Chi ha scritto la prima fanfiction slash sulla coppia Kirk/Spock? La storia di alcuni degli scritti più significativi per il fandom di Star Trek
Taci… Non stiamo assolutamente creando un precedente
Di sicuro, creare un precedente non era l’intenzione di Diane Marchant quando, nel 1974, pubblicò la propria storia breve sulla fanzine Grup. Eppure, oggigiorno A Fragment Out of Time pare essere stata la prima fanfiction omoerotica esplicita ad essere distribuita in una rivista, per quanto circolante solo tra una manciata di persone.
Non c’era niente di popolare nello slash
Potrebbe sembrare cosa da poco a noialtri, ormai abituati da anni a leggere o vedere storie scritte da fan incentrate su coppie gay, che oggi circolano con grande libertà nei maggiori archivi di fanfiction. Tuttavia, per i primi Anni Settanta e sotto la politica conservatrice di Nixon, rendere pubblica una storia con protagonisti omosessuali non era stata una scelta di poco conto, soprattutto se si considera la pressione che altri autori di storie slash avrebbero poi subito nelle stesse fanzine.
Ne sono stati un esempio i racconti aventi come coppia principale Han Solo e Luke Skywalker che provavano a circolare negli Anni Ottanta: i direttori delle fanzine, infatti, tendevano a boicottare questo genere di storie, facendo circolare la voce (mai confermata, peraltro) che George Lucas stesso fosse contrario alle Han/Luke.
Ma anche all’interno dello stesso fandom di Star Trek le critiche piovvero, soprattutto da parte di fan donne, che componevano la stragrande maggioranza delle persone coinvolte nello sviluppo delle fanzine. Il dibattito sulla possibilità di scrivere delle Kirk/Spock (vuoi per omofobia, vuoi per semplice volontà di attenersi al canone) si fece particolarmente duro nel ’77, quando se ne discusse addirittura durante alcune convention e iniziarono a circolare delle spille con la sigla K/S barrata.
Poi ci stupiamo della tossicità di certi fandom odierni, come quelli di Steven Universe o di Dragon Age, stendendo un velo pietoso sul bullismo di certi fan di Star Wars.
A Fragment Out of Time: 1974
Ma torniamo a parlare di A Fragment Out of Time. Si tratta di una fanfiction di poche centinaia di parole, battuta a macchina su due facciate di Grup #3 del 1974, la prima fanzine su Star Trek dedicata agli adulti (il nome è infatti una abbreviazione di grownup, oltre che una citazione trekkiana). Infatti, la storia oggigiorno potrebbe quasi essere definita una PWP (Plot? What plot?), poiché racconta un incontro sessuale tra Spock e Kirk, sebbene i toni utilizzati rendano il tutto molto delicato e poco grafico.
In realtà, l’identità dei due protagonisti di questo breve scritto erotico è lasciata sottintesa, poiché ci si riferisce ai due amanti senza mai chiamarli per nome, sebbene la menzione della “mente logica” dell’uno e della “chioma bionda” dell’altro lascino pochi dubbi ad un lettore attento. Tuttavia, all’epoca i pochi lettori della rivista ebbero bisogno di una lettera di chiarimento da parte di Diane Marchant, l’autrice della fanfiction. Eppure, A Fragment Out of Time era accompagnata da ben due disegni, sempre fatti dalla fanwriter e che ritraevano in maniera inequivocabile i due ufficiali della Enterprise.
Su Grup #4, infatti, Marchant argomentò la propria tesi sulla possibilità e sulla coerenza di una relazione romantica fra Spock e Kirk, dando ufficialmente inizio ad un dibattito su più larga scala, coinvolgendo una fetta sempre più larga del fandom di Star Trek. Sicuramente, generando molto più eco di quanto l’autrice avesse inizialmente inteso con la sua breve storia.
Alternative: The Epilog to Orion: 1976
Prima della scoperta della brevissima A Fragment Out of Time, si riteneva che la prima fanfiction slash pubblicata su rivista su Kirk e Spock fosse Alternative: The Epilog to Orion di Gerry Downes, la quale è famosa per aver creato la prima fanzine interamente dedicata alla Kirk/Spock, Stardate: Unknown.
Alternative fu pubblicata nel 1976 ed è una vera e propria storia breve della lunghezza di 50 pagine, in cui Spock deve intraprendere un viaggio metafisico nella mente del Capitano Kirk, così da liberarlo dall’influenza mentale di una creatura aliena. Ma questo contatto prolungato farà scoprire molte cose ad entrambi i protagonisti.
