È stato un fulmine a ciel sereno l’annuncio di The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom al Nintendo Direct di giugno.
Un direct che, come abbiamo scritto proprio in queste pagine, sapeva proprio di canto del cigno della Nintendo Switch. Un canto del cigno con una serie di belle sorprese, però. Tra queste il gioco di oggi (release il 26 settembre scorso), di cui andremo ad approfondire ogni minimo dettaglio evitando come sempre qualsiasi spoiler!
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Il bagaglio a mano
Cosa ci portiamo dietro dai vecchi capitoli di Zelda in questo nuovo viaggio?
La prima cosa a dare nell’occhio è che Echoes of Wisdom si porta dietro lo stile grafico di Link’s Awakening. Questo aspetto, piacevole per i più, è da per molti, compreso noi, addirittura amato! I protagonisti e il mondo di gioco in versione miniatura, quasi “chibi”, è veramente impossibile non apprezzare! Dona infatti, a tutta, l’avventura qualcosa di magico e ancora più fiabesco rispetto agli altri capitoli.
Inoltre, molti personaggi di Echoes of Wisdom, saranno vecchie conoscenze dei fan della serie, in quanto incontrati in diversi precedenti capitoli. Ogni volta che ne avremo qualcuno davanti, si formerà, per i conoscitori di Hyrule, un leggero sorriso da sapientone come a dire: io lo conosco!
Non possono, ovviamente, mancare tutta quella serie di dettagli condivisi da tutta la serie. Ad esempio il gran cattivo, riferimenti alla Triforza, cuoricini, rupie ecc. ecc. ecc.
Echoes of Wisdom: La visuale dal finestrino
Tutto il comparto di novità che Echoes of Wisdom propone al giocatore non si fa attendere e ci viene presentato fin da subito.
In primis una novità che segnerà, senza se e senza ma, la storia della serie. La protagonista del viaggio per la prima volta sarà proprio la principessa Zelda, salvata in extremis dal buon Link. Lui invece cade però vittima di una crepa misteriosa che lo risucchia. Un risucchio che, mano a mano, sta consumano tutta Hyrule e chi incontra nella sua lenta ma inesorabile espansione…
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Secondo, la principessa Zelda poi, in coerenza con il suo status nobile, generalmente non si sporcherà le mani più di tanto. Verrà dotata infatti, fin da subito, di un bastone magico con il quale replicherà diversi oggetti che incontrerà nel suo viaggio, ma non solo! Una volta sconfitti, per la prima volta, i mostri e gli animali che popolano Hyrule, la nostra principessa potrà replicare delle copie che la aiuteranno durante i combattimenti (il druido che è in noi esulta all’impazzata)!
Non è però proprio corretto dire che Zelda non verrà mai alle mani. Infatti possiederà una feature di trasformazione temporanea che la farà diventare spadaccina e arciere. Questa, però, avrà veramente una durata esigua e non si potrà fare affidamento solo su questa funzione per sconfiggere i nemici.
La funzione di replica sarà fondamentale per risolvere gli enigmi dei dungeon e del mondo aperto. La possibilità di scelta su come risolverli, sarà totalmente nelle nostre mani con un ventaglio di possibilità decisamente notevole.
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Concordo con chi dice che, per accelerare il progress in game, si può limitare semplicemente la scelta a quei soliti 6/7 oggetti che in un modo o nell’altro risolvono quasi tutto. La bellezza però del viaggio, come sempre per noi della locanda Lost In Dice, il potersi immedesimare e far volare la fantasia!
Provando e sperimentando, il gioco ci ha dato veramente grandi soddisfazioni. Utilizzando magistralmente la fisica, la distruzione, gli elementi e tante altre forze che ormai da Breath of the Wild in poi, sembra quasi siano la normalità. Vi assicuro però che è sempre stupefacente metterle in atto! Perché, se nella serie sono ormai assodate, non si può dire la stessa cosa per il resto del panorama videoludico!
L’itinerario
Il plot di The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom non grida al miracolo. È però raccontato con delicatezza e non troppo caricato dello stile Nintendo, segue perfettamente quello che è il fil-rouge dei capitoli della serie.
Si svolge nella solita Hyrule con le popolazioni che la abitano e che abbiamo ormai imparato a conoscere negli ultimi capolavori. Punto di forza del nuovo capitolo è la potente voglia di esplorare che travolge chi lo gioca. A nostro avviso, questo, è un punto fondamentale della riuscita di Echoes of Wisdom.
Di sicuro lo è in tutti i capitoli della serie, per un motivo o per un altro. La voglia però di apprendere nuovi oggetti e ancor di più nuovi compagni da evocare, spinge chi gioca a togliere tutta la nebbia che copre le zone inesplorate del mondo di gioco, per conoscere e scoprire ogni piccolo anfratto!
Echoes of Wisdom: Usi e costumi
Anche in questo caso, non sono gli enigmi di per sé a brillare di luce propria, ma è il connubio e l’interazione delle repliche con essi a creare stupore e piacevolezza di gameplay.
La possibilità di evocare un numero limitato di cose, perché legate a degli “slot mana” di consumo per ogni singola evocazione ed avendo la principessa Zelda un numero di “slot mana” limitato, fa sì che le combinazioni migliori siano legate allo sfruttare al meglio quello che si è appreso nel corso del gioco. Può essere di tutto, dalla pedana auto-sollevante da 4 slot, ai 4 letti accatastati da 1 slot, basta poter arrivare all’ennesima sporgenza!
Sono solo due degli esempi per raggiungere quella sporgenza, perché nel corso del gioco ci saranno anche gli animali a svolgere determinate funzioni. Quindi giù a sperimentare ancora nuove soluzione come bambini al parco giochi!
Echoes of Wisdom: Durata del viaggio
Il gioco non arriva alla maestosità anche in termini di longevità di Breath of the Wild o Tears of the Kingdom, ma si piazza un gradino sotto. C’è la netta sensazione che non voglia essere un capitolo di punta, ma un intermezzo corposo che possa far salutare dignitosamente la console dei record di Nintendo.
La durata della main quest si attesta sulle 20 ore. Con il completamento più approfondito di tutto quello che il gioco offre in circa 35/40 ore. Anche le sub-quest, spesso, non rubano tanto tempo. Sono però ben integrate e, molte volte presentate bene, tanto da spingere chi gioca ad affrontarle. Questo perché legate a nuove descrizioni di oggetti e mostri che potremmo apprendere!
La cucina del luogo
Il gioco non fa a meno della cucina, o meglio la implementa in forma di cocktail. Il recupero di molteplici ingredienti darà vita a diverse soluzioni con proprietà simili a quanto già visto nei capitoli precedenti. In Echoes of Wisdom la libertà viene limitata a soli 2 ingredienti da miscelare. Nonostante questa limitazione, vista la grande quantità di ingredienti sparsi nel mondo di gioco, non sarà facile completare tutto il ricettario di cocktail a disposizione!
Feedback del viaggio
Pensiamo un attimo alla grande profondità di Tears of the Kingdom. I grandi spazi su cui ci siamo persi e ritrovati. La lunga odissea affrontata e la moltitudine di cose da fare. Ecco, la scelta di salutare Switch da parte di Nintendo con un capitolo di The Legend of Zelda, che vuole volutamente essere più leggero e scanzonato, è un’altra ottima idea! Pensate che questa fortunata console continua, fino alla fine, ad arricchire il suo già vastissimo catalogo di esclusive!
Se volete immergervi in un viaggio favoloso allora The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom è il gioco che fa per voi!
Noi consigliamo vivamente di giocarlo, A+++++!