Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Terry Pratchett e il suo Mondo Disco

Terry Pratchett è un nome importante. Chi lo pronuncia lo fa con profondo rispetto, dato che ha elevato il genere della letteratura fantasy a nuovi e più alti vertici. La sua capacità di intrecciare satira, umorismo e profonde riflessioni filosofiche nei tessuti delle sue storie è indubbio.

La serie di Discworld (1983-2015), in particolare, si distingue come un monumento del suo genio creativo. Presenta infatti un universo ricco e dettagliato che ha catturato l’immaginazione di milioni di lettori in tutto il mondo.

L’influenza di Terry Pratchett nel mondo fantasy è quindi molto profonda. Ha del resto lui influenzato diversi media, dalle serie televisive, ai film ai videogiochi. Esiste perfino una variante di scacchi, chiamata Thud, che tra l’altro è anche il titolo di un suo libro (Thud!, 2005), che però è inedito in Italia.

Ma per prima cosa vorrei porre una domanda fondamentale:

Chi Era Terry Pratchett?

Terry Pratchett, nacque il 28 aprile 1948 a Beaconsfield nel Regno Unito.

La sua vita e la sua carriera offrono uno sguardo affascinante su come un giovane appassionato di storie e astronimia sia diventato un cavaliere della letteratura britannica. Un autore che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della narrativa con la creazione dell’universo di Discworld.

Pratchett mostrò un precoce interesse per la lettura e la scrittura. A soli tredici anni, pubblicò la sua prima storia breve su una rivista scolastica, segnando così l’inizio del suo viaggio nel mondo della narrativa.
Dopo aver terminato gli studi, intraprese la carriera giornalistica, lavorando per vari quotidiani locali.

LEGGI ANCHE: Good Omens: La Recensione

Nel 1983 Pratchett pubblicò The Colour of Magic, il primo romanzo della serie di Discworld. Concepì tale romanzo come una parodia dei tropi fantasy comuni all’epoca, ma Discworld divenne qualcos’altro…

Crebbe infatti rapidamente fino a diventare un complesso e dettagliato universo narrativo. Nelle numerose pagine della saga (oltre quaranta romanzi! N.d.A) Prachett finì per analizzare molti e diversi temi, dalla filosofia, alla politica, dalla religione all’umanità. Il successo fu enorme sia nei numeri dei fan che nei riconoscimenti a livello nazionale e non.

Terry Pratchett vinse infatti numerosi premi ed elogi, soprattutto per il suo contributo alla letteratura. In madrepatria fu insignito del titolo di “Sir” per i servizi resi nel 2009. Una cosa però che in pochi sanno è che Pratchett non era noto solo per i suoi scritti, ma anche per il suo impegno in diverse cause sociali. Si dedicava alla preservazione delle specie, la ricerca sull’Alzheimer e il diritto a una morte dignitosa.

E fu proprio nel 2007 che gli diagnosticarono una rara forma di Alzheimer. Una sfida che affrontò con apertura, sperando di aumentare la consapevolezza pubblica e diminuire lo stigma legato a questa malattia. Nonostante la diagnosi, continuò a scrivere e partecipare attivamente alla vita pubblica fino alla sua morte, avvenuta il 12 marzo 2015.

L’eredità di Terry Pratchett

La morte di Terry Pratchett ha, senza alcun dubbio, lasciato un vuoto nel mondo della letteratura. Tuttavia la sua eredità continua a protrarsi attraverso le sue opere.

L’universo di Discworld, in particolare, rimane un punto di riferimento nel genere fantasy. Un’opera celebrata per la sua profondità, umorismo e acuta osservazione della società e della condizione umana. La sua capacità di trattare temi complessi con leggerezza e saggezza ha ispirato generazioni di lettori e scrittori, consolidando la sua posizione come uno dei più grandi narratori della nostra epoca.

L’Universo di Discworld

Discworld è una serie di romanzi ambientati in un mondo piatto, a forma per l’appunto di disco. Il disco poggia su quattro elefanti che, a loro volta, si trovano in equilibrio sul dorso di una gigantesca tartaruga. A’tuin, questo il nome dell’immenso animale, nuota lentamente attraverso lo spazio.

Tale bizzarra premessa fa da sfondo a storie che esplorano temi di magia, politica, religione e la stessa Natura Umana. Il tutto condito da un’acutezza e un’arguzia inconfondibili!

Tra i libri più noti della serie ci sono Mort (1987), in cui la Morte assume un apprendista, Guards! Guards! (1989), che introduce la City Watch, il Corpo di Guardia della città di Ankh-Morpork. E come scordare il già citato The Colour of Magic, che esplora le complessità della magia e del potere?

Ogni libro, pur essendo parte di un universo condiviso, ha l’intelligenza di essere anche un’opera indipendente. Ciò ha permesso, ai nuovi lettori, di immergersi facilmente nel mondo di Pratchett.

Inizialmente io stesso ero rimasto turbato dall’idea di dover leggere tutto per comprendere. Dopo però aver parlato con qualcuno più saggio di me, ho scelto il mio preferito. Ovviamente la mia fedeltà è andata alla City Watch!

Terry Pratchett Discworld

Discworld sullo Schermo

Ma non solo la carta stampata ha avuto la fortuna di vedere sorgere il sole sul lavoro dell’autore. L’universo di Discworld, infatti, ha anche trovato vita oltre le pagine dei libri con adattamenti in film e serie televisive che hanno contribuito a espandere il suo appeal.

Opere come The Colour of Magic, Hogfather (1996) e Going Postal (2004) hanno visto negli anni la loro trasposizione televisiva. Produzioni acclamate proprio grazie all’aver fatto conoscere ad un pubblico ancora più ampio le trame intricate e i personaggi memorabili di Pratchett!

