presenti (e da cui è difficile uscirne indenni), non sono così preponderanti e necessari per il prosieguo della storia, come nella maggior parte dei gamebook fantasy. Trattandosi di un’avventura di stampo lovecraftiano, sono le scelte che riguardano l’orrore e la follia che ci consegneranno le chiavi per dipanare l’intreccio degli avvenimenti che stiamo vivendo. Il punto a favore del sistema ideato per questa avventura, è che la morte fisica, o la rottura definitiva della nostra psiche, non sono una mera conseguenza di un tiro di dado sfortunato, sono la pietra angolare del gioco, cosa che ci farà apprezzare appieno la nostra prematura dipartita.
Dagon – Le Terre del Sogno
Il vero punto di forza e carattere distintivo di questa avventura è la possibilità, in alcuni paragrafi, di addormentarci finendo così per scivolare nelle Terre del Sogno. Questa è una sezione, di 10 paragrafi, che amplia le possibilità di indagine e follia per i più audaci investigatori!
“Dagon – The Necronomicon Gamebook”… conclusioni
Sebbene oggi vi sia una grande proliferazioni di giochi ruolo, da tavolo, librigame, ecc. ispirati all’opera di Grandpa Theo (uno degli innumerevoli soprannomi con cui Lovecraft si firmava), “Dagon – The Necronomicon Gamebook” che stringiamo tra le mani, come se fosse il manoscritto che ci ha fatto completamente perdere il senno, è una tappa obbligatoria per gli amanti del genere in quanto offre una sfida attraente da affrontare!