Oggi parliamo di Esoterroristi.
Preso dai ricordi eccomi qua a ragionare con voi di questo gioco, pubblicato dalla Pelgrane Press nel lontano 2006, tradotto e localizzato in Italia nel 2008 tramite Janus Design.
Ma cosa mi ha indotto a recuperare il primo nato del GUMSHOE? La risposta è semplice. Negli ultimi tempi questo sistema è tornare in auge grazie a molti giochi di ruolo che hanno scelto di impiegarlo.
Ma andiamo a conoscere un po’ meglio il sistema GUMSHOE.
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Sistema GUMSHOE nel mondo del gioco di ruolo
Quando parliamo del sistema GUMSHOE, andiamo a parlare della “creatura” nata dalla mente di Robin D. Laws, famoso autore di giochi e scrittore di origine canadese.
Senza voler essere esagerato voglio affermare che questo regolamento è semplicemente perfetto per le avventure investigative. Perché sono così sicuro di quanto detto? Per rispondere a questo vi porrò un’altra domanda e vi racconterò una storia di gioco vissuta.
Quante volte vi è capitato, durante una partita ad un gioco di ruolo, di rimanere arenati perché, a causa di un fallimento nel tiro del dado, i personaggi non avevano nulla su cui basare le proprie indagini. Insomma, diciamocelo, una situazione simile a quella della serie televisiva The Defenders, dove se l’organizzazione de “La Mano” non li avesse attaccati, i primi non sarebbero mai riusciti a cavare un ragno dal buco.
Ecco è successo anche a me. Stavamo provando ad affrontare un’avventura precostituita per Pulp Cthulhu e abbiamo iniziato a girare e rigirare a caso per una sessione e mezzo finché il master ha deciso di calare come deus ex-machina e spostare l’avventura nel luogo prefissato con un’escamotage degno di un film infimo di serie z. Normale amministrazione quando l’avventura si blocca!
Beh, con il sistema GUMSHOE riuscirete sempre a raccogliere tutti gli indizi atti al proseguo delle indagini. Ma non dovete pensare che sia finito così. Non è che visto che avete l’indizio giusto poi tutto sia in discesa… Ovviamente potrete, spendendo punti investigazione, recuperare informazioni aggiuntive. Non so voi, ma a volte io mi diverto a disseminare indizi dei più disparati, e non sempre tutti gli indizi sono effettivamente utili all’indagine, quindi i miei giocatori spesso mi odiano.
Insomma, per intendersi, la miglior definizione del sistema in questione è la seguente:
[…] L’obiettivo di ogni scenario di Trail of Cthulhu è di risolvere un mistero e confrontare l’entità (o le entità) dei Miti dietro ad esso. Il confronto deve rimanere in dubbio, e per questo le abilità generiche possono fallire. Ma perché la storia sia soddisfacente alla fine di essa si deve arrivare a un confronto e per questo motivo le abilità investigative devono riuscire […]Kenneth Hite “Sulle Tracce di Cthulhu“
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Esoterroristi un’analisi con occhi moderni
Ma oggi, a distanza di tanti anni, come è Esoterroristi?
Questo gioco è il primo ad avvalersi del sistema sopracitato ed ha dei limiti strutturali che, nella sua prima edizione, erano molto evidenti. Non era raffinato del tutto. Molti si lamentavano anche che il gioco fosse troppo semplice nei combattimenti e che questi non avessero alcuno spessore. Anche gli avversari erano pochi e quasi per nulla “spiegati”.
Rendetevi conto che io, per cercare nuovi possibili antagonisti, andai a comprare un secondo gioco, con il medesimo sistema per poter avere una variabilità di creature, mostri e quanto altro potesse essere utile al gioco. Il manuale in questione era Di cosa hai paura di cui spero di poter parlarvi in futuro.
Quindi era bello? Sì certo lo era. Era una ventata di novità. Ma è abbastanza per il mondo del gioco di ruolo di ora? Forse non molto.
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Di cosa parla Esoterroristi?
Ora vorrei spendere due parole per spiegarvi a grandi linee l’ambientazione del gioco.
Il mondo è quello che noi viviamo, ma esiste una rete globale di terroristi che cerca di attaccare il pianeta tramite mostri ed entità orribili che arrivano da ogni mondo parallelo e strappare il tessuto della realtà stessa. E voi personaggi siete appartenenti all’Ordo Veritas, degli investigatori di élite, chiamati a cercare di bloccare questa cospirazione planetaria. I vostri nemici potranno essere i più disparati: da cannibali che vivono nelle profondità delle foreste, agli squali della finanza, passando per folli profeti di sventura, ad intere organizzazioni governative.
E sapete quale è la cosa peggiore? Che voi, a differenza di loro, avete un codice etico che non potete violare, se non su specifico odine del vostro superiore che vi affida le missioni.
Vi sembra un incipit banale? Non più di tanti altri che ho visto nascere nel corso degli anni. Diciamo che questo è stato il capostipite e forse anche se non apprezzato da tutti, andrebbe almeno rispettato.
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Conclusioni su Esoterroristi
Quando lessi per la prima volta Esoterroristi la prima cosa che mi venne in mente fu una serie televisiva di molti anni fa. Si chiamava Poltergeist: The Legacy. Vi assicuro nessuna connessione con il film degli anni ’80 del secolo scorso, ma l’incipit delle serie è Esoterroristi allo stato puro e quindi come non innamorarmene?
Infatti io perdono tutto a questo gioco e a distanza di anni continuerò a giocarci e rigiocarci come molti altri giochi di ruolo localizzati e tradotti dalla fu Janus Design. E chissà, se a breve, non riprenda il coraggio a due mani e metta su una nuova veloce campagna. Sarebbe un’esperienza valida per capire se, a distanza di anni, può ancora dire la sua questo gioco.