Good Omens è una serie televisiva, nata da una collaborazione tra Amazon Prime Video e BBC Two, basa sul romanzo di Terry Pratchett e Neil Gaiman Buona Apocalisse a tutti! (Le solite traduzioni fantasiose italiane). L’intera stagione, composta da sei episodi, ha fatto il suo debutto il 31 Maggio 2019 su Prime Video. La miniserie si rivela piena di sorprese, con diversi momenti comici, una colonna sonora accattivante e l’immenso talento dei due protagonisti.
Sinossi
L’angelo Azraphel e il demone Crowley si conoscono fin dagli albori dell’umanità. Dopo aver passato 6000 anni insieme, capiscono di amare troppo la Terra e la vita di tutti i giorni per permettere la fine del mondo. Quando Crowley viene incaricato di portare l’Anticristo, colui che darà inizio all’Armageddon, in un ospedale per scambiarlo con il figlio di un diplomatico (vi dice nulla?), le cose cominciano a farsi complicate.
Interpretazione
Non è possibile parlare della serie Good Omens senza citare gli attori che si portano sulle spalle i momenti più importanti del film. David Tennant e Michael Sheen hanno fatto un lavoro meraviglioso con i loro personaggi, caratterizzandoli e rendendoli unici. Certamente, da interpreti del loro calibro, non ci si poteva aspettare di meno. Il fatto di aver basato la campagna pubblicitaria sulla loro presenza dello show, come protagonisti quasi assoluti, è stata degnamente ripagata. Consigliamo ovviamente di guardare la serie in inglese, per non perdersi la recitazione e l’accento dei due.
Regia e Scrittura
Good Omens vanta uno scrittore d’eccezione, dato che la sceneggiatura è di Neil Gaiman, genio del fantastico e uno dei creatori del libro. Da questo punto di vista la sceneggiatura è tanto pungente quanto ineccepibile. Le scene scorrono tranquillamente, la trama non inciampa e, alla fine, tutto ha una spiegazione. Alla regia di Good Omens troviamo invece Douglas Mackinnon, famoso per aver diretto il pilot di Knightfall, alcune puntate di Doctor Who molto apprezzate dal pubblico e persino una puntata di Sherlock.
CGI e Colonna Sonora
Se vi piacciono i Queen, Good Omens non vi deluderà dal punto di vista sonoro. Per sottolineare i momenti più importanti della trama o gli spostamenti di Crowley in macchina, sovente il demone ascolterà proprio questo gruppo.
Per quanto riguarda la CGI, l’ho trovata particolarmente appropriata, ricalcante uno stile tipico di Doctor Who. Tuttavia non è priva di sbavature, anche se visti i nomi coinvolti forse è più il caso di parlare di scelte oculate.
Considerazioni Finali
Una miniserie assolutamente da guardare, ecco l’unica cosa che si può dire di Good Omens. Le citazioni ad altri franchise si sprecano e sono tutte ben piazzate. Le puntate sono del numero giusto e la serie non risulta troppo lunga o troppo corta. Ruotando tutto attorno ad un singolo concetto, era molto difficile trovare il giusto equilibrio e ritengo che la produzione ci sia riuscita egregiamente. Non mi sorprenderebbe vedere la serie candidata per qualche premio, perché è chiaro che il lavoro fatto sia stato sorprendente.