In prossimità della conclusione del primo kuru della serie veniamo introdotti all’apparente antagonista principale della storia, oltre a testimoniare quanto duri potranno essere gli ostacoli che si pareranno dinnanzi ai protagonisti.
Se ve la foste persa, qui trovate la recensione della puntata 11, mentre qui e qui ci sono le recensioni delle puntate 13 e 14.
SinossiAlicization Ep 12
Torniamo immediatamente al confronto tra Kirito ed Eugeo con il Cavaliere Integratore Eldrie Synthesis Thirty-One, che immediatamente fa comprendere ai due ragazzi che non sarà possibile per loro, senza il possesso delle proprie spade, pensare di poterlo affrontare singolarmente: a tal proposito Kirito escogita una strategia, permettendoci di assistere per la prima volta alle dinamiche di una battaglia tra Arti Sacre.
Kirito passa all’offensiva con ben poco successo, schiacciato dalle proprietà magiche della frusta di Eldrie ma, come previsto, l’assistenza di Eugeo si rivela fondamentale per poter immobilizzare e ferire il cavaliere.
Durante un breve scambio tra Eldrie e Kirito, il primo si rivela essere familiare con il tipo di attacco utilizzato dal suo avversario, familiarità probabilmente derivata da quello che Kirito suggerisce essere un precedente incontro con lo stile Serlut.
La risposta di Eldrie, tuttavia, lascia pensare che la sua convocazione possa averne rimosso il ricordo, riflessione interrotta repentinamente da Eugeo che, alle spalle del cavaliere, si accinge a colpire, benché il suo tentativo sia prontamente fermato dalla frusta di Eldrie, ora mutata in serpente.
La rivelazione di Edrie Woolsburg
Sconfitto e con le spalle al muro, Eugeo ricorda il motivo per cui Eldrie gli suonava tanto familiare: egli è infatti Eldrie Woolsburg, vincitore dell’ultimo torneo di scherma.
Questa rivelazione sconvolge profondamente Eldrie, che inizia ad avere un crollo mentale che culmina con la sua perdita di conoscenza ed un peculiare prisma al di fuori della sua fronte.
Tale prisma, ipotizza Kirito, è la causa della manipolazione delle memorie dei Cavalieri Integratori: per questa ragione incita Eugeo a fornire ulteriori ricordi del passato del nobile al fine di espellere completamente il prisma e far tornare in sé Eldrie.
I due, sfortunatamente, vengono fermati da un arciere in sella al proprio drago, costringendoli alla fuga, assistita da una misteriosa voce che li direziona nel labirinto intricato in cui si trovano fino a quando non incontrano quella che sembra essere la loro invisibile guida, che li conduce in un portale.

Una misteriosa alleata?
Kirito ed Eugeo si ritrovano all’interno di un edificio, accolti da una figura femminile piuttosto peculiare e misteriosa che, senza perdersi in chiacchiere, spiega cripticamente come quel luogo si trovi all’interno della cattedrale ma, al tempo stesso, sia inaccessibile dall’esterno senza il suo consenso.
La ragazza porta dunque i due all’interno di un’immensa biblioteca che, a sua detta, contiene tutti i registri dell’intera storia di Underworld dalla sua creazione sino al presente, oltre a tutte le arti sacre, da lei esplicitamente chiamate comandi di sistema.
Immediatamente Kirito interroga la sua nuova conoscenza riguardo alla sua identità, portando la ragazza a presentarsi come Cardinal, passato regolatore del mondo, ora bibliotecaria.
Dopo aver liberato i due ragazzi dalle loro catene, Cardinal invita Eugeo ad un bagno caldo per riprendersi dalla precedente battaglia e lo invita a leggere liberamente tutti i registri della biblioteca.
Nuove rivelazioni
Non appena il ragazzo si allontana a sufficienza, però, il tono cordiale di Cardinal si fa più serio, menzionando a Kirito come tutti i registri siano fabbricazioni del pontefice della Chiesa di Axiom, confermando l’inesistenza di qualsiasi divinità in Underworld, spiegando come siano semplicemente due account dotati di poteri di amministrazione assoluti mai utilizzati da un essere umano.
La chiara conoscenza della vera natura virtuale di Underworld porta Kirito ad intuire immediatamente come Cardinal non sia un semplice abitante di quel mondo ma un’entità più vicina al mondo reale, ipotesi che Cardinal non esita a confermare: ella è infatti l’interfaccia personificata del Sistema Cardinal, il programma che si occupa della gestione e del monitoraggio di tutti gli aspetti dei mondi virtuali creati con il Seed.
Cardinal, tuttavia, non possiede l’autorità che dovrebbe effettivamente possedere, limitando il suo controllo a ciò che si trova all’interno della biblioteca, incapace di contattare il mondo esterno.

