Parliamo della vittoria di un Premio Hugo del noto archivio di fanfiction Archive of Our Own (AO3). Perché è così importante?
Si sono svolte da pochi giorni le assegnazioni dei Premi Hugo, durante la WorldCon di Dublino. Tra i molti autori e autrici talentuosi premiati, spicca però una novità. Infatti, tra i vincitori figura anche un sito di fanfiction, Archive of Our Own, conosciuto anche come AO3.
Cosa ha vinto e perché? E perché questa vittoria è importante e positiva per tutti noi fan?
Archive of Our Own (AO3): una veloce panoramica
Fondato nel 2008 dalla Organization for Transformative Works, questo archivio è l’espressione della politica di questa organizzazione no-profit, che incoraggia la produzione di materiale creato dai fan. Questo materiale (i fan-works) è definito un prodotto della cultura partecipativa, in cui il pubblico è fruitore attivo delle opere che guarda/legge e interagisce con esse, trasformandole in maniera creativa.
L’Organization for Transformative Works offre supporto legale ai fan che producono materiale ispirato ad opere originali. Inoltre, collabora con lo studioso di cultura partecipativa Henry Jenkins e gestisce una rivista accademica peer-reviewed, Transformative Works and Cultures, in cui si pubblicano studi sui fan-works e sulla cultura partecipativa. A settembre uscirà il prossimo numero della rivista e a dicembre verrà pubblicato uno speciale dedicato al rapporto tra fanfiction e gli antichi testi religiosi.
Archive of Our Own è l’archivio di fanfiction più popolare degli ultimi anni, con 4.8 milioni di storie e 2 milioni di utenti registrati. Le fanfiction su Archive of Our Own coprono circa 33.000 fandom e sono classificate secondo una complessa, ma molto trasparente serie di tag. In questo modo, è possibile cercare fanfiction a partire dal fandom di riferimento, dalle coppie romantiche, dai personaggi, dalle tematiche presenti o dal rating. È possibile trovare su Archive of Our Own fanfiction con ogni genere di tematica (a patto che sia esplicitamente segnalata), poiché la direzione si oppone alla censura delle fanfiction.
Premio Hugo alla migliore opera attinente al campo del fantastico
Il Premio Hugo alla migliore opera attinente al campo del fantastico (Hugo Award for Best Related Work) è un premio che viene assegnato alla migliore opera fantasy o fantascientifica non narrativa durante gli Hugo Award.
Gli Hugo, infatti, sono generalmente considerati come i premi più prestigiosi del mondo fantasy/fantascientifico, insieme ai premi Nebula. Questo premio prende il nome dal fondatore della rivista fantascientifica Amazing Stories, Hugo Gernsback, ed è stato istituito per la prima volta nel 1953. Gli Hugo sono organizzati dalla World Science Fiction Society e sono un premio per le migliori opere fantasy/fantascientifiche. I votanti sono membri o partecipanti della World Science Fiction Convention (WorldCon).
Gli Hugo Award hanno, attualmente, 15 categorie di premi, tra cui spiccano Miglior romanzo, Miglior romanzo breve, Miglior rappresentazione drammatica, Miglior fanzine e Miglior artista. Fra di essi, il premio per la categoria Miglior opera attinente è un’evoluzione del precedente Miglior libro non di fiction, istituito nel 1980.
Tra i vincitori di questo premio spiccano molte enciclopedie del fantastico e/o della fantascienza, biografie o autobiografie di autori di fantascienza, e saggi sul tema. Dopo due anni in cui nessuna opera nominata era stata giudicata degna del premio, nel 2017 e nel 2018 ha vinto per ben due volte Ursula K. Le Guin. Ora, nel 2019, il premio è andato alla Organization for Transformative Works, premiata proprio per la costruzione di Archive of Our Own.
La vittoria di Archive of Our Own
Archive of Our Own ha vinto il premio battendo il saggio di Ursula Le Guin e David Naimon, Conversations on Writing, con 985 voti contro 811. Il premio è stato ritirato dalla co-fondatrice del sito, Naomi Novik, che è stata a sua volta nominata per ben tre volte per il Premio Hugo per il miglior romanzo.
Novik, ha incitato chiunque tra il pubblico avesse scritto e pubblicato fanfiction su AO3 a salire con lei sul palco, poiché la vittoria appartiene a tutti/e loro. Infatti, secondo Novik il lavoro della Organization for Transformative Works non sarebbe stato possibile senza i fan che hanno contribuito al loro archivio. Sono i fan creators che condividono i propri lavori gratuitamente con gli altri fan e i lettori che consumano e recensiscono queste opere a tenere viva la comunità.
All fanwork, from fanfic to vids to fanart to podfic, centers the idea that art happens not in isolation but in community. And that is true of the AO3 itself
Cosa significa la vittoria di Archive of Our Own per gli/le scrittori/trici di fanfiction?
Come ben si sa, le fanfiction come le conosciamo oggigiorno risalgono ai tempi di Star Trek. Scritte per lo più da casalinghe, le trekker sono state le prime anche a scrivere storie slash, ossia storie d’amore tra due uomini, nonostante l’omofobia dell’epoca.
