Oggi parliamo di The Royal Cartographer un progetto, da qualche giorno su Kickstarter, che ci porterà a creare una o più storie attorno alle mappe. Questo gioco di ruolo, creato da Alberto Furlan, ha trovato la sua dimensione nello Zine Month che si tiene, annualmente, nel mese di febbraio sulla ben nota piattaforma di finanziamento.
Un tempo conosciuto come Zine Quest, da quest’anno, i creatori, hanno deciso, nonostante le resistenze della piattaforma che cercava di spostare l’evento ad agosto, di mantenere la solita data del secondo mese dell’anno. Quindi anche nel 2022 lo Zine Month si festeggerà a febbraio e non mi stupirei che ne possa venir fatto un secondo anche nel mese prefissato dalla piattaforma.
Tornando al progetto in questione, e alla mente dietro a questo, vorrei anticipare che l’autore, che già aveva partecipato nel 2021 all’evento, quest’anno ha puntato in alto e noi ci siamo subito interessati al progetto!
Andiamo a vedere di cosa parla The Royal Cartographer.
Le mappe mentono.
The Royal Cartographer
Ci sono popoli nascosti tra le loro pieghe, leggende perse nei margini e storie coperte dall’inchiostro.
Il Cartografo Reale cosa rappresenterà sulla mappa del regno?
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Qualche informazione sul progetto The Royal Cartographer
The Royal Cartographer è un gioco di ruolo da 1 a 4 giocatori che tratta temi di cartografia e comunità.
Nella versione per 2-4 giocatori, ogni personaggio crea una comunità di fantasia e una mappa personale che raffigura i luoghi importanti per essa. I luoghi e la loro “storia” vengono generati con tiri di dadi e un normale mazzo di carte, mentre nella seconda fase del gioco le persone al tavolo si confrontano con Il Cartografo Reale. Rappresentato da un mazzo di carte, esso sceglierà quali luoghi rappresentare sulla mappa ufficiale del regno; starà ai giocatori decidere se essere d’accordo con le scelte del cartografo, o se negoziare tra di loro ed opporsi alla sua visione semplicistica della regione.
Nella versione in solitario, che può essere anche usata come strumento di worldbuilding, il giocatore interpreta anche la parte del Cartografo, ma qui si scopre che le scelte sono compiute dal Monarca (sempre un mazzo di carte), il quale può compiere decisioni sia geopolitiche che molto più personali.
Le regole base in inglese si possono scaricare gratis dalla pagina Itch di Alberto Furlan, mentre i fondi ricavati dalla campagna Kickstarter andranno a finanziare una versione stampata e illustrata da Moreno Paissan assieme ad altri 5 cartografi.
Ora qualche domanda all’autore, così da conoscerlo un po’ meglio!
Alberto, raccontaci un po’ di te. Come è nata la tua passione per le mappe e la cartografia?
Quando avevo circa dieci anni, mia mamma mi comprò una collana completa degli scritti di Tolkien per il mio compleanno. Quando aprii il Signore degli Anelli, all’interno della copertina, c’era una mappa gigante della Terra di Mezzo e ne sono stato immediatamente rapito. Al punto che mi ricordo ancora l’emozione. Pensate che ho la mappa ancora appesa in camera!
Stai partecipando allo Zine Month, ci vorresti dire cosa si prova ad avere il proprio prodotto finanziato?
È una scarica di adrenalina costante. Prima la tensione pre-campagna (avrò fatto bene i conti? Il mio gioco piacerà?) poi l’emozione nel vedere il numero dei backer salire, poi ancora di più quando si raggiunge l’obbiettivo. È un crescendo di tensione e felicità. E chiaramente, un sacco di gratitudine verso tutti quelli che credono nel progetto abbastanza da metterci i loro soldi!
Che ne hai pensato quando KS aveva proposto di spostare l’evento a metà anno?
Sono rimasto deluso dalla mancanza di preavviso, e mi è dispiaciuto vedere molti creatori rimanere assolutamente spiazzati, ma per fortuna a me personalmente non a influito. Questo perché a fine aprile nascerà mia figlia e quindi ad agosto SICURAMENTE non potrò fare una campagna KS! Quindi spallucce, testa bassa e avanti con la campagna a febbraio!
(Auguri!!! n.d.r.)
Sei un giocatore di ruolo, questo lo abbiamo capito, ma quali sono i giochi a cui sei più legato?
Di “antico”, sicuramente, la terza edizione di D&D. Io e altri quattro amici (Teo, Gabriele, Leo e Ale, ciao!) facemmo una colletta e comprammo i manuali base senza praticamente sapere niente del gioco. Non abbiamo MAI finito una campagna, ma cerchiamo ancora di giocare una volta all’anno. Di più recente The Lighthouse at the Edge of the Universe è uno dei miei giochi preferiti e quello che più si avvicina a un’esperienza zen. Ho giocato una sera e non mi sono mai fermato per un mese, ogni sera scrivendo una mezz’oretta; una specie di rito rilassante che mi ha insegnato tanto anche dal punto di vista del design.
Hai affermato che il gioco abbia avuto una forte ispirazione da “The quiet year” ci vuoi raccontare in che modo c’è stata la scintilla per creare il tuo prodotto?
In The Quiet Year turno per turno si disegna una mappa del villaggio in cui i giocatori vivono, e disegnandola si generano problemi e discussioni a riguardo. È un gioco stupendo con delle dinamiche molto ben fatte. Tuttavia quello che si disegna sulla mappa non è oggetto di dibattito: se io disegno un campo di zucche, quel campo di zucche esiste e basta. La mappa rappresenta dei problemi. Ho pensato “e se fosse la mappa il problema?“.
Nei giochi, spesso, si da per scontato che le mappe siano perfette: tutto è esattamente dove rappresentato e si chiama come è scritto. E se invece non fosse così, come spesso succede nella realtà? The Royal Cartographer è un tentativo di esplorare quel concetto.
Solitamente lo Zine Month porta a creare prodotti in pdf e digitali, ma, a volte, questi diventano cartacei. È previsto un stretch goal che lo renderà finisico?
La versione fisica è l’obiettivo principale della campagna, che è stato raggiunto, quindi al 100% ci sarà la versione stampata! (oltre che i consueti PDF e ePub). Gli stretch goal invece serviranno ad avere ancora più mappe per accompagnare il gioco!
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Conclusioni su The Royal Cartographer
Da quando ho visto questo progetto mi sono letteralmente innamorato, tanto da contattare l’autore e coinvolgerlo nell’intervista qui sopra e lo ringrazio molto per aver trovato il tempo e la voglia di prestarsi, soprattutto durante il finanziamento in corso. Come lui sono un appassionato di mappe. Ho svariati programmi e libri che parlano di come disegnare mappe fantasy, uno su tutti vi consigliamo questo libro ottimo sia per coloro che sono alle prime armi che per i cartografi navigati.
Vi consigliamo anche di andare a questo indirizzo dove potrete trovare la campagna di finanziamento e sostenere Alberto e tutti i cartografi e disegnatori che hanno prestato la loro arte in questo progetto.
Lunga vita alla cartografia e festeggiamo per tutto il mese la Zine Month!