Cortex Prime è un nuovo sistema universale, per i vostri giochi di ruolo, sviluppato dai creatori di D&D Beyond. Al vertice di questo trust di cervelli abbiamo Cam Banks, noto creatore di giochi di ruolo neozelandese, conosciuto soprattutto per la sua campagna di Dragonlance.
Momento storia del Gioco di Ruolo
Questa è la storia di un tempo lontanissimo (cit.), Dungeons & Dragons stava cominciando a staccarsi dalla sua versione 3.0 per passare alla 3.5 e, almeno negli Stati Uniti, Dragonlance andava alla grande.
Cam Banks fu chiamato a scrivere una famosa campagna in tre atti. Queste erano:
- La Chiave del Destino (2004)
- Lo Spettro del Dolore (2005)
- Price of Courage (2006, mai tradotta in italiano)
Dopo questa campagna, e aver partecipato a quella linea editoriale, iniziò la sua collaborazione con la Margaret Weis Production che culminò con la nascita del Cortex System. Questo si è poi evoluto nel Cortex Plus e nel 2019, quando la Fandom Tabletop ha acquistato i diritti del gioco, ha affidato a Cam Banks lo sviluppo del Cortex Prime.
Ma andiamo ad osservare un po’ più da vicino questo prodotto.
Un’introduzione al Cortex Prime
Ma cosa è il Cortex Prime?
Cortex Prime è un gioco di ruolo multi-genere, modulare, incentrato sulla sessione e sul gioco. Immaginate un sistema in cui tu e i tuoi giocatori scegliete il genere, costruite il gioco e forgiate una storia da una serie di meccaniche e regole modulari. Corte Prime ti aiuta a creare un’esperienza unica su misura per il modo in cui tu e i tuoi amici amate giocare per dare vita a un’esperienza che non dimenticherete mai.
Questo sistema, quindi, si presenta come adatto a molti generi dalla fantascienza allo steampunk, dal fantasy all’azione dei supereroi, ma la sua focalizzazione e interesse primari sono l’approfondimento delle connessioni interpersonali, delle relazioni e della psicologia dei personaggi.
A detta dell’autore questo sistema è più un kit di strumenti atto alla costruzione di un edificio di mattoni. Con l’utilizzo di dadi, tratti descrittivi e la scelta di quali parti utilizzare, sarà possibile cucire un’esperienza ad hoc per i partecipanti al tavolo.
Alcune meccaniche del Cortex Prime
Ma andiamo ad analizzare velocemente alcuni elementi del Cortex Prime.
Quando andremo ad ideare il nostro alter-ego nel gioco dovremmo stabilire, per prima cosa, alcune caratteristiche fondamentali.
Armatevi per cominciare di alcuni d4, d6,d8, d10 e d12, carta penna e alcuni segnalini.
Come sempre il primo step è il nome e un tratto caratteristico che ci andrà a contraddistinguere. Può essere qualcosa legato al nostro indirizzo di studi, alla nostra vita, qualsiasi cosa. Questo permetterà al giocatore di sfruttare il suo tratto in determinate situazioni in cui questo possa davvero fare la differenza e sfruttare una maggior riserva di dadi per riuscire nell’impresa.
I segnalini, invece, serviranno per tenere traccia dei PP. Tranquilli non verrete tacciati di essere dei Power Player. Questi PP sono i Plot Point, e sono la vera moneta del gioco. Questi punti vengono utilizzati sia dai giocatori, ma anche dal GM, e servono per costruire la storia: aggiungere sale ad un evento, creare un PNG o una minaccia per i propri personaggi, collaborare nel creare una situazione di gioco. Più i giocatori li usano, creano rischi e nuove vie nella narrazione, e più il GM potrà decidere di premiarli donandogliene altri.
Questi Plot Poin potete anche chiamarli fato o fortuna ma, a tutti gli effetti, sono delle estensioni della meccanica dei dadi. Ma non dimenticate che anche il GM, se sceglierete di utilizzare una determinata regola, avrà a sua volta dei punti da spendere per rendere il gioco più complesso.
