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Tchia – Uno Spensierato omaggio alla Nuova Caledonia

Avete voglia d’estate? Tchia è il gioco che fa per voi!
Accomodatevi intorno al falò della locanda che vi raccontiamo l’opera, in esclusiva per Playstation e PC, di Awaceb.

PRESS START

La ricetta per questo action/adventure open world è la seguente. Una giovane protagonista che si aggira per ambientazioni mozzafiato, atmosfere rilassanti ed una colonna sonora travolgente!

Tutto l’universo di Tchia ha come proprio fulcro la Nuova Caledonia. Quest’isola, situata tra l’Australia e la Nuova Zelanda, è la terra natia dei due co-fondatori della software house Awaceb.

Selezionato il classico “Nuova Partita” appaiono sullo schermo qualche foto dell’isola e una vera e propria premessa da parte dello studio di sviluppo. Qui si sottolinea, ai giocatori, che l’opera è un vero e proprio un omaggio alla cultura Kanak dell’isola. A marcare ciò ile lingue parlate nel gioco sono il drehu (lingua natia) e il francese, lingua ufficiale dell’isola, in quanto ex colonia. Non solo, Awaceb ha scelto di affidare il doppiaggio alle sole persone del luogo per aumentare la veridicità e rendere tutto il più coerente possibile.

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Tchia

Tchia: the story so far

La storia di Tchia non brilla di certo per originalità, né fa gridare al miracolo. È però, nella maniera più assoluta, funzionale ad accompagnare il viaggio d’esplorazione e a saziare la voglia di conoscenza di chi gioca.

La protagonista del gioco è la dodicenne, Tchia, cresciuta da suo padre, Joxu, in un piccolo atollo della Nuova Caledonia. L’unico contatto con l’esterno è l’arrivo, ogni mese, di Tre, un amico del padre, che porta in dono ingredienti e oggetti non reperibili nell’atollo. Il giorno del dodicesimo compleanno della ragazza, suo padre viene rapito da Pwi Dua. Questi è un uomo estremamente malvagio al servizio di Meavora, una creatura semidivina che regna, in modo spietato ed egoista, sull’isola. Tchia si metterà in viaggio proprio per ritrovare il padre rapito. Due saranno le risorse su cui farà affidamento, una piccola imbarcazione donatagli dall’amico Tre e dal potere che possiede fin dalla nascita: il Salto dell’Anima.

Tchia tramonto

Esperienza di gioco

Il Salto dell’Anima, divertente intuizione di gioco, permette alla protagonista di trasferire la propria anima in animali e cose. In questa maniera diventano, per un periodo di tempo limitato, governabili.

Gli oggetti con cui si può interagire con questo potere sono circa un centinaio, inoltre può essere usato su una trentina di animali. Alcuni sono proprio autoctoni della Nuova Caledonia, come il Kagou, una specie volatile in via di estinzione. Ogni animale, una volta “posseduto“, ci garantirà l’accesso alla propria abilità speciale (vista notturna, volo, nuoto veloce, ecc.). Va da sé che queste Abilità ci permettono svariate soluzioni di interattività.

Tchia, durante il suo viaggio, incontrerà diverse persone che le racconteranno le usanze del luogo e la storia dell’isola. Le sfumature fiabesche di questi racconti rendono tutta l’esperienza leggera e frizzante.

Il grande lavoro del piccolissimo studio di sviluppo (non più di 15 persone), si evidenzia in primis sulla meravigliosa gestione dell’Unreal Engine. Il motore viene sfruttato per uno stile grafico che potremmo definire cartoonesco, ma che strizza l’occhio ad atmosfere reali. Quello che a noi LostInDice ha veramente lasciato a bocca aperta sono le fantastiche colorazioni dell’isola. Le innumerevoli sfumature del verde smeraldo e dell’azzurro pastello dell’oceano, il giallo e arancione dell’alba. Menzione speciale va fatta per gli indimenticabili tramonti. Ogni volta siamo stati costretti a fermarci per immortalare il momento con l’indispensabile Modalità Foto.

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Tchia: è tutta una questione di stile

Se volessimo trovare un gioco a cui potrebbe lo stile grafico di Tchia si ispira, soprattutto quando siamo a bordo della nostra imbarcazione a vela, potrebbe essere “The Legend of Zelda: The Wind Waker“. In molti hanno definito il lavoro di Awaceb come copia. Noi non siamo per nulla d’accordo! La personalità di Tchia è forte e “urla” la propria autenticità ed originalità ad ogni suggestivo scorcio.

Il gioco possiede poi molte caratteristiche distintive. Dall’esercitarsi nei poligoni di tiro con la fionda alle sfide di corsa, che si differenziano proprio grazie al Salto dell’Anima. Si aggiungono poi le sfide al trampolino e i collezionabili, che invogliano ad esplorare l’isola da cima a fondo.

L’esplorazione è arricchita da una colonna sonora evocativa e coinvolgente. Anche qui la scelta di Awaceb è stata quella di scegliere musicisti e musiche della Nuova Caledonia.
Il ritmo incalzante, a cui molto spesso è difficile restare indifferenti, rilassa in maniera assuefacente. La musica è protagonista diretta del gioco, grazie all’utilizzo dell’ukulele in possesso di Tchia. Ci accompagnerà con significanti sessioni da rythm game nella missione principale. Sarà inoltre possibile eseguire alcune melodie per sfruttare importanti poteri, uno fra tutti cambiare l’orario del mondo di gioco!
Una vera e propria sfida vinta da parte degli sviluppatori!

Tchia Salto Anima

Difficoltà e combattimenti

Il combattimento di certo non brilla di grande varietà, così come anche il grado di difficoltà. Nulla è mai lontanamente preoccupante. Dobbiamo però ricordare che lo scontro con i nemici non è assolutamente il focus dell’esperienza di gioco. Anzi, forse è presente solo per dare un senso alla storia principale.

I nemici che Tchia incontrerà, durante le sue esplorazioni, sono esclusivamente degli umanoidi di stoffa. Di conseguenza il fuoco sarà l’unico elemento che dovremmo tenere in considerazione per avere la meglio. Saremo in grado di evocarlo tramite ukulele, oppure procurarcelo interagendo con oggetti infiammabili tramite il Salto dell’anima.

Troviamo coerente la scelta di non segnalare sulla mappa di gioco la posizione precisa di Tchia. A meno di non trovarsi sulla barca, e allora saremo sempre indicati sulla cartina, oppure quando interagiremo con i segnali stradali sparsi per le isole. Dovremo fare uso massiccio della bussola e trovare i propri punti di riferimento con i tratti unici dell’isola per potersi orientare al meglio. Chi gioca forse troverà utile memorizzare bene alcune particolarità presenti anche nella Nuova Caledonia reale!

Conclusioni

Tirando le somme sul progetto di Awaceb, noi di LostInDice, vogliamo promuoverlo a mani basse!

Il lavoro svolto ha richiesto molto studio e la realizzazione è stata ben realizzata. Anche se il gioco non è esente da problematiche, l’esperienza risulta bella e soddisfacente.
La nobile causa della divulgazione culturale non fa che aumentarne inoltre il valore. Il solo sentir parlare l’idioma drehu, oppure conoscere piccole, grandi edoriginali sfumature della tradizione della Nuova Caledonia, vale il prezzo del biglietto!
Prezzo che si azzera completamente considerando che Tchia è presente nell’archivio Playstation Plus premium dal day one.
Voto: 8/10

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