Come si risolverà l’imboscata gallese contro i vichinghi? In Vinland Saga Episodio 13 esploriamo il passato di Askeladd e il futuro di Canuto.
Torniamo a recensire Vinland Saga! Abbiamo parlato del manga qui, e abbiamo recensito gli episodi 01, 02, 03, 04, 05, 06, 07, 08, 09, 10, 11 e 12.
Oggi parliamo dell’ultimo episodio uscito in italiano, Figlio di un eroe.
Vinland Saga Episodio 13: la trama
Vinland Saga Episodio 13 si apre con un flashback. Un giovane uomo sbarca sulle coste del Galles, portandosi sulle spalle una donna incosciente e, sulla riva, incontra un Gratianus con molti anni in meno.
“Mia madre morirà presto” dice, “Voleva tornare nel proprio villaggio”
Tornando al presente, ci spostiamo alla corte di re Sweyn, che ordina a Floki infame di cercare suo figlio Canuto, da cui non ha più notizie da settimane. Dopo tutto, è il suo amato figlio.
Il fallimento di Canuto
Nel frattempo, i danesi sono sotto il tiro delle frecce dei gallesi del Brycheiniog, che si rifiutano di lasciar passare Askeladd, Gratianus e Canuto. Infatti, questi gallesi non si fidano dei vichinghi e vogliono sapere che promessa questi abbiano fatto a Gratianus.
Ma Askeladd è tranquillo: è piuttosto evidente che questi nemici stiano bluffando. Probabilmente, non vogliono combattere, ma solo assicurarsi che non paia che abbiano fatto passare i danesi senza porre resistenza. Questo, e scoprire il piano di Gratianus. Askeladd decide quindi di stare al gioco e chiede a Canuto di proclamare a gran voce qualcosa che spaventi i gallesi. Ma non importano gli incoraggiamenti e i suggerimenti di Askeladd: Canuno non riesce a spiccicare parola e si nasconde dietro Ragnar.
A questo punto, Askeladd è molto frustrato e chiede come il principe pensi di succedere al trono del padre con la bocca cucita. Ragnar difende ferocemente il ragazzino, affermando che il predone non abbia idea di quali violenze Canuto abbia visto alla corte reale. Il principe è riuscito a sopravvivere a quel nido di serpi solo nascondendosi. Eppure, nonostante tutto questo, Canuto è ancora avvicinato da bastardi come Askeladd, che lo vogliono usare: non è proprio il caso che il predone dica a Canuto cosa fare.
Una strategia alternativa: parlamentare
Così, ad Askeladd non resta che rivelare ai gallesi il loro piano. Dopo essersi scusato con Ragnar e Canuto, va con Gratianus ad incontrare i nemici. Ma Thorfinn non perde l’occasione per dare a Canuto del perdente, senza che Ragnar lo senta. Mentre si dirigono verso gli assalitori, Gratianus commenta con Askeladd che Ragnar non sta facendo il bene del principe: tutti i pulcini devono lasciare il nido, prima o poi, e Askeladd farà bene a farglielo lasciare, se vuole portare a termine il loro piano.
L’inviato del regno di Brycheiniog, Asser, incontra Askeladd e Gratianus in privato, scusandosi per l’inconveniente. Tuttavia, afferma, il regno del suo sire non può concedere il passaggio e le provviste a cento danesi così, senza pretendere qualcosa in cambio. Askeladd e Gratianus comprendono e sono pronti a svelargli il loro piano.
Le vere origini di Askeladd
Nel frattempo, Bjorn non è contento: non sapeva che Askeladd avesse dei contatti con il Galles e sente di non conoscere affatto l’uomo con cui ha combattuto per anni. Gli altri membri della compagnia però lo rassicurano, dicendogli che comunque Askeladd è un buon capo o che lo seguirebbero per questo, a prescindere da quali siano le sue origini.
Intanto, sulla collina Asser è sbalordito: Askeladd è figlio di un danese, Olaf, e di una gallese, Lydia, catturata dal vichingo e resa sua concubina. Per questo motivo, Askeladd è l’erede di una grande famiglia di guerrieri celti. Più precisamente, è l’ultimo discendente di Artorius, il leggendario condottiero britannico che ha dato origine al mito di Artù. Gratianus rivela che Askeladd è tornato in Galles a 14 anni insieme a Lydia, e che è stato allora che si sono conosciuti.
Essendo di sangue misto, Askeladd può confondersi tra i danesi, entrando nei loro ranghi più alti grazie all’aver salvato Canuto. In questo modo, potrà spingere il futuro re a stringere un trattato di non aggressione con il Galles, salvando la loro terra dai vichinghi. Asser però si chiede se, essendo stato cresciuto dai danesi, la lealtà di Askeladd non sia compromessa. Per tutta risposta, Askeladd gli dice che dovranno fidarsi di lui, e che il suo sangue non ha importanza in questo, perché lui odia i danesi comunque.
