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Star Wars: L’ascesa di Skywalker

“Star Wars: L’ascesa di Skywalker” è un film del 2019 diretto da J. J. Abrams. Avete visto la nostra recensione di Clone Wars?

Scritto da J. J. Abrams e Chris Terrio, prodotto da Lucasfilm e Bad Robot Productions e distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures, è il nono capitolo della saga di Guerre Stellari e il terzo e ultimo film della cosiddetta “trilogia sequel”, composta da “Star Wars: Il risveglio della Forza” e “Star Wars: Gli ultimi Jedi”. Questo nuovo revival della serie, dopo che George Lucas l’aveva completata anni addietro con il terzo episodio, ha portato fin dai suoi esordi i fan a spaccarsi tra i sostenitori di Abrams e i puristi. 

Una trilogia travagliata

Il principale problema di questa trilogia, a prescindere dal gusto personale, è la mancanza di una visione unitaria che avrebbe dovuto guidare i lavori dei tre film. Rian Johnson, uno dei pochi che abbia osato fare qualcosa di diverso nell’universo di Star Wars, ha dichiarato apertamente di non aver ricevuto indicazioni di sorta per l’episodio VIII. Nonostante alla luce del sole non siano trapelate informazioni ufficiali, il nono episodio si porta con sé la consapevolezza di dover fare marcia indietro su tantissimi concetti. Anche in questo caso, escludendo i gusti, è gravissimo aver lavorato ad una trilogia senza un’unica storia in mente. Hanno provato a fare Star Wars senza un George Lucas e il risultato, come vedremo, è disastroso.

Bisogna conoscere Star Wars per lavorarci

Arriviamo ad uno dei punti cardine di questa recensione, che prescinde il giudizio sul film. Sia J.J. Abrams che Rian Johnson conoscono poco o nulla del mondo di Star Wars. Purtroppo, al giorno d’oggi, non basta aver visto i sei film per lanciarsi alla regia di una nuova trilogia. Servono ore ed ore passate dietro a fumetti, videogiochi, libri. Bisogna chiedersi cosa sia Star Wars nella seconda decade degli anni 2000 e non ergersi a grandi guru solo perché si è registi. Detto fuori dai denti, trovo che alcuni fumettisti abbiano dato di più al franchise rispetto ad Abrams e Johnson. È un lavoraccio, senza dubbio, e la possibilità di sbagliare è sempre dietro l’angolo. Penso tuttavia che valga la pena fare questo sforzo.

Avere nel 2019 un film dove gli attori, chiaramente, non tengono in mano spade laser ma qualcosa di “pesante” è orribile e fa chiaramente comprendere come il mondo della Galassia lontana lontana non sia chiaro.

Star wars

Una trama senza senso

Partiamo dal problema più evidente del film: la trama non ha senso. La fine dell’Episodio VIII e l’inizio del IX cozza più della transizione tra l’episodio IV e il V. Abbiamo chiaramente visto il Primo Ordine vincere al termine del film di Johnson, dunque tutta la premessa di questa nuova resistenza non ha particolarmente senso. Come se l’inizio non bastasse, le spiegazioni che vengono date a tutte le domande fondamentali di questa trilogia sono raffazzonate e ridicole. Meglio tenersi il dubbio su chi sia Snoke piuttosto che scoprire la verità. Siamo arrivati al punto tale in cui l’ignoranza è meglio della conoscenza. Il film soffre chiaramente del dover tornare su dei binari che Abrams aveva stabilito ma mai condiviso, correggendo a spallate gli avvenimenti fino a riportarli sui binari “giusti”.

Che cosa è successo al Lato Chiaro e al Lato Oscuro?

