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Lucifer: Prima parte della quinta stagione

La serie tv “Lucifer” ha di recente visto il rilascio su Netflix della prima parte della quinta stagione, dopo una quarta della quale avevamo parlato qui, ed è giunto il momento di tirare le fila di questo nuovo arco narrativo.
Composta di otto episodi della durata di quaranta minuti circa, la quinta stagione di Lucifer si dimostra generalmente sottotono e con diversi scivoloni di sceneggiatura, salvata solo dalla brillante interpretazione di Tom Ellis.

Sinossi

Alla fine della quarta stagione il nostro amato Lucifer Morningstar viene costretto da una rivolta di demoni a tornare all’inferno per riprendere il suo posto di guardiano e sovrano dei dannati. I mesi passano e la detective Chloe Decker ancora fatica, dopo aver scoperto di amare l’angelo caduto, ad accettare il fatto che probabilmente non lo rivedrà mai più. Mentre lei risolve omicidi, Lucifer svolge il suo ruolo di guardiano dei demoni e dei dannati, in un inferno dove il concetto di tempo non esiste.
Come i trailer hanno rivelato anzitempo, l’equilibrio di questa situazione verrà sconvolto quando Michael, il fratello gemello di Lucifer, giungerà per distruggere quanto il fratello ha duramente costruito.

Fangirlish Reacts to ...Lucifer Season 5 (5x07) -

Punti di forza

“Lucifer” è una serie che, ormai, si basa esclusivamente sulla forza e l’interpretazione dei suoi attori. In cima a questa classica non può che esserci Tom Ellis, in grado di interpretare ben due personaggi cambiando dizione, postura e abbigliamento, che con la sua bellezza e il suo fascino riesce a trainare la serie.
Alcune puntate si distinguono per i toni creativi, come la puntata noir ad alto tasso di ironia e “equa rappresentazione di genere”, e in generale la stagione sembra voler raccontare un conflitto dall’altissimo potenziale.

Difetti

Il più grande difetto di questa stagione sono i personaggi di Chloe e di Michael, entrambi per motivi diversi.
Michael è un’occasione sprecata di introdurre potenzialmente un villain di classe, in grado di affrontare Lucifer alla pari e batterlo al suo stesso gioco. Nella Bibbia l’arcangelo Michele è colui che, durante la ribellione di Lucifero, si occupa di affrontare in prima persona e sconfiggere l’angelo caduto. 
Partendo da un’idea bella, ossia dare a Michael un potere simile a quello di Lucifer, arrivano le note dolenti: la personalità e l’ingegno. L’arcangelo si rivelerà infatti un banale gemello invidioso, per nulla scaltro e neanche lontanamente alla pari di Lucifer.

Chloe invece è un personaggio che da tempo ha finito di crescere e, nonostante abbia finalmente compreso la verità sugli esseri celesti e infernali, continua a trattarli come persone comuni. Quello che risulta è un personaggio odiabile e odioso che fa i capricci mentre esseri millenari le spiegano che all’inferno il tempo non scorra e, dunque, un secondo nel mondo normale potrebbero essere secoli negli inferi.

La sceneggiatura degli episodi non migliora la situazione, con dialoghi a volte privi di significato e delle indagini assolutamente noiose da seguire. Visto che la serie mantiene l’impronta investigativa, sarebbe appropriato concentrarsi sul rendere il singolo caso interessante e non un momento riempitivo della puntata.

Vale la pena guardare questa stagione?

Per farla breve, nonostante sia solo la prima parte, la quinta stagione di Lucifer non vale il tempo speso. La serie poteva trovare una degna conclusione con la fine della quarta stagione ma la voglia di allungare il brodo, senza avere davvero nulla da raccontare, ha portato solo ad aumentare le puntate senza inserirci dentro molto. Persino il clichè del gemello malvagio non ha fatto uscire nulla di buono.

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