La traversata del Brycheiniog e il bisticcio tra Canuto e Thorfinn
A questo punto, i suoi uomini possono attraversare il Brycheiniog, a patto di consegnare le loro armi ad Asser e ai suoi uomini. Ma i danesi si fidano di Askeladd e fanno come ordinato, con l’eccezione di Ragnar e Thorfinn, che possono tenere le armi in quanto protettori di Canuto. Le genti della regione sono spaventate dai danesi e li guardano sfilare, pensando siano prigionieri di guerra catturati dal loro prode sire.
Durante la traversata del Brycheiniog, vediamo Canuto agitarsi e, alla fine, parlare a Thorfinn. Canuto, inizialmente balbettando, spiega che non parla non per codardia, ma perché sa che ciò che dice ha grande peso. Sempre più infervorato, afferma di non poter parlare con leggerezza, o firmare trattati senza prima essersi consultato col re. Sono tutti shockati dal sentire Canuto parlare, con l’eccezione di Thorfinn, che ribatte “Non male come scusa. Non sei stupido, principessa!”
A queste parole, Canuto si inalbera, urlando che nessuno lo ha mai trattato così, che Thorfinn si deve scusare perché non sa niente di come sia la vita di un principe. Thorfinn, per tutta risposta, minimizza le accuse, non impressionato.
Il ritorno in Inghilterra
La traversata del Galles continua, con Canuto che, alla fine, firma il trattato di non aggressione per Gratianus. Ormai in Inghilterra, inizia a nevicare proprio mentre i danesi si stanno per inoltrare nella Mercia. Ragnar è preoccupato per i rifornimenti in un paese nemico, ma Askeladd lo rassicura che troveranno certamente nuove vettovaglie.
Così, incoraggiati da Bjorn (“Non vi preoccupate! Askeladd non sbaglia!”) i danesi lasciano il Galles, inoltrandosi in territorio nemico.
Il passato di Askeladd in Vinland Saga Episodio 13
Finalmente, dopo 13 episodi, conosciamo qualcosa del passato di Askeladd. Tuttavia, è difficile capire cosa sia vero, cosa sia una menzogna del predone e cosa sia un’illusione di Gratianus.
Quasi tutto, tranne lo sbarco in Galles nel flashback, è raccontato da Askeladd, che sappiamo non essere proprio la persona più onesta del mondo. Tuttavia, la garanzia di Gratianus dà almeno una certa sicurezza: Askeladd probabilmente è davvero figlio di Lydia ed è davvero metà gallese e metà danese. Che poi sia davvero l’erede del leggendario Artù, è probabilmente o un’illusione di Gratianus
Non è nemmeno troppo in discussione il fatto che Askeladd odi i danesi. Se la notizia ci può giungere come un fulmine a ciel sereno, infatti, ripensando al comportamento di Askeladd non è difficile trovare dei riscontri alle sue parole. Un esempio fondamentale è stato l’incontro con Thors nell’episodio 04. In quell’occasione, Askeladd sarebbe stato genuinamente disposto a seguire Thors, con il suo idealismo e i suoi modi così diversi da quelli danesi. Una persona innamorata del continuo saccheggiare e guerreggiare danesi non lo avrebbe fatto.
È invece meno chiaro se Askeladd sia davvero intenzionato ad essere una spia del Galles in terreno danese, o se questo sia solo l’ennesimo voltafaccia per fare i suoi interessi. Non sarebbe nuovo vederlo sfruttare le aspettative degli altri a proprio vantaggio. Eppure, c’è un eppure. Eppure, abbiamo visto in un paio di occasioni come Askeladd sia alla ricerca di un ideale più grande a cui aspirare. Lo abbiamo visto, di nuovo, con Thors, il cui idealismo piaceva ad Askeladd: una persona dedita solo ai propri interessi non avrebbe chiesto a Thors di guidarlo.
Lo abbiamo visto di nuovo in episodio 10, quando Askeladd incita i propri uomini ad andare a salvare Canuto portando come argomentazione il fatto che ormai la fine del mondo sia vicina e devono distinguersi in fretta. Non è ben chiaro se Askeladd sia davvero convinto di un Ragnarok imminente, o se invece senta semplicemente di stare invecchiando e si rifiuti di morire come un predone dimenticabile. Forse Askeladd non vuole pensare di aver vissuto solo come un danese.
L’amicizia tra Askeladd e Bjorn: solo finzione?
Riguardo poi all’odio nei confronti dei danesi, forse è questa la maggiore rivelazione di Vinland Saga Episodio 13. Fino ad ora, infatti, abbiamo visto Askeladd andare d’accordo con i propri uomini e trattarli equamente. Certo, continua a mantenere certo distacco, ma almeno con Bjorn ha un rapporto paritario, trattando il berserker come un amico e un confidente. Bjorn stesso ha estrema fiducia in Askeladd, supportando le sue tattiche non convenzionali e spronando i loro uomini a fidarsi.
