Nostra Maestà Infranta è un gioco di ruolo masterless a narrazione condivisa, dalle due alle quattro persone attorno al tavolo, che si sviluppa nell’arco di 2-4 ore. Il gioco è stato ideato da Jason Brown ed è stato portato in Italia da NessunDove ed è acquistabile sullo store di Dreamlord.
Questo gioco nasce dalla volontà dell’autore di affrontare la morte e il lutto. Come lo stesso creatore afferma, Nostra Maestà Infranta è stato scritto per affrontare la malattia del padre ed in memoria della perdita della madre quando era bambino. Ogni parte di questo gioco cerca di narrare una storia partendo dalla perdita.
Ma andiamo ad esaminare questo volume partendo dall’introduzione del gioco:
Per farsi largo nella Città Solitaria, l’Assassino lasciò dietro di sé una scia di sangue e rovina. Il fato, o qualche altro tipo di malia, lo spinse oltre ogni ostacolo, fino alla sala del trono. Fu lì che la Regina crollò in una pozza di sangue scarlatto. La prima a reagire fu la Strega della Gravità. Evocando un turbine, raccolse intorno a sé i resti della Guardia Animata, l’armata di statue viventi fatta a pezzi dall’Assassino. E quando la polvere tornò a posarsi al suolo, nella sala del trono si ergeva una nuova statua vivente, deforme e asimmetrica. La Regina era tornata. Tuttavia questo era solo un rimedio temporaneo. La materia amalgamata non era fatta per accogliere un’anima umana troppo a lungo, non importava quale forza la trattenesse. C’era soltanto una cosa che potevano fare per la Regina. Vendicarla.
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Come giocare a Nostra Maestà Infranta
Nelle prime pagine del manuale di Nostra Maestà Infranta, vengono presentate un paio di diverse modalità di gioco. Una più “leggera” e l’altra più impegnativa. La più leggera è quella legata all’investigazione. Potrete sviluppare la sessione come se fosse una normale indagine riguardo l’assassino, attraverso la ricerca delle prove, mentre quella più impegnativa è una costruzione di una storia intimista e triste.
La seconda modalità richiederà infatti, come quella investigativa, che vengano descritte otto scene totali, in cui ogni giocatore deve narrare incorporando, in quanto sta raccontando, dei tratti del suo personaggio. Questa narrazione avanzerà fino al suo termine ultimo. L’atto finale, l’Albero Sotto la Montagna, scioglierà il nodo gordiano del destino dei personaggi mentre il corpo artificiale che ospita l’anima della Regina va in frantumi.
Cosa rimarrà dopo? Rimpianto? Desiderio di vendetta? Tristezza? Dubbi sul futuro? Questo ed altro saranno i giocatori a stabilirlo.
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Risvolti psicologici del gioco
Per un gioco che tratta queste tematiche (morte, lutto, sofferenza, perdita) è fondamentale che tutte le persone al tavolo siano consapevoli che quanto verrà narrato non è da prendere alla leggera. La prima cosa da affrontare, prima di iniziare, è mettersi d’accordo per far sì che l’esperienza sia valida per tutti. L’utilizzo di sistemi di sicurezza potrebbe essere valido per evitare alcune problematiche.
Personalmente mi sono trovato molto in difficoltà con il delineare i tratti della Regina. Purtroppo il passato delle persone, a volte, fa sì che ci siano ripercussioni anche nel gioco. Avendo avuto un vissuto molto simile all’autore, ho trovato molto difficile alcune parti, soprattutto il decadimento a cui la Nostra Maestà Infranta va incontro.
Un ottimo gioco, ma attenzione al vissuto. Ve lo dico col cuore in mano.
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Conclusioni su Nostra Maestà Infranta
Come anticipato ho trovato Nostra Maestà Infranta un prodotto molto valido. Vorrei sottolineare la bellezza dell’edizione italiana che si presenta all’interno di una scatola con le schede del gioco completamente plastificata in modo tale da poter adoperare i pennarelli ad acqua (quelli che possono essere cancellati per intendersi), direttamente sopra le schede stesse, velocizzando così le attività “prepartita” e preparatorie.
La grafica è molto evocativa e l’idea delle statue animate è qualcosa che ho trovato innovativa. In particolare mi sono piaciuti molto i contrasti di colore e i cromatismi, le immagini e le schede dei personaggi dove questi prendono vita come fossero tarocchi.
È un gioco duro, fortemente provante, e non da prendere alla leggera, ma è al tempo stesso una sorta di cura. Dopo averlo letto e giocato ho avuto modo di sentirmi più leggero per certi aspetti del mio passato, trovandomi a sorridere davanti a determinati ricordi riaffiorati alla fine della giocata.
Ogni volta che mi capita di giocare ad un gioco di Dreamlord e NessunDove mi scopro una persona diversa. Come se parti della mia personalità sottaciute possano trovare uno sbocco e io sia in grado a mia volta di conoscerle e conoscermi.
Consigliato su tutti i fronti, ma usate tutte le meccaniche di sicurezza!