“Savage Worlds: Adventure Edition” è la nuova edizione del famoso sistema Savage Worlds, che permette delle regole agili e snelle per poter giocare qualunque ambientazione si voglia creare. La nuova edizione è stata portata in Italia da SpaceOrange42 durante il Modena Play 2019, con una campagna pubblicitaria davvero notevole, degna di un titolo di questo tipo.
“Savage Worlds: Adventure Edition” è quel tipo di manuale che tutti i fan del gioco di ruolo dovrebbero avere in casa. Non si può mai sapere quando tornerà utile per una giocata e, fino all’arrivo di Not The End, era probabilmente uno dei sistemi migliori se non il migliore con cui ruolare qualsiasi ambientazione non avesse un suo regolamento.
Struttura del manuale
Il manuale si compone di 263 pagine divisi in nove capitoli e un indice analitico dei termini utilizzati all’interno di esso. La rilegatura è di pregevole fattura e, anche a un anno di distanza, la qualità estetica del manuale colpisce piacevolmente l’occhio. Il tutto risulta di facile lettura, grazie a dei capitoli bene impostati che si possono dividere nettamente tra regole per giocatore, master o liste di oggetti. In questo modo il lettore non perderà tempo e troverà molto velocemente ciò che gli serve.
Un sistema dalle mille ambientazioni
Il più grande punto di forza del sistema di Savage Worlds è, senza ombra di dubbio, la presenza di più ambientazioni di quante se ne riesca a tener traccia. Costruire un mondo con questo sistema diventa sempre più facile, grazie a regole apposite e abilità generiche molto facilmente adattabili a contesti diversi. Dopo un conto spannometrico, oserei dire che attualmente ci siano più di venti setting per Savage Worlds, spaziando dal rinascimento italiano al cyberpunk, passando per il western all’horror al fantasy più spinto e oscuro.
Non ultimo va ricordato “The Silence of Hollowind”, che ha avuto tra i suoi primi sistemi per l’ambientazione proprio Savage Worlds.
Gli Eroi hanno una marcia in più
I personaggi di Savage Worlds sono meccanicamente e narrativamente avvantaggiati rispetto ai loro avversari. Dopo tutto, come il manuale spesso ci fa notare, non è una persona comune quella che si lancia dalla cascata e sopravvive, o che dirotta un dirigibile per salvare una principessa.
A livello meccanico, gli Eroi hanno due alleati dalla loro parte: il Dado del Fato e il Benny.
Il Dado del Fato
Il Dado del Fato è un d6 che si tira in aggiunta a tutto il resto, una volta per azione del personaggio. Questa meccanica serve a dare un vantaggio all’Eroe e a permettergli di tenere il risultato più alto. Come tutti gli altri dadi, il Dado del Fato può esplodere.
Il Benny
Il Benny è lo strumento più potente nelle mani del giocatore, ed è stato potenziato per questa nuova edizione di Savage Worlds. Ogni giocatore inizia ogni sessione con tre Benny e quelli non spesi vengono persi alla fine della stessa, in modo che non si abbia la tentazione di accumularsi o di non usarli.
– I Benny permettono di ritirare nuovamente un qualsiasi Tratto, se non si è ottenuto un fallimento critico, e di tenere il risultato migliore.
– Un giocatore può utilizzare un Benny per riprendersi immediatamente dallo stato di “Scosso”, particolarmente fastidioso durante un combattimento.
– Un Benny può essere utilizzato per tentare di evitare Ferite assorbendo i danni, seguenod una regole apposita.
– I Benny si possono utilizzare anche per pescare una nuova carta Azione. L’ordine di Azione in Savage Worlds viene deciso con l’estrazione di carte da poker e si possono spendere quanti Benny si vogliono per pescare più carte e tenere quella più vantaggiosa per il giocatore.
– Un Benny può esser speso per ripetere il tiro dei danni del proprio personaggio. A questo si riferiscono tutti i dadi che dovrebbero entrare in gioco nel conto dei danni.
– Sacrificare un Benny permette il ripristino di cinque Punti Potere, ottimi per attivare le abilità speciali del personaggio.
– Influenzare la storia. Questo è un punto molto bello, aggiunto con questa edizione di Savage Worlds, che permette ai giocatori di aggiungere elementi narrativi a loro vantaggio o di spostare gli eventi in loro favore. Può essere molto utile quando, nonostante tutto, i dadi remano contro a delle belle giocate oppure per aggiungere elementi nuovi e imprevedibili.
Generale e narrativo, piuttosto che specifico e meccanico
Appare chiaro come anche Savage Worlds abbia appreso la tendenza del gioco di ruolo di questa decade a spostarsi, sempre più velocemente, verso il narrativo. Si tende ad abbandonare il quadretto per spostarsi nel teatro della mente, si girano scene come se stessimo preparando un film o una serie tv, ecc…
In questa direzione notiamo un accorpamento di diverse abilità rispetto alla vecchia edizione di Savage Worlds, oltre all’introduzione di regole per scene veloci e molto più narrative.
A chi è consigliato?
Savage Worlds andrebbe conosciuto, se non altro, per cultura personale del mondo del gioco di ruolo. A livello di utilizzo, invece, è consigliato a chiunque voglia un sistema tutto sommato leggero e facile da imparare per giocare tutte le sue ambientazioni. Non si può non rimanerne innamorati, poiché molte di esse hanno anni e anni di lavoro e materiale ormai disponibile e sono facilmente adattabili per questa edizione di Savage Worlds.
Lo si può trovare sul sito di SpaceOrange42.
1 Commento
francescofelici
SW è la dimostrazione che un gdr che usa miniature può stare in un unico manuale e non in tre :). Ha una bella selezione di ambientazioni. Sarebbe a mio avviso più interessante se la virata narrativa fosse stata più marcata, nella nuova edizione. Fisicamente l’edizione italiana è davvero bella: io vorrei il FATE Condensed con una edizione così ^_^
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