Con un’analisi sull’Occhio del Sahara inauguriamo le nostre geografie atlantidee. In questa rubrica prenderemo in esame quei luoghi del mondo a metà tra mistero e fantasia.
Molti di questi luoghi, nel corso degli anni, oltre a miti, racconti e leggende, sono anche diventati parte integrante di giochi di ruolo, racconti fantasy o sci-fi. Purtroppo sono addirittura stati scelti, dalle pseudoscienze, per validare le più strane delle ipotesi.
E quindi eccoci qua a parlare dell’Occhio del Sahara, conosciuto anche con il termine scientifico Struttura di Richat. Ma prima di proseguire qui potrete vedere l’Occhio in tutta la sua bellezza!
Un Occhio nel Deserto
L’Occhio del Sahara è un’enorme struttura circolare situata in Mauritania. Con un diametro di circa quaranta chilometri questa formazione geologica si distingue nettamente nell’arido paesaggio del Sahara. Originariamente si pensava fosse il risultato di un impatto meteoritico, ma studi più recenti suggeriscono che si tratti di un fenomeno di erosione naturale.
La sua forma quasi perfettamente circolare, e i vari anelli concentrici, hanno tuttavia dato adito a numerose speculazioni e teorie alternative sulla sua origine. Eccone alcune.
L’Occhio del Sahara e Atlantide
Iniziamo col dire che questo è un argomento che ci tocca da vicino. La connessione tra l’Occhio del Sahara e la mitica Atlantide è una delle teorie più discusse nell’ambito delle ricerche sui misteri antichi.
Questa ipotesi ha trovato terreno fertile tra appassionati di pseudoarcheologia misteriosa e studi alternativi. È impossibile non rimanere attirati dalla sorprendente somiglianza tra le descrizioni di Platone e le caratteristiche geologiche della Struttura di Richat.
Nel dialogo Timeo, e nel successivo Crizia, Platone descrive Atlantide come un’isola situata oltre le Colonne di Ercole (l’attuale Stretto di Gibilterra, N.d.A.). Un luogo ricco di risorse naturali, con una società avanzata e un’imponente forza militare.
Secondo il filosofo greco, al centro di Atlantide si trovava un monte, circondato da anelli alternati di mare e terra, che si estendevano concentricamente. Questi anelli erano tre di terra e tre di acqua, caratteristica che molti hanno tentato di collegare alla configurazione vista nell’Occhio del Sahara.
Coloro che sostengono la teoria che l’Occhio del Sahara sia Atlantide, fanno notare come la dimensione e la disposizione degli anelli della Struttura di Richat, corrispondano sorprendentemente a quelle descritte da Platone.
Inoltre, la posizione di questa struttura, sebbene non esattamente oltre le Colonne di Ercole, è comunque all’interno di un raggio geografico che potrebbe essere stato mal interpretato o modificato nel corso di migliaia di anni di trasmissione del testo.
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L’Occhio del Sahara e Warhammer 40000
Ma sapevate che in Warhammer 40.000 l’Occhio del Sahara ricopre un’importanza notevole?
Questo luogo, nel futuro remoto di questo universo, è dove Erda la Perenne, madre genetica dei primi Primarchi, aveva posto la propria residenza.
Sebbene avesse donato il proprio patrimonio genetico per la creazione di questi Primi tra gli Uomini, che l’Imperatore avrebbe poi usato per portare avanti la sua Grande Crociata, non aveva però potuto prendere parte alla loro crescita. Questo portò ad Erda una grande frustrazione.
Leggende vogliono che fu proprio lei, all’interno della sua dimora nell’Occhio del Sahara, a creare la tempesta Warp che disperse i Primarchi per la galassia, per poi scegliere l’esilio lungo molti anni. Secondo Erebus [Apostolo Oscuro (Cappellano Corrotto) della Legione traditrice dei Word Bearers/Predicatori, N.d.A.], Erda subì, inconsapevolmente, la manipolazione dagli Dei del Caos affinché adempisse al loro piano. Nonostante l’Imperatore infuriasse per il suo tradimento, non cercò mai di vendicarsi contro Erda. Come se capisse che tutto questo facesse parte di un disegno più grande.
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La sua vita terminò proprio nell’Occhio del Sahara. Durante le fasi successive dell’Assedio della Terra, Erda si trovò ad affrontare, in quel luogo, Erebus, che le offrì la possibilità di unirsi al Caos. Erda rifiutò, e Erebus evocò tutti e quattro i tipi di Demoni Maggiori contro di lei. Erda rivelò la sua vera essenza come un essere tripartito: una donna dalla pelle scura che impugnava un bastone, una vecchia capace di congelare qualsiasi cosa toccasse, e una ragazza giovane che impugnava una falce.
Queste forme scatenarono un tornado di energia psichica e, dopo una battaglia feroce, abbatterono tutti e quattro i demoni. Tuttavia, questo, la lasciò esausta e gravemente ferita. Erebus le chiese nuovamente di unirsi al Caos e di “adorarlo”. Lei rifiutò seccamente per la seconda ed ultima volta. Erebus calò su di lei la sua lama athame.
La nostra realtà
Questa conformazione terreste altro non è che opera di sedimentazione, a differenza di quanto pensato in precedenza. Secoli e millenni di sedimentazioni e intense alterazioni idrotermali hanno reso oggi quel luogo come uno dei più interessanti e significativi “fari” della Terra verso lo spazio.
La sua grandezza, e la possibilità di osservarlo ad occhio nudo anche dallo spazio, hanno reso questo sito un luogo importante per l’essere umano sia questo scienziato o non. La sua straordinaria conservazione degli strati sedimentari offre, infatti, agli scienziati preziose informazioni sulle processi geologici della Terra.
A tutti gli altri, invece, non resta che fantasticare…
E ora una domanda: lo avete mai implementato questo ruolo nelle vostre campagne di gioco o lo avete mai usato nei vostri racconti?