Per questo Bjorn si sente così tradito e messo da parte quando Askeladd rivela di avergli tenuto segreto il proprio passato e le proprie origini. Eppure, nonostante tutto, Bjorn continua a fidarsi del proprio amico, trascinando con sé tutto l’esercito.
La fedeltà di Bjorn è forse ciò che contrasta di più col rivelato odio per i danesi di Askeladd. Perché laddove Askeladd non ha tutti i torni nell’odiare i predoni che hanno rapito e stuprato sua madre, comunque tra i danesi ci sono persone che gli vogliono bene. Che forse Bjorn sia l’eccezione e Askeladd lo rispetti comunque? Solo il tempo ce lo dirà.
Canuto e Thorfinn in Vinland Saga Episodio 13
È stato poi interessante vedere Thorfinn parlare con qualcuno. Da quando Thors è morto, infatti, abbiamo visto il Thorfinn adolescente parlare pochissimo, quasi solo per minacciare la gente e sfidare Askeladd a duello. Ma del resto, cosa ci potevamo aspettare? Thorfinn è cresciuto tra predoni che odia (RIVELAZIONE: più o meno come Askeladd, quindi!) e con i quali non vuole dialogare. Quindi è da almeno otto anni che Thorfinn non ha un dialogo normale con la gente, o con dei suoi coetanei.
Canuto, quindi, è un elemento nuovo nella vita d Thorfinn. È straniante come il bambino puccioso che conoscevamo sia cresciuto in un adolescente problematico (e moooooolto edgy!) che bullizza il principe. Ma del resto, se Thorfinn è cresciuto tra gente che valorizza la forza ed è potuto sopravvivere solo perché si è indurito ed è diventato un assassino, cosa mai avrebbe potuto pensare di Canuto? Canuto è vissuto in un ambiente terribile, certo, ma almeno aveva Ragnar, che lo proteggeva e gli voleva bene.
Dopo la morte di Thors, Thorfinn non ha avuto più nessuno, e Askeladd non si è impegnato molto per tenere il ragazzino in vita. Anzi, Askeladd, come figura paterna, è agghiacciante, poiché è l’esatto opposto di Ragnar: sfrutta Thorfinn come un’arma, incurante del suo benessere e della sua felicità. Poi certo, a volte Askeladd parla col ragazzo e gli fa dei discorsi che con gli altri predoni non farebbe mai. Si vede che ha fiducia nelle capacità di Thorfinn e quasi spera che, un giorno, il ragazzo diventi abbastanza bravo e maturo da ucciderlo.
Ma per il resto, Ragnar si qualifica decisamente come un tutore migliore, sebbene, forse, Askeladd prepari Thorfinn meglio ad affrontare il mondo violento dei danesi. Tuttavia, è evidente che Thorfinn non è per niente pronto ad una vita senza la guerra. Ragiona ancora in maniera molto infantile, dando priorità alla vendetta del padre (che Thors non ha mai voluto!). Come sopravviverà dopo la conquista dell’Inghilterra?
Canuto, al contrario, nella sua timidezza ed eterna paura, pensa alle conseguenze che le sue azioni possono avere. Sebbene sembri un inetto in quel mondo violento, Canuto è molto più maturo rispetto a Thorfinn. Thorfinn può funzionare e avere successo solo finché si trova nell’ambiente specifico della guerra. Canuto, se sopravvivrà, potrà fare molto di più.
Conclusioni su Vinland Saga Episodio 13
Vinland Saga Episodio 13 non ci ha dato un grande sviluppo nella trama o molta azione, ma ci ha rivelato molti retroscena nascosti e ci ha permesso di comprendere meglio molti personaggi.
Innanzitutto, abbiamo conosciuto meglio Canuto, che da ragazzino così timido da essere ridicolo, si rivela una persona che ha fatto del non essere notato una tattica di sopravvivenza. Tuttavia, ciò che funzionava bene in Danimarca ora è diventato un impiccio, e Canuto dovrà crescere, per sopravvivere.
Pertanto, sarà interessante vedere la fine che farà Ragnar, un tutore umano e amorevole che, in una società violenta, è visto come una zavorra. Askeladd progetterà il suo omicidio? Ragnar riuscirà a sopravvivere?
Ma soprattutto, quanto dobbiamo aspettare prima che Askeladd mandi a morire i propri uomini, tradendo la loro fiducia? Perché ormai la cosa è troppo telefonata. Quanto dobbiamo aspettare prima che Bjorn chieda il divorzio da Askeladd? Qualcuno può scrivere una fanfiction coffee-shop-AU su AO3 in cui Askeladd e Bjorn possono vivere felici, sposatissimi e con molti cagnolini? Ho controllato: non ci sono. In compenso, ci sono molte storie tristi.
Quindi, allacciamo le cinture e prepariamoci a un bel casino, nel prossimo episodio! Siamo stati troppo tempo senza violenza a pacchi e bisognerà rimediare.