Non ricordavo che il Lato Chiaro e il Lato Oscuro fossero squadre di calcio, nelle quali cambiando una maglia cambi anche l’affiliazione. Ebbene in questo film le cose si mischiano così tanto da perdere completamente di significato. Il punto massimo di questa confusione mentale di Abrams si raggiunge con il minestrone di poteri al quale siamo costretti ad assistere. Senza fare spoiler, chiunque abbia visto e riconosciuto quel tipo di utilizzo della Forza sa perfettamente che NESSUNO di canonico potrebbe riuscirci… fino ad ora.

Il fetish per le spade laser deve finire

Togliamoci un sassolino dalla scarpa, J. J. Abrams, le spade laser sono solo dei costrutti meccanici con un cuore di kyber in grado di incanalare la Forza. Sono speciali solo perché rappresentano l’apice di un addestramento di un padawan e la caduta nel Lato Oscuro per un Sith. Punto. Nella Old Republic alcune di esse, specialmente quelle dei Sith, possedevano parte del potere del proprietario ma nulla che desse effettivamente un vantaggio. Si trattava di puro prestigio. Dunque questa storia della prima spada di Luke, che in realtà era quella di Anakin, deve trovare una fine. 

C’è fin troppo avanzamento tecnologico in questa nuova trilogia

Trovo veramente strano che la tecnologia nel mondo di Star Wars sia rimasta essenzialmente immutata per migliaia di anni, se non pochissimi salti in avanti particolarmente circoscritti, fino all’avvento di questa trilogia. Nel giro di tre film abbiamo visto, nell’ordine: una struttura più potente della Morte Nera (che ha richiesto 20 anni per realizzarla con le migliori menti della Galassia e trilioni di crediti utilizzati); un dispositivo in grado di tracciare il salto nell’iperspazio (se Vader lo avesse avuto, la Ribellione sarebbe finita in tre giorni e due ore); un oggetto Sith che richiede di essere connesso ad una macchina. Abrams, i Sith creano Holocron che richiedono come unica interfaccia la Forza stessa, se non vuoi studiare Star Wars, almeno guardati Rebels che è una serie per bambini!

Non ha importanza che voi vinciate. L’importante è che perda Kylo Ren

Quando dai una forza di proporzioni galattiche in mano a due ragazzini, ecco i ragionamenti che le loro menti partoriscono. È mai possibile che la sceneggiatura sia arrivata così in basso? Davvero? Star Wars un tempo aveva discorsi sulla Democrazia, sulla libertà e su ciò che era giusto fare. Chi lo ha trasformato in una rivalità tra due sciocchi?

L’importanza del “Viaggio” in Star Wars

Star Wars ci ha abituato a minuti di preparativi per un salto nell’iperspazio, controllo coordinate, inseguimenti incredibili. Anche quando si cambiava scena, il concetto del “questo viaggio richiede tempo, non c’è il teletrasporto” era perfettamente chiaro. Vedere alcune scelte di montaggio di questa storia mi ha fatto quasi credere di trovarmi in Game of Thrones. Possibile che, mentre le persone si spostano, tutti gli altri rimangono assolutamente immobili? Se uno attraversa la Galassia la storia non va avanti?

“Mi raccomando, neanche un graffio!”

Questa frase ai fan della trilogia originale tornerà assolutamente in mente. Non vogliamo fare spoiler, dunque non commenteremo ulteriormente.

Lo scomodo rapporto con la trilogia prequel di Star Wars

Questa trilogia sarebbe vagamente accettabile se fosse uscita nel 83. Basandosi solo sulle informazioni ricavate dagli episodi IV-VI, la storia potrebbe essere plausibile. Il grosso problema è che sono passati trent’anni e sono usciti altri tre episodi, molto diversi da quelli originali, che hanno reso il tutto più complesso. I fumetti hanno rincarato la dose. Dunque non è possibile vedere combattimenti che sembrano usciti dall’Episodio VI. Non possiamo ricevere oggi una visione della Forza che sia ineffabile perché, appunto, sono uscite altre nozioni molto più chiare.

