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Watchmen The Series 1×03 [Spoiler]

Continua la nostra serie di recensioni/raccolte di Easter Eggs per la serie Watchmen; la terza puntata ha alcuni ottimi riferimenti ai fumetti e,mentre la trama comincia a prendere forma, si comprende sempre di più come Lindelof abbia fatto ottimi compiti a casa. Nella terza puntata vediamo un vecchio eroe tornare alla ribalta mentre un’altro sembra riprendere i vecchi fasti.

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She Was Killed By Space Junk

La puntata si apre con una cabina telefonica particolare, sopra la quale orbita un atomo di idrogeno blu. Una voce femminile ci narra una barzelletta, mentre sullo sfondo notiamo una rapina in banca interrotta dall’arrivo di un vigilante. Colpo di scena: tutto sembra essere organizzato, la rapina non è altro che una trappola per il vigilante che viene catturato. A catturare il wanna-be Batman altri non è che Laurie Blake (Jean Smart), ovvero Silk Spectre 2!

Laurie Blake in Watchmen, interpretata da Jean Smart
Laurie Blake in Watchmen, interpretata da Jean Smart

Appena tornata a casa, Laurie viene però interrotta dal senatore Joe Keene, che abbiamo già visto alla fine della scorsa puntata. La Blake viene avvertita del fatto che dovrà recarsi a Tulsa per seguire gli eventi collegati a Judd Crowford.

Piccolo particolare musicale, forse sfuggito a molti; nel tornare a casa Laurie Blake ascolta i DEVO (mio fratello esplose, essendone fan, al sentirli) che, appunto, produssero al canzone Space Junk (da cui è tratto il titolo dell’episodio). I riferimenti a Nite Owl, (la gabbietta, gli occhiali che vediamo poi, i riferimenti durante i discorsi) si sprecano, ovviamente.

Lady Blake and Lady Trieu

Il briefing ci porta a notare alcuni interessanti particolari: dal Diario di Rorschach fino a varie immagini della cavalleria, per poi terminare con il riassunto più o meno specifico della messa in atto del DOPA a Tulsa. Infine, il volo ci mostra il Millenium Clock di Lady Trieu, magnate e intellettuale al pari di Veidt.

Sono bastati pochissimi minuti per mostrarti una Blake badass come pochi!
Sono bastati pochissimi minuti per mostrarti una Blake badass come pochi!

Interessante notare come Laurie Blake sia fondamentalmente cambiata, evoluta, rispetto a ciò che ci presentavano i fumetti. Intanto, il cognome Blake ci fa comprendere che ha smesso di odiare suo padre, probabilmente, e ne ha abbracciato l’eredità. In secondo luogo il sagace senso dell’umorismo, tipicamente associato al padre, ora la contraddistingue. Infine l’incapacità di simpatizzare con coloro che portano una maschera, esattamente come faceva lei per accontentare la madre.

Alcuni indizi ci vengono poi dati da Petey, il suo aiutante, in aereo: la frase che utilizza Lady Trieu è presa, appunto, da Ozymandias, mentre alcune delle sue nozioni provengono proprio dal Diario di Rorschach. Segno probabile del fatto che Ozymandias non sia riuscito interamente nel suo piano e che la verità sia venuta fuori. Il secondo episodio ci da difatti un assaggio di questo complottismo di massa, con parte della popolazione che crede si tratti di una semplice fiaba.

Looking Glass

Le ricerche di Blake, una volta giunta a Tulsa, la portano a ripercorrere in ordine cronologico i vari eventi. Visita casa di Judd, il luogo dove è stato trovato impiccato e, infine, il capannone nel quale si svolgono gli interrogatori. Ed è qui che incontra Looking Glass, a.k.a Wade Tillman.

"Si, diciamo che voglio credere alla tua storia"
“Si, diciamo che voglio credere alla tua storia”

La raccolta di informazioni da parte di Specchio va come aspettato e Laurie Blake riesce a partecipare ai funerali di Judd, dove incontra Angela Abarr, aka Sister Night. Il funerale del capo della polizia non è, però, un evento da poco. I recenti eventi portano a controlli piuttosto rigidi su tutti i partecipanti. Nonostante tutti questi controlli un membro della cavalleria riesce comunque a passare ed è solo grazie alla Blake se la situazione non diventa un massacro.

Interessante notare come il nome del cimitero, Tartarus Acres, derivi dalla mitologia greca: il Tartaro era il luogo dove Zeus imprigionava i Titani. Facendo due ricerche online ho anche scoperto che la canzone cantata da Angela Abar prima del funerale sembra estratta da una poesia riguardante un Cowboy che si prepara ad andare in Paradiso.

Ozimandias Estates

La situazione si sposta quindi su Adrian Veidt, intento nel suo maniero a progettare una “tuta spaziale”, tra progetti di catapulte e tanto altro. Ancora non sappiamo per cosa si sta preparando: comprendiamo solo che un Sig. Philips muore, nonostante gli sforzi, assiderato. Nel tentativo di cercare pelle più spessa, Adrian va ad abbattere un bufalo; viene però interrotto dal Guardiacaccia, un Philips mascherato che, a quanto pare, rende il suo terzo compleanno assai spiacevole.

Interessante vedere come anche Adrian Veidt abbia problemi coi vigilanti
Interessante vedere come anche Adrian Veidt abbia problemi coi vigilanti

Alcuni piccoli particolari riguardano il discorso che Jeremy Irons detta alla segretaria/cameriera tuttofare: molte frasi sono prese dal suo discorso a Nite Owl in Siberia; si presenta a noi in meditazione, quasi in levitazione e, infine, indossa gli abiti di Ozymandias. Come a voler dimostrare che sta tornando (o sta progettando qualcosa di terribile e allo stesso tempo grandioso) Ozymandias scende in campo. Oltretutto: sappiamo che Veidt è scomparso dalla Terra nel 2007; comprendiamo quindi che il terzo episodio riguarda Veidt nel 2010 e non nel 2019.

Space Junk

Torniamo quindi a Tulsa, presente. La sera del funerale Blake incontra la Abar: è abbastanza chiaro che Laurie abbia ben chiara la situazione. Nonostante metta alle strette la nostra Sister Night, non riesce a smuoverla e tutto si risolve con un nulla di fatto. Dopo una serata non troppo soddisfacente con Petey si dirige, appunto, a parlare con l’ex amante attraverso la cabina che abbiamo visto all’inizio dell’episodio.

La faccia di Jeremy Irons fiero di sé è uguale alla mia al termine dell'episodio
La faccia di Jeremy Irons fiero di sé è uguale alla mia al termine dell’episodio

Alcuni particolari ci fanno intendere, ancora una volta, come la tecnologia in questo mondo parallelo sia differente rispetto alla nostra. Le cabine telefoniche riescono a portare un messaggio su Marte in 40 secondi mentre la Russia sta tentando di progettare lo stesso campo capace di creare il Dottor Manhattan anni e anni fa. Il 2019 di Watchmen è molto diverso dal nostro 2019 (molto più 2020).

Terminata la chiamata, Laurie si dirige all’esterno. Come a coronare la concretizzazione della barzelletta che abbiamo seguito per tutta la puntata, viene quasi colpita dalla macchina della Abar. Un segno, inviatole dal cielo, probabilmente, o forse da qualcuno di decisamente più vicino.

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