Terry Pratchett’s Hogfather (2006) è la prima opera che trasforma in miniserie il romanzo di Pratchett. La trama si svolge durante l’Hogswatch di Discoworld, un equivalente del Natale. La storia segue la figura di Morte mentre cerca di assumere il ruolo dell’assente Hogfather (Babbo Cinghiale) per salvare la festività.

Grazie alla sapiente miscela di umorismo nero e temi più profondi riguardanti la fede e le tradizioni, Hogfather ha ricevuto il plauso sia dei fan che dei critici. Non era infatti facile trasporre così bene l’unicità del libro in un formato televisivo.

LEGGI ANCHE: The Sandman – Un’attesa durata trent’anni

Terry Pratchett’s The Colour of Magic (2008), è la seconda delle miniserie televisive tratte dalle opere di Prachett. Questa combina i primi due libri della serie di Discworld, The Colour of Magic e The Light Fantastic (1986).

Interpretato da David Jason nei panni di Rincewind, un mago inetto, e Sean Astin nel ruolo del turista Twoflower, questo adattamento cattura l’umorismo e l’avventura dei romanzi originali.
La miniserie segue le disavventure di Rincewind e Twoflower attraverso Ankh-Morpork. Inoltre, offre ai fan e ai nuovi arrivati un’introduzione visivamente ricca all’universo di Discworld.
Nel cast potrete trovare tutti i volti noti di Harry Potter, Signore degli Anelli e della serie televisiva Games of Thrones.

Terry Pratchett’s Going Postal (2010) è la terza trasposizione. Racconta la storia di Moist von Lipwig, un truffatore che viene salvato dalla forca dal Patrizio Vetinari, che poi lo incarica di rivitalizzare il decrepito servizio postale di Ankh-Morpork. Questa miniserie ha ottenuto elogi per il suo cast, tra cui Richard Coyle nei panni di Moist, e per la sua capacità di trasmettere il messaggio e l’umorismo del libro, affrontando temi come la redenzione e l’importanza della comunicazione.

Esiste addirittura un quarto “adattamento”: Troll Bridge.

Si tratta di un breve racconto del 1991 per una raccolta intitolata After The King: Stories in Honour of J.R.R. Tolkien. Il progetto ha visto il suo finanziamento (2019) sulla piattaforma Kickstarter ed è disponibile su YouTube. Qui non vorremmo spendere parole, vi lasciamo solo godere del mediometraggio che potrete trovare qua sotto. Ricordatevi che è in lingua originale!

Il Carattere Satirico dei Racconti di Pratchett

Il vero genio di Terry Pratchett risiede nella sua capacità di usare la satira non solo per intrattenere, ma anche per provocare riflessioni profonde. Attraverso le pagine di Discworld, Pratchett ha messo in discussione le convenzioni sociali, politiche e religiose, spingendo i lettori a vedere il mondo da prospettive nuove e spesso sorprendenti. La sua scrittura, ricca di umorismo e saggezza, rimane un potente promemoria del potere della letteratura di sfidare lo status quo e ispirare il cambiamento.

Pratchett ha inoltre utilizzato il mondo fantastico di Discworld per esplorare e criticare le idiosincrasie della società umana. La città di Ankh-Morpork, ad esempio, serve come microcosmo della società moderna, con il suo caotico amalgama di culture, la sua intricata politica e la sua dubbia etica.

Attraverso personaggi come Sam Vimes e il Patrizio Vetinari, Pratchett esamina le dinamiche del potere, la corruzione, la giustizia e il ruolo della legge. La satira emerge non solo dalle situazioni comiche o assurde, ma anche dall’intelligente osservazione di come le persone agiscano quando sono poste di fronte a potere, avidità o semplicemente alla burocrazia quotidiana.

LEGGI ANCHE: Tolkien – Tutti i nostri articoli sul Professore!

Ma Discworld è anche un terreno fertile per l’esplorazione di temi religiosi e filosofici. L’autore ha infatti giocato con l’idea di Dei capricciosi e umani, fin troppo umani…

Ha riflettuto sulla natura della fede e sul modo in cui gli esseri umani attribuiscono significato e potere alle divinità. Libri come Small Gods del 1992 (Tartarughe Divine), offrono una critica penetrante e al tempo stesso umoristica delle religioni organizzate e della spiritualità. Suggerisce che la vera divinità risieda (forse) nella capacità di cambiamento e comprensione degli individui.

La satira di Pratchett si estende anche al mondo dell’educazione e della conoscenza. L’Università Invisibile, con i suoi maghi più interessati al pranzo che alla magia vera e propria, serve come metafora delle istituzioni accademiche e della loro tendenza a diventare autoreferenziali e disconnesse dalla realtà. Pratchett mette in luce l’assurdità di certe pratiche accademiche e il valore della conoscenza pratica rispetto a quella teorica, promuovendo un approccio più umile e aperto all’apprendimento.

Nonostante tutto questo Terry Pratchett ritrae i suoi personaggi con grande affetto e comprensione. La sua satira non è mai crudele, ma mira a illuminare, incoraggiando i lettori a riflettere su se stessi e sul mondo intorno a loro con maggiore consapevolezza e gentilezza.

Terry Pratchett Hogfather

Conclusioni

Nel mondo di Discworld, Terry Pratchett ha trovato l’Eternità. Per i suoi lettori, ogni rilettura è un ritorno a casa, un incontro con un vecchio amico che, con saggezza e affetto, ci ricorda di guardare il mondo da più punti di vista ma, soprattutto, sempre con un sorriso.

Ci manchi tanto.

Lascia un commento

Iscriviti alla newsletter dei cercatori

Per non perderti mai i nostri articoli, gli episodi dei podcast, e le live su twitch