A volte è difficile parlare di persone che hai conosciuto soltanto tramite le loro creazioni.
Non riesci mai ad esprimere realmente quello che loro hanno fatto per te senza neppure avere avuto la possibilità di conoscerle e oggi, come pochi giorni or sono, siamo di nuovo su queste pagine per dire addio ad una persona che ha dato molto al mondo del gioco.
Greg Stafford se ne è andato. La notizia ha lasciato di stucco molti, soprattutto alla Chaosium, casa produttrice di giochi da tavolo e di ruolo che aveva contribuito a fondare; qui nel 1975 aveva lanciato il suo primo gioco, un wargame ambientato su Glorantha, mondo fantasy al quale era profondamente legato e che è stato per molti anni l’unica produzione fantasy della Chaosium fino alla pubblicazione di Stormbringer, dal titolo “White Bear and Red Moon”.
La sua avventura nel mondo dei giochi di ruolo cominciò con il sistema Basic: lo conoscete? Sono sicuro di sì. Vi diciamo solo un paio di titoli: “Il Richiamo di Cthulhu” e “King Arthur: Pendragon”. Questo sistema fu proprio Greg a perfezionarlo, partendo da un’idea di Steve Perrin. Successivamente ci misero le mani sopra Sandy Petersen e Lynn Willis e, sempre col suo aiuto, lo resero quello che conosciamo oggi.
Ma non è stato un visionario solo per quanto riguarda i giochi di ruolo: molte delle sue creazioni a livello di gioco sono state profondamente ispirate dalla sua spiritualità, più precisamente dallo sciamanesimo al quale si avvicinò durante il suo soggiorno in Messico, dove esplorò molti luoghi di interesse spirituale mentre insegnava l’inglese ai nativi.
Un fatto divertente che lo riguarda, e che era quasi un suo pensiero fisso, era il poter cambiare un nome ad un suo gioco con la famosa dicitura HeroQuest: dieci anni dopo che i diritti per il ben noto gioco da tavolo non rinnovò i diritti sul nome, questo fu immediatamente comprato da Greg e il suo mondo di Glorantha divenne HeroQuest.
Confusi vero?
Per concludere speriamo soltanto che grazie al suo percorso sciamanico egli non sia del tutto svanito e possa ispirare qualche altro creatore di giochi facendo a sua volta da spirito guida, con i suoi baffoni inconfondibili e la sua voglia di innovare.