Alice is Missing è un gioco di ruolo da giocare in silenzio.
I giocatori si troveranno ad indagare sulla scomparsa di Alice Briarwood, una studentessa liceale della tranquilla cittadina di Silent Falls in California del Nord.
Durante la partita, i partecipanti utilizzeranno i propri telefoni per inviarsi messaggi mentre si troveranno a rivelare indizi riguardati quanto è successo ad Alice.
“Chi ha ucciso Laura Palmer?”
Colta la citazione?
Ecco, Alice is Missing punta a ricreare una storia dalle tematiche e dai caratteri simili alla famosa serie tv degli anni 90 creata da David Lynch e Mark Frost.
Alice is Missing è stato progettato per essere giocato nell’arco di una sola sessione, della durata di due-tre ore circa, alla quale possono partecipare fino ad un massimo di cinque persone. Il progetto, di Spenser Starke della Hunters Entertainment, è stato sovvenzionato tramite la piattaforma Kickstarter dove ha riscosso un discreto successo grazie anche al particolare “approccio silenzioso“.
È notizia di qualche giorno fa che la Raven Distribution distribuirà in Italia il gioco “Alice è Scomparsa“.
ALICE IS MISSING – MATERIALI DI INDAGINE
All’interno della scatola troviamo il regolamento e 72 carte. Dal sito è inoltre possibile scaricare la scheda personaggio, un breviario di gioco e una collezione di 10 poster di persona scomparsa diversi in maniera da dare così, ogni volta, un volto diverso ad Alice.
ALICE IS MISSING – IL GIOCO
Il gioco non richiede un master ma, come accade per molti giochi narrativi, è presente la figura del “facilitatore”, ossia colui che conosce le regole, le espone e dà il “calcio d’inizio” alla serata.
Alice is Missing si suddivide sostanzialmente in due fasi.
I FASE
Durante il primo arco, durante il quale si potrà parlare liberamente, si andranno a delineare collettivamente Silent Falls, Alice, i personaggi (gli archetipi sono predefiniti ma flessibili) e come siano legati a lei, e le relazioni che intercorrono fra di loro.
Luoghi e Personaggi sospetti sono identificati da carte. È compito dei giocatori, a turno, dire due parole sul loro “ruolo” in città, su voci che circolano a riguardo, o su trascorsi di cui tutti sono a conoscenza.
Questo è possibile farlo con due carte che i giocatori riceveranno all’inizio: Personaggio e Drive.
Ciascuna Carta Personaggio presenta tre tipi di aspetti.
- Background: che ci aiuta a conoscere meglio Alice
- Segreto: qualcosa che riguarda noi, il nostro rapporto con Alice o altro, che non vogliamo si sappia in quanto potrebbe incrinare i rapporti. Questo elemento è l’unico la cui risposta non va condivisa nella prima fase
- Voicemail: questa parte entrerà in gioco a breve, ed indica l’argomento dell’ultimo messaggio vocale che abbiamo lasciato ad Alice prima di venire a conoscenza della sua scomparsa
La seconda carta ci aiuterà a conoscere meglio il nostro personaggio. Qui gli aspetti sono solo due.
- Atteggiamento: come stiamo reagendo alla situazione e come ci comportiamo nei confronti degli altri. Qui non c’è risposta da dare o questioni da discutere, serve a dare al giocatore un’idea di che persona sia il proprio personaggio
- Relationship: due relazioni da attribuire ciascuna ad un altro personaggio, possono indicare atteggiamenti o trascorsi, anche questo serve a guidare l’interpretazione.
Completata la fase di delineazione dei protagonisti della storia, ciascuno, privatamente, dovrà registrare il messaggio lasciato ad Alice.
Verranno poi decisi i luoghi chiave legati alla vicenda e i possibili responsabili. Ogni giocatore riceverà infatti alcune Carte Indizio che sul retro, unica parte visibile a tutti, presentano dei numeri che vanno da 90 e scendono fino a 10.
II FASE
Adesso che sappiamo qualcosa su Silent Falls e su chi vi abita, è giunto il momento di scoprire…
“Che fine ha fatto Alice Briarwood?”