La dura vita delle fanfiction
Tuttavia, la riscrittura e la reinterpretazione delle storie è tipica di molte culture umane, poiché un’opera non viene mai recepita dai lettori/ascoltatori in maniera passiva. Ogni spettatore si rapporta con le storie in maniera diversa, vedendovi morali differenti e identificandosi con personaggi particolari. Col passare del tempo e il cambiare della cultura, varia anche la ricezione dell’opera. Ma non mancano nemmeno rielaborazioni di lettori/scrittori che vogliono aggiungere qualcosa di proprio ad una storia già conosciuta. È stato questo il caso di opere storiche di enorme importanza, come l’Eneide che, nella terminologia delle fanfiction, sarebbe una Alternative Universe – Canon Divergence dell’Iliade.
Tuttavia, le fanfiction hanno sempre avuto vita difficile. Sono state spesso osteggiate dagli autori dell’opera originale, i quali (Anne Rice su tutti) temevano una violazione del copyright. Ma non solo: autori come George R. R. Martin temevano che i/le fanwriter scrivessero quello che si sarebbe poi rivelato il finale dell’opera. Ciò infatti avrebbe reso impossibile per l’autore originale il dimostrare di non aver copiato dal/la fanwriter. Anche se speriamo che nessun/a fanwriter abbia scritto un finale brutto come quello di Benioff e Weiss.
Inoltre, all’interno degli stessi fandom, molti fan giudicano negativamente le fanfiction, ritenendole un passatempo sciocco, da ragazzine. Ciò non è slegato dal fatto che gran parte degli autori di fanfiction sono, in realtà, autrici che scrivono soprattutto romance. Da qui ha origine lo stereotipo che vede le fanfiction come mera pornografia scritta da donne per donne.
La vittoria di Archive of Our Own come una convalida del valore delle fanfiction
Tuttavia, il Premio Hugo per Archive of Our Own mostra che le fanfiction e la creazione di uno spazio per ospitarle sono una componente importante per la comunità fantasy/fantascientifica. Questa vittoria va sia ai programmatori del sito, sia agli autori/alle autrici di fanfiction.
Infatti, sebbene siano lavori prodotti da non professionisti, le fanfiction sono opere frutto di lavoro e creatività, che de facto sono una critica (nel senso costruttivo del termine!) all’opera originale. Rielaborandone le tematiche, la lore e le relazioni tra i personaggi, le fan dialogano con l’opera originale, esprimendo un’opinione su di essa. Solo, questa opinione è veicolata da una riscrittura dell’opera, ossia da un lavoro di trasformazione e di reinterpretazione.
Le fanfiction come critica alle opere
Ad esempio, una fanwriter scrive una fanfiction in cui Harry Potter cambia la propria posizione nel Mondo Magico perché aiutato dai Goblin della Gringott? Con questa narrazione, la fanwriter sottolinea una mancanza nel worldbuilding della Rowling, che sfrutta poco le potenzialità della storia, della cultura e della magia delle altre razze.
Molta della critica contemporanea alle opere fantasy/fantascientifiche deve molto alla rielaborazione delle fanfiction (pensiamo solo alle critiche alla Rowling!). Infatti, le fanfiction sono un perfetto terreno per dare voce a tutte le minoranze che amano libri, film e serie TV famose, ma fanno fatica a rivedere se stesse. Dove pensate che sia comparsa per la prima volta Hermione nera? Ma nelle fanfiction e nelle fanart, ovviamente, in cui autrici di colore esploravano come questo race-bending avrebbe potuto influenzare la narrazione di Harry Potter. E, ricordiamocelo, la Rowling ha sempre supportato la creazione (non a scopo di lucro) di fanfiction e altro materiale dei fan.
Archive of Our Own come protettore delle fanfiction
Ma queste storie e queste critiche non potrebbero esistere ed essere condivise, senza una piattaforma che le ospiti e le protegga. Archive of Our Own fa esattamente questo, dando uno spazio per pubblicare le storie e offrendo supporto legale per difenderle. Infatti, finché rimangono gratuite, le fanfiction non violano nessun copyright e rientrano nel Fair Use statunitense.
Grazie a questa vittoria, Archive of Our Own mostra che il suo impegno nella conservazione, catalogazione e studio delle fanfiction è stato importante per la nostra comunità. Inoltre, difende le fanfiction e chi le scrive dagli stereotipi e dallo stigma che sono stati loro cuciti addosso.
De facto, Archive of Our Own è un porto sicuro per chi scrive fanfiction e vuole sperimentare le proprie capacità narrative e critiche. Non avendo praticamente limiti sui contenuti pubblicati (a patto che vengano correttamente e chiaramente taggati!), AO3 offre più libertà e sicurezza rispetto a moltissime altre piattaforme. In molti modi, è un safe space per gli scrittori/le scrittrici.
Su Archive of Our Own si ha la certezza di non venire censurati per ciò che si scrive, anche qualora si producesse un’opera problematica. Si può, al massimo, venir criticati o ignorati da chi non apprezza certe tematiche. Ma non avremo mai la cancellazione arbitraria di tutte le storie omoerotiche, come su Livejournal, o di tutte le storie con scene di sesso, come su Fanfiction.net, o con bondage estremo, come su Erika’s Fanfiction Page.