Shelter: 1976
Nonostante A Fragment Out of Time sia stato il catalizzatore del dibattito sullo slash e Alternative avesse inaugurato una rivista completamente dedicata alla Kirk/Spock, un ruolo fondamentale negli anni successivi fu giocato da un’altra fanfiction omoerotica, la terza pubblicata su fanzine. Stiamo parlando di Shelter, di Leslie Fish e Joanne Agostino, uscita su Warped Space #20 nel 1976, alla quale ci fu anche un seguito, chiamato Poses.
In questo caso, siamo di fronte ad una fanfiction non esplicita, che si concentra molto di più sull’analisi psicologica e sull’emotività dei protagonisti. Nonostante ciò (o forse anche per questo motivo), Shelter ebbe un grande successo tra le fan e Leslie Fish fu una delle paladine più attive nella difesa della libertà di espressione all’interno del fandom di Star Trek.
Infatti, durante un dibattito sulla relazione sessuale tra Kirk e Spock all’August Party del 1978, Fish non ebbe peli sulla lingua: “È naturale: gli animali lo fanno, quindi anche Kirk e Spock possono farlo.” E, a dirla tutta, anche un’affermazione banale come questa fece discutere a lungo.
The Ring of Soshern: 1968. La prima fanfiction Kirk/Spock di sempre (o forse no?)
La storia delle fanfiction slash su Star Trek sembra andare sempre più indietro nel tempo, fino ad approdare fuori dalla fanzine, nei manoscritti passati segretamente di mano in mano dalle amanti della serie. Quindi, sebbene probabilmente ce ne siano di più vecchie, l’onore di prima Kirk/Spock conosciuta (ma mai distribuita su fanzine) va in realtà a The Ring of Soshern di Jennifer Guttridge, probabilmente scritta nel 1968.
Si tratta di una storia basata su alcuni dei più tipici espedienti narrativi usati dai fan per motivare una scena di sesso con Spock: lo schianto di una navetta, la scoperta di un rifugio di fortuna e il sopraggiungere improvviso del pon farr, lo squilibrio neurochimico che produce nei Vulcaniani un’irresistibile spinta all’accoppiamento. Tuttavia, da quello che si può recuperare in rete, The Ring of Soshern è una storia ben scritta, che riesce ad evocare molto bene la personalità dei personaggi.
Nonostante ciò, questa fanfiction non fu mai pubblicata da Jennifer Guttridge, poiché quest’ultima temeva che gli attori di Star Trek le potessero fare causa: voleva incontrare Nimoy, ma non in tribunale. Questo poi non ha impedito alla fanzine Alien Brothers di pubblicare The Ring of Soshern senza il completo permesso dell’autrice.
Kirk e Spock hanno sdoganato le fanfiction slash?
Come diceva anche lo studioso di cultura dei fan Henry Jenkins in Fan, blogger e videogamers. L’emergere delle culture partecipative nell’era digitale (2008):
I fan scrittori hanno una grande libertà creativa e possono dunque non solo promuovere un’ampia gamma di interpretazioni dell’opera originale, ma anche manipolarne trama, ambientazioni e personaggi affinché rispecchino maggiormente i valori, i significati e gli interessi personali degli utenti. Non è infatti un caso che nei fandom abbiano una grande risonanza i “gruppi subculturali marginalizzati” (donne, giovani, gay e così via).
È quindi significativo che lo slash fosse scritto e letto in un’epoca in cui l’omosessualità era un tabù, e che le prime fanfiction omoerotiche non solo fossero più o meno contemporanee ai moti di Stonewall, ma anche basate su uno dei generi letterari che più parlavano di inclusione e di nuovi orizzonti per l’umanità. In tal senso, Star Trek si qualifica proprio come l’opera centrale di questo pensiero.
Che poi la Kirk/Spock abbia spianato la strada per le moderne coppie omoerotiche è difficile da dimostrare. Più probabilmente, le prime storie slash, che timidamente si affacciavano nelle fanzine, erano il risultato di una più generale presa di coscienza: che le storie d’amore tra personaggi sono più basati sull’alchimia narrativa che sul genere, e che i fan (e le fan) erano autorizzati ad esprimere la propria visione del mondo.
Una serie di affermazioni che ancora oggi andrebbero rimarcate, di tanto in tanto.
Immagine di copertina ad opera di Gayle F