Planescape sta per tornare al centro del Multiverso di Dungeons & Dragons!
Alla fine, dopo tanto chiedere, Sigil, la città al centro del Multiverso, con il suo crogiolo di specie e culture, tornerà sugli scaffali dei negozi dal 17 ottobre.
Sono passati quasi trenta anni da quando, nei negozi, uscì la scatola di Planescape della TSR. Ma andiamo a conoscere meglio questo prodotto e la sua storia.
Che cosa è Planascape?
Citando le parole del co-designer principale Wes Schneider:
Planescape è semplicemente tutto
Non dobbiamo prendere questa affermazione alla leggera, ma per capirla in maniera profonda, dovremmo iniziare con un pochino di storia. Spero di non annoiarvi troppo.
Planescape è un’ambientazione per il gioco di ruolo Dungeons & Dragons, uscita nella seconda edizione, che si distingue per la sua originalità e ambientazione unica. È stata creata dalla TSR, la casa editrice originale di D&D, ed è apparsa per la prima volta nel 1994 come detto in precedenza e andò a toccare determinate idee che erano presenti nel Vuoto Astrale, ma che ancora non erano state esaminate a sufficienza.
Il concetto di Multiverso, con i suoi molti piani e semipiani, tra cui i Forgotten Realms, Ravenloft, Dragonlance, Greyhawk, la Grande Ruota, i lunghi scontri tra le forza del bene e del male, era ormai ben noto. Ma cosa c’era al centro di tutto questo?
Da questo nacque l’intuizione: Sigil, la Città delle Porte. Il cuore di Planescape, una metropoli cosmica, straripante, oppressa e sovraffollata di edifici. La città ha una forma toroidale, con la parte edificata all’interno dell’anello. L’intera superficie è coperta da edifici e gli edifici sono coperti da altri edifici. Esiste un esteso sottosuolo composto da vecchi tunnel e aree dimenticate.
Ma d’altronde un Multiverso poteva mai avere una la città al suo centro che non fosse caotica, ma nel suo caos ordinata? Quindi cosa è Planescape e la sua città Sigil se non il tessuto connettivo del Multiverso?
Ora sorge un’altra domanda: ma quale entità riesce a comandare e a gestire una follia del genere? L’entità in questione è conosciuta come la Signora del Dolore.
La Signora del Dolore, colei che domina Planescape
[…] Su Sua Serenità la Signora del Dolore, si sa poco o nulla di certo. Il suo volto, una maschera metallica contornata di lame, non tradisce mai emozioni di alcun genere, sia quando si aggira, galleggiando a pochi centimentri da terra, tra le vie di Sigil, sia quando squarta chi pone una minaccia alla città dei portali quando lo ricopre con la sua ombra. […]
La figura misteriosa che controlla la città di Sigil è conosciuta come la Signora del Dolore. È una potente entità che interviene solo contro le minacce più gravi, e in quei casi non ha nessuna pietà. Il suo potere è tale da poter impedire l’ingresso a Sigil alle Potenze e a creature di pari potere, oltre che a qualsiasi esercito. Ella è una figura misteriosa e il suo vero nome è sconosciuto. Si dice che sia una divinità, un’entità extraplanare o addirittura una manifestazione del multiverso stesso. È certo, però, che è una forza potente e che è determinata a mantenere Sigil un luogo neutrale.
La Signora del Dolore è stata protagonista di numerosi eventi importanti nella storia di Sigil. Ha sconfitto numerose divinità che hanno tentato di impadronirsi della città, e ha impedito agli Immondi di usarla come base per la Guerra del Sangue. È anche stata responsabile della creazione del toroide al cui interno si trova Sigil, che è la manifestazione fisica del fulcro del multiverso. È una figura controversa: alcuni la considerano una protettrice della città, mentre altri la vedono come una tiranna. Tuttavia, è innegabile che sia una forza fondamentale nella storia di Sigil e Planescape.
Uno sguardo al passato ed uno al futuro
Perché c’è tanto hype attorno a questo materiale?
Chi conosce questa ambientazione sa per certo che questo prodotto fosse molto avanzato per i tempi in cui era uscito. È possibile affermare, almeno personalmente, che fosse un prodotto che precorresse i tempi. In un panorama come quello di Dungeons & Dragons dove il massimo poteva essere l’esplorazione dei dungeon e lo scontro contro un nemico malvagissimo, narrare certe tematiche nuove era un qualcosa di entusiasmante.
Avere la possibilità di unirsi ad una fazione, osservare la moltitudine delle creature del Multiverso, il creare storie uniche, pregne di domande esistenziali, misticismo, cercare di sventare i piani delle divinità, erano soltanto alcune delle possibili implicazioni nell’usare questa ambientazione. Eppure, soprattutto per i giocatori di Dungeons & Dragons, che, qualche tempo fa, hanno visto l’uscita di Journeys Through the Radiant Citadel, questo manuale, oltre a sollevare un polverone di critiche e di polemiche pressoché sterili, aveva paventato l’eliminazione di Sigil e di Planescape dal panorama multiversale di D&D.
Eppure dopo l’uscita, sempre lo scorso anno un po’ in sordina e senza troppa hype, di Spelljammer, con dei manuali quasi ridotti all’osso e senza aver neppure interpellato il creatore dell’ambientazione, ecco arrivare il carico da novanta: Planescape.
Ora dobbiamo solo attendere l’uscita e capire se questo nuovo prodotto di D&D possa essere all’altezza del predecessore.
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Conclusioni su Planescape e Sigil
Tra circhi cittadini itineranti di zombi, ogni sorta di creature ed entità da tutto il Multiverso, Planescape si posiziona tra i manuali più attesi da quando è stata annunciata questa nuova edizione di Dungeons & Dragons (qui potete trovare tutto il materiale!). Con una scatola contenente tre manuali e la mappa/schermo della città, questo forse è l’unico prodotto che riuscirà veramente ad attrarre anche i vecchi appassionati della seconda edizione del gioco di ruolo più famoso al mondo.
Ora non resta che aspettare e vedere il lavoro che verrà effettivamente fatto su di esso.