Gli Incredibili 2 arriva in sala quattordici anni dopo il primo film della serie, con Brad Bird che ritorna alla regia e alla sceneggiatura, per sorprenderci ancora una volta. Il notevole coraggio del creatore di questa storia, nata in un momento in cui portare i super al cinema non era di moda, va premiato sia per le sue intenzioni sia per il risultato raggiunto. Dopo l’avvento dei film Marvel e Dc al cinema, raccontare qualcosa di nuovo sugli eroi non deve essere stato un compito facile. Prendendo a piene mani dalla realtà moderna e mettendoci un pizzico di morale, Brad Bird è riuscito a regalarci un piccolo capolavoro.
Sinossi
La storia riprende esattamente dove si era interrotta quella del primo film, con l’attacco del supercattivo e la sua grandissima trivella. I protagonisti affrontano il loro antico nemico e salvano la città, non riuscendo però ad impedirgli di fare il colpo del secolo e di scappare con la refurtiva. All’arrivo dei giornalisti e della polizia, Helen e Robert vengono arrestati per vigilantismo, ostacolo alla giustizia e alle operazioni di polizia e danni alle proprietà cittadine. Il loro vecchio amico, esperto nel ricollocare i supereroi e dare loro una nuova vita, non può aiutarli questa volta. La famiglia Parr si trova così in un motel, senza lavoro e senza futuro, fino all’arrivo della DevTech e del suo proprietario Winston Deavor (ogni riferimento a Walt Disney e alla Disney è puramente voluto). Il miliardario ha un sogno nel cassetto: rilanciare l’immagine pubblica dei supereroi e restituire al mondo la speranza. Per questo arduo compito sceglie Helen, la persona che secondo lui ha i poteri più versatili e meno distruttivi, lasciando di stucco Robert e Lucius. Mr. Incredibile si sente punto nell’orgoglio, convinto di poter svolgere il compito meglio della moglie, ma decide di essere di supporto e accetta di badare ai figli, ignorandone le reali difficoltà.
Tematiche
“Essere un genitore è un atto eroico, se fatto bene” Le parole di Edna ci ricordano che molti possano mettere al mondo dei figli ma crescerli con criterio sia molto più complesso. Uno dei temi principali del film ruota proprio attorno alla figura del genitore. Da sempre abituato ad alzarsi la mattina per andare al lavoro, Robert non è abituato a cucinare, badare alla casa, organizzare la giornata dei figli e regolarsi di conseguenza. Sebbene questa dinamica possa portare molto velocemente a conclusioni polemiche, specialmente sul ruolo degli uomini e delle donne in casa, il film ci mostra più facce della stessa medaglia. Robert, dopo un’iniziale difficoltà, imparerà a gestire i nuovi ritmi familiari (non senza aiuto) e a avvicinarsi ai figli e alle loro esigenze. Helen, sempre fuori casa a vivere avventure supereroistiche, si perderà al contrario momenti importanti della vita dei figli in cambio di mirabolanti risultati. Gli estremi ci vengono mostrati come sbagliati e nel finale entrambi i coniugi comprendono la necessità di avere equilibrio.
Un altro tema molto importante è quello dell’attaccamento alla tecnologia, perfettamente esemplificato dalla frase “Le persone vogliono le inquadrature migliori per assistere agli avvenimenti il più lontano possibile”. Questa frase, all’apparenza complessa, nasconde una critica non da poco alla realtà, dove le persone vogliono video al cardiopalma mentre sono comodamente sedute sul divano. L’antagonista del film ritiene che la tecnologia, se mal utilizzata, inebetisca le persone e le renda deboli. Lo stesso discorso può valere per i supereroi: se qualcun altro risolve i problemi, il genere umano tende a diventare pigro e ozioso.
Personaggi
La famiglia Parr rappresenta anche in questo film il vero pilastro della storia, con una crescita specifica per ciascun personaggio.
Robert, dopo aver affrontato la crisi di mezza età nella scorsa pellicola, dovrà questa volta affrontare il proprio orgoglio. Per lui è inconcepibile pensare di non essere più Mr. Incredibile e di dover cedere il lavoro di supereroe in favore della moglie. Non penso tuttavia che dietro il suo “io potrei farlo meglio” ci sia una vera svalutazione di Helen, donna che lui ama profondamente e per la quale ha il massimo rispetto, ma bensì un non voler rinunciare alle avventure da eroe. All’inizio pensa ingenuamente che il lavoro di padre sia facile e gli dia un sacco di tempo libero ma, una volta immerso nella routine, le cose cambiano. Flash deve fare i compiti di matematica con metodi che Robert non conosce, Violetta affronta le prime delusioni amorose e Jack Jack scopre tutti i suoi poteri. Per riuscire ad essere un padre migliore, Mr. Incredibile dovrà mettere da parte l’orgoglio, rimboccarsi le maniche e ricevere un piccolo aiuto.
Helen, rimasta principalmente incastrata nel ruolo di casalinga nel primo film, si trova finalmente alla ribalta. La notizia di poter essere il volto moderno dei supereroi, il simbolo della rinascita, la mette in una posizione di vantaggio e onore rispetto a suo marito e a Lucius. Una nuova tuta e una nuova moto rappresentano per lei l’inizio di una nuova vita, che non vede l’ora di raccontare a Robert nei modi più vivaci possibili. Scoprirà dell’esistenza di una nuova generazione di eroi, rimasta nascosta fino a questo momento, che in lei e nei suoi successi vedono un simbolo per sentirsi finalmente accettati. Scoprirà anche le difficoltà dello stare fuori casa e perdersi momenti importanti nella vita dei propri figli, giungendo alla conclusione che ci debba essere equilibrio.
Flash e Violetta questa volta dovranno imparare che in alcune situazioni ci sia qualcosa di più importante delle avventure e del divertimento, lezione che permetterà ad entrambi di crescere sia come persone che come supereroi. Edna, da sempre solitaria e orgogliosa, scoprirà che nuove esperienze portano a vere e proprie esplosioni di creatività.
Sull’aspetto tecnico del film la Pixar come al solito stupisce e lascia tutti a bocca aperta. Tornano le musiche della prima pellicola e il livello di dettaglio, grazie alle ultime tecniche di animazione, nulla ha da invidiare ad altri titoli della casa cinematografica.
Brad Bird riesce nel difficile compito di portarci un seguito degno sia degli standard Pixar che Disney, facendoci sognare e innamorare nuovamente delle avventure della famiglia Parr.