Più le vostre storie saranno articolate, interessanti ed avvincenti, più il meccanismo dei Plot Point vi sarà utile per renderle anche “verosimili”, sempre nel rispetto dell’ambientazione che avete scelto.
Un sistema, tante possibili variabili
Come spiegato inizialmente il Cortex Prime vi permetterà di narrare tanti tipi di storie diverse. Già nel manuale base sono presentate le regole per creare le vostre ambientazioni, oltre ovviamente a fornirne alcune già precostituite.
Alcuni dei consigli che vengono dati sono quelli di mischiare il genere western con la fantascienza ed una punta di spacconaggine. Vi ricorda qualcosa? Solo nella mia testa risuona il nome dell’astronave Firefly?
Oppure perché non unire il genere supereroistico alle scuole superiori? Magari fare un qualcosa di più ampio respiro, inserire i viaggi nel tempo e un serial killer che cerca di acquisire i poteri di tutti. Come? State dicendo che assomiglia un po’ troppo a Heroes? Beh sì, anche quello somigliava troppo ad altre cose…
Però, se non avete voglia di creare qualcosa ex-novo, cosa che comunque vi consiglio di fare, potete sempre utilizzare le ambientazioni progenerate che sono presenti sul manuale. Una di queste riguarda una sorta di Grecia Antica dove è possibile interpretare i mostri dei miti, dalla chimera al grifone, dalla gorgone al minotauro.
Non è abbastanza? Sul manuale base potete trovare anche una ambientazione cyberpunk unita al post apocalittico, dove si andranno ad interpretate dei soldati di una agenzia governativa che è tenuta a proteggere gli scienziati e che al tempo stesso prova ad aiutare la popolazione.
Conclusioni
Un sistema flessibile in cui ho già provato a creare alcune schede e, al tempo stesso, alcune ambientazioni.
Sono stupito? No, non troppo. Non voglio gridare al miracolo prima di averlo giocato.
In passato, con Savage Worlds, la strada di sistema unico atto a piegarsi alle ambientazioni era già stata intrapresa e questo è soltanto uno dei vari sistemi che possono essere utilizzati.
Però c’è qualcosa che mi attira. Il Cortex Prime è stato già impiegato in un gioco presentato su Kickstarter, sto parlando di Legends of Grayskull: The Master of the Universe. Notizia di pochi giorni fa è che questo sistema verrà impegnato anche per narrare le storie ambientate nell’universo de “Il Principe dei Draghi” (“The Dragon Prince“), ben nota serie televisiva per ragazzi (più o meno) che ha raggiunto la sua terza stagione su Netflix.
Voi avete avuto modo di provare questo Cortex Prime? Avete qualche parere da condividere con noi? Fatecelo sapere nei commenti!
2 Commento
francesco
Lo possiedo ma non l’ho ancora letto tutto. Avevo anche la versione Marvel. E’ un gioco sulla scia di Fate o pota (forse meno metodico sulla parte del narratore); quindi propone le classiche dinamiche del gdr (campagne, avventure, master) ma con un occhio alla essenzialità di alcuni aspetti (combattimento e gestione dei poteri dei pg); insomma evita la mappa tattica e le soluzioni un po’ da wargame di giochi come Savage Worlds e D&D. Il sistema di base è semplice; il nuovo manuale contiene tutte le varianti del gioco ideate in questi anni. Ogni gruppo deve, quindi, creare il suo gioco con le varie opzioni. Questo può essere faticoso: ecco perché escono anche ambientazioni con tutto già pronto.
Riccardo Gallori
Salve Francesco, benvenuto su queste pagine. Eh sì, pare che sia un aggiornamento di un sistema già utilizzato in precedenza per Marvel e per tanti altri giochi (Firefly ed altri).
Per quanto riguarda la costruzione condivisa dell’ambientazione è un qualcosa che già da diverso tempo piace ai giocatori, ma ovviamente non è obbligatorio che sia apprezzato da tutti!
E poi nel gioco di ruolo ciascuno cerca di trovarci quello che vuole per essere contento e divertirsi
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