Le vere divinità dell’Underworld
Ella spiega che un tempo, 450 anni prima, qualcosa di simile a delle vere divinità era effettivamente presente: i quattro membri dello staff Rath che hanno gettato le fondamenta di tutto Underworld, generando famiglie, educando gli abitanti all’autonomia e gettando le basi etiche e morali che avrebbero fatto da scheletro per l’Indice dei Tabù.
Per quanto intelligenti ed eccellenti nei loro compiti, però, uno dei quattro amministratori era particolarmente egoista, ambizioso e malintenzionato, tratti che la sua discendenza virtuale ha ereditato andando a formare i nobili e i ministri della Chiesa di Axiom, compreso il pontefice, attuale amministratore di Underworld.
Cardinal procede dunque nel raccontare l’origine di “Administrator”: decenni dopo il logout dei quattro membri di Rath un matrimonio politico generò Quinella, una ragazza a cui venne assegnato il compito di ricercare conoscenza sulle Arti Sacre.
Le origini di Quinella
La giovane Quinella, attraverso i suoi studi, riuscì a comprendere il funzionamento base delle chiamate di sistema, il loro significato in lingua inglese, così da utilizzarle per evocare Arti Sacre complesse ed avanzate.
Sperimentando le proprie capacità sulla fauna locale, Quinella comprese che eliminando altre forme di vita avrebbe potuto incrementare la propria Autorità di Controllo del Sistema, diventando gradualmente sempre più potente e, al contempo, più ambiziosa.
Fece costruire la cattedrale con l’intento di governare i popoli ed iniziò a creare un sistema di leggi che prevenisse la possibilità che qualcuno potesse ottenere un livello di Autorità più alto del suo, creando l’Indice dei Tabù così come è conosciuto ora.
Dopo tante fatiche, tuttavia, Quinella si rese conto di essere invecchiata al punto da aver raggiunto la fine della propria vita. Vecchia e malata, nel proprio letto, nella disperazione Quinella decise di tentare diverse chiamate di sistema fino a riuscire, con successo, ad aprire la lista completa di tutti i comandi di sistema possibili in Underworld.
Con questo enorme potere, Quinella restaurò la propria giovinezza e, nel tentativo di sottrarre l’autorità del Sistema Cardinal attraverso una complessa Arte Sacra, impresse la sua direttiva primaria nel suo stesso Fluctlight.
Tale direttiva, comando basilare del Sistema Cardinal e la sua sola ragione per esistere, è la conservazione dell’ordine.
Quest’azione trasformò irrimediabilmente Quinella, rendendola un’entità il cui unico scopo è mantenere lo stato di Underworld eternamente nella situazione da lei architettata.
Così, con la sua autoproclamazione di pontefice della Chiesa di Axiom “Administrator”, si conclude Alicization Ep 12, lasciandoci in sospeso fino ai prossimi eventi.

Considerazioni su Alicization Ep 12
Se da una parte veniamo introdotti all’origine del problema di Alice e, di conseguenza, all’ostacolo definitivo che Kirito ed Eugeo dovranno superare in questa serie, dall’altra in Alicization Ep 12 veniamo sottoposti ad un enorme carico di informazioni che espande ulteriormente il mondo virtuale di questa serie, spiegandoci perché l’Indice dei Tabù esista e come abbia avuto origine.
La rivelazione che la sua esistenza è puramente atta a scoraggiare chiunque dall’aumentare di livello sufficientemente da competere con l’amministratore è, senza dubbio, un colpo di scena piuttosto inaspettato, che spiega anche perché l’Indice abbia delle lacune sufficientemente ampie da permettere a persone come Raios e Humbert di comportarsi in modo tanto perverso: poiché i loro crimini non causano la morte di altre entità, i nobili non aumentano di livello attraverso i loro atti immorali e, per questa ragione, non sono un problema.
Grazie alla sua chiamata, Quinella è stata l’unica abitante di Underworld ad avere avuto l’opportunità di interfacciarsi alla lingua inglese in modo vero e proprio, portandola ad essere la prima a realizzare a pieno che il suo mondo è, sostanzialmente, un enorme RPG in cui attraverso le giuste azioni poteva aumentare il proprio potere.
Quinella miglior villain in Alicization Ep 12
Il fatto che abbia proibito a chiunque altro di fare lo stesso e, allo stesso tempo, di accedere ai comandi fondamentali del programma, rendersi immortale e fondersi con il Sistema Cardinal per rendersi amministratore rende Quinella probabilmente il villain più articolato del franchise, oltre che suggerire l’inquietante idea che un programma virtuale di quel tipo possa raggiungere autonomamente un tale livello di consapevolezza.
Non è inoltre trascurabile il fatto che il suo comportamento e la sua indole siano frutto ereditario dei tratti di un impiegato della Rath, dandoci un potenziale (benché ignoto) possibile antagonista nel mondo reale.
Gli sviluppi dopo Alicization Ep 12
Considerato che la serie ha raggiunto la fine del primo blocco, che avrà termine effettivo con il tredicesimo episodio sull’interruzione in sospeso del racconto di Cardinal è probabile che il prossimo episodio proseguirà illustrandoci le origini di Cardinal come entità antropomorfa dopo che i suoi poteri le sono stati sottratti da Quinella, lasciando così la strada spianata per una parte più orientata all’azione nel secondo blocco.
Nel complesso Alicization Ep 12 avanza la storia e stabilisce nuovi nemici, andando a compensare la mancanza di eventi eccitanti e coinvolgenti con il completamento della cornice degli eventi chiave di Alicization, strutturando l’ambientazione con dettagli importanti e necessari.
“Il saggio della biblioteca” è stato l’ultimo episodio del 2018 per Sword Art Online Alicization, dando appuntamento al 6 gennaio per l’episodio 13, intitolato “L’Amministratrice e il mediatore”.