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Personaggi

Rey

Senza dubbio il personaggio più statico di tutta la trilogia. Nonostante le succedano diverse cose, una più incredibile dell’altra, il suo carattere rimane sempre lo stesso. Non ha una reale evoluzione psicologica neanche in questo film. Prosegue il suo strano rapporto con la Forza, nel quale fallisce l’addestramento da Youngling ma poi esegue alla perfezione poteri molto complessi che richiedono anni di studio. Alla fine rinnega la verità tanto a lungo ricercata, preferendo mentire piuttosto che accettare se stessa. Un gran bell’insegnamento.

Ben Solo

Grazie, Adam Driver. Quando uscì “Il Risveglio della Forza” pensai a te come ad una disgrazia per l’intero franchise. A distanza di anni penso tu sia uno dei migliori attori ad aver mai calcato la Galassia lontana lontana.

Il personaggio di Ben Solo è quello con la maggior evoluzione in questo film. Si assiste infatti ad una profondissima involuzione rispetto all’episodio VIII, simboleggiata dal ritorno all’elmo, ma presto abbandonata in favore di un viaggio diverso. Scopre di poter utilizzare un servizio simile a Google Drive, con il quale combatte e trasferisce oggetti con Rey. Non scopriremo mai la natura di questo potere, anche se chiunque li veda insieme la comprende perfettamente. Una “Diade nella Forza”. Eh?

Poe Dameron

Uno dei pochissimi personaggi sui quali speravo davvero. Insieme a Kylo Ren, nello scorso film aveva subito una grandissima trasformazione. Poe, ormai divenuto uno dei leader della Resistenza, in questo film deve imparare una cosa forse ovvia a tutti ma non a lui. Scopriamo qualcosa di più sul suo passato ma nulla di troppo dettagliato. Un’occasione sprecata per un attore che ha dato una buona prova di recitazione.

Finn

Un personaggio la cui importanza è andata scemando nel precedente film fino ad arrivare al culmine dell’evitabilità nell’episodio IX. Pur di trovare un senso al personaggio hanno dovuto inserire comparse a lui simili, altrimenti probabilmente lo avrebbero lasciato in un angolo a piangere. In questi giorni sta girando la risposta ad una sua frase rimasta lì, in sospeso nella sceneggiatura. Visto che a ben pochi frega qualcosa di lui, persino coloro che hanno lavorato al film si sono dimenticati di scrivere nella sceneggiatura la frase completa.

Palpatine

Non ho idea di cosa sia quella roba. Mi dispiace per Ian McDiarmid che ha dovuto vedere un personaggio bellissimo ridotto così. Niente regola del Due. Niente senso logico. Solo un sacco di insensatezze che non avevano bisogno di esistere.

Aspetto tecnico di Star Wars: l”Ascesa di Skywalker

Dal punto di vista tecnico il film è senza dubbio notevole. Come detto precedentemente, le uniche pecche risiedono nel montaggio, a volte con scelte bizzarre, e nelle coreografie dei combattimenti. La fotografia è incredibile e alcune inquadrature sono state realizzate alla perfezione. Graficamente il film è in grado di sorprendere gli occhi e mozzare il fiato. Peccato che per staccare semplicemente il cervello serva ben altro che delle lucine colorate. La colonna sonora è sempre a marchio John Williams, con i brani che hanno saputo farci innamorare. C’è ben poco di nuovo, purtroppo, sotto il fronte musica. I temi più belli sono tutti stati spesi nei primi sei episodi e il vecchio maestro, ormai, ha dato alla saga tutta la sua arte.

Una trilogia dimenticabile

La saga degli Skywalker è terminata con l’episodio VI, non raccontiamoci bugie. Visto che di Luke e Leia si scopre pochissimo in questi nuovi film, non ha neanche senso insistere nel chiamarla saga degli Skywalker. Dunque facciamoci un favore, evitiamo di ricordare in futuro questi film come parte della saga.

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