La seconda fase, al contrario della prima, si svolgerà senza che si possa parlare gli uni con gli altri, non verbalmente almeno… gli scambi tra giocatori, infatti, avverranno tutti tramite messaggi telefonici.
Il facilitatore, che avrà sempre il ruolo di Charlie Barnes, un amico di Alice che ha lasciato la città da qualche anno ed è tornato solo recentemente, scriverà il primo messaggio, dando così il via al gioco.
Da questo momento scattano i 90 minuti di gioco!
Sulla piattaforma YouTube, nella pagina di Hunters Entertainment, è possibile trovare la soundtrack ufficiale da mettere in sottofondo con timer incluso.
Il tempo che scorre è un elemento di gioco fondamentale, infatti quando il timer indicherà il minutaggio di una delle carte indizio, il giocatore che possiede tale carta dovrà girarla e leggerla, senza farla vedere a gli altri, e seguire le indicazioni.
Le Carte Indizio chiedono solitamente di rivelare una carta Luogo o Sospetto, danno inoltre un suggerimento narrativo che il giocatore dovrà cercare di inserire nel flusso di messaggi. La narrazione si evolve proprio grazie all’ausilio di queste carte che riescono a far sì che il gioco non stagni, aggiungendo poco alla volta elementi interessanti alla storia.
Con la rivelazione dell’ultima Carta Indizio ci si avvia così alla conclusione, arrivando a scoprire dov’è finita Alice.
PARERI & CONCLUSIONI
L’idea di questo approccio al gioco mi ha affascinato sin dal primo momento che ne ho sentito. Presentava infatti un’idea innovativa e decisamente interessante: un gioco di ruolo dove non si deve parlare.
Il titolo non ha assolutamente deluso le aspettative, anzi le ha decisamente surclassate! È molto più immersivo di quanto immaginassi e riesce effettivamente a trasportarti in questa storia e a fartene sentire parte importante.
Le tematiche affrontate durante la sessione non sono sempre facili e leggere. Possono infatti sorgere argomenti ostici quali abusi, maltrattamenti, droghe e stupri (un po’ come in “Twin Peaks” appunto!) e, sebbene il gioco presenti strumenti quali X-Card e Lines&Veils, il loro utilizzo eccessivo potrebbe limitare la godibilità del gioco.
Unica nota dolente che mi sento di evidenziare è l’ostacolo da superare per poterlo giocare se si distanti. Un gioco che, come premessa, dice di dover essere giocato solo tramite messaggi lascia pensare che si possa non essere nella stessa stanza, ma la forte componente di carte risulta limitare molto il gioco da remoto, o comunque richiede accorgimenti extra.
È comunque un ostacolo facilmente superabile. Giocarlo su Discord ha conferito un feeling più realistico e pertanto più immersivo, cosa che non credo sia ottenibile se giocato dal vivo…
COMMENTI DI ALCUNI GIOCATORI POST SESSIONE
“Sicuramente un’esperienza molto positiva. Una ventata d’aria fresca con qualcosa di nuovo e di divertente. Il fatto di averlo giocato su Discord, a parer mio, è un bonus, forse è l’unico gioco che risulta migliore con questo setting che non di persona dove forse inevitabilmente a fronte di una più facile distribuzione delle carte ci sarebbe inevitabilmente qualche momento di imbarazzo nello scrivere messaggi in silenzio uno di fronte all’altro. Sicuramente un’esperienza da rifare al 100%!”
“Secondo me, paradossalmente, funziona meglio su Discord che dal vivo. Il fatto che tu non sia a contatto diretto con le persone, il fatto che non si crei l’occasione per una battutina stupida aiuta molto. La musica in sottofondo, inoltre, contribuisce ad entrare nel mood depressivo.”
“Se dovessi descriverlo in poche parole, direi che la sensazione che si prova a giocarlo è simile a quella di quando ti stai per buttare con il bungee jumping. Tieni il fiato sospeso perché non sei sicuro se la corda reggerà, così fino alla fine non sai se Alice è morta o meno.”
“Giochi per provare un’emozione forte!”