“A Witcher’s Journal” è il supplemento per il gioco “The Witcher” della R. Talsorian Games, uscito di recente in lingua inglese e pronto per essere giocato e letto da tutti gli amanti del mondo di Geralt di Rivia. Dopo aver recensito il manuale base, la versione “easy mode” e la serie tv, è giunto il momento di dedicarci a questa espansione incredibilmente apprezzabile.
Struttura del manuale
Il manuale di “A Witcher’s Journal” si compone di 156 pagine ottimamente divise in modo da essere facilmente consultabili. Come espediente narrativo, molto ben apprezzato, rappresentano gli ultimi appunti di un witcher alla fine della sua vita, in previsione del giorno in cui l’umanità si ritroverà da sola contro le orde di mostri.
“A Witcher’s Journal” espande la lore del mondo di Geralt di Rivia, il suo bestiario (con oltre 33 mostri aggiunti), le conoscenze su Draghi e Vampiri e implementa un nuovo sistema per le indagini e i misteri che sono alla base delle avventure.
Nuova lore
Le prime pagine da sole valgono, per i fan del mondo di “The Witcher”, l’acquisto del supplemento. Attraverso le parole del fondatore della scuola del grifone, Erland di Larvik, i lettori potranno scoprire l’origine dei witcher e vivranno attraverso le parole di uno dei suoi protagonisti “l’era d’oro dei witcher”. Le grandi sorprese non terminano qui, tuttavia, perché Erland ci racconterà anche della nascita delle calunnie nei confronti degli strighi e di come si siano formate le varie scuole. In piena continuità con quanto scoperto tra giochi, libri e gioco di ruolo, le varie correnti di pensieri all’interno delle scuole si rifletteranno nella storia della loro nascita.
Il personaggio di Erland di Larvik non è importante solo per aver fondato una delle scuole, ovviamente, ma anche per essere uno dei primi cinque witcher ad aver mai superato tutti gli esperimenti. Avere le parole di un membro della primissima generazione, quando la prova delle erbe non era ancora stata formalizzata in tutte le sue forme, è importantissimo e illuminante su quale fossero gli obiettivi di un tempo.
Nuovi mostri
Attraverso una precisa classificazione in undici categorie, il manuale introduce oltre trenta nuove creature, con un layout diverso al fine di enfatizzare le informazioni importanti e l’aggiunta di lore per ciascuna delle creature.
Le undici categorie presentate sono: necrofagi; spettri; bestie; maledetti; ibridi; insettoidi; elementali; “relitti”; ogridi; draconidi e vampiri
Mostri eccezionali
Sebbene la parte più sostanziosa del manuale si rivolga al bestiario, l’ultima sezione di quest’ultimo è particolare. Chi conosce l’ambientazione di “The Witcher” rispetta gli Alti Vampiri e i Veri Draghi. Queste due tipologie di creature, senzienti e molto più intelligenti e scaltre di un comune umano, sono avversari formidabili e di solito evitate dai witcher.
“A Witcher’s Journal” amplia la lore di draghi e vampiri dando la possibilità di crearli come npc o nemesi per le avventure dei personaggi. Visto il loro numero esiguo, la complessità del personaggio e la sua potenzia, entrambe le categorie possono essere usate come villain di spessore per regalare grandi sfide al party.
Un nuovo sistema per le indagini
Per i master che si trovassero in difficoltà sul modo in cui gestire le indagini in un gioco di ruolo, “A Witcher’s Journal” offre una soluzione. Sebbene l’approccio della Talsorian Games di fronte a un possibile problema sia inserire statistiche, tabelle e tiri di dado, non tutto quello che viene mostrato è macchinoso. Gli stessi autori suggeriscono nelle note finali di rimanere elastici e non intrappolare i personaggi in dei binari prestabiliti per l’indagine. Oserei dire che questo suggerimento si possa applicare a tutto il manuale.
A chi è consigliato il manuale?
Il manuale è assolutamente da comprare per chiunque voglia giocare una campagna o una serie di avventure basate strettamente sul lavoro dei witcher. L’aggiunta di Veri Draghi e Alti Vampiri può essere un’ottima aggiunta per qualsiasi campagna, poiché queste creature possono influenzare sia la politica delle corti che la vita di umili villaggi.
La parte iniziale sull’origine dei witcher rimane il punto di maggior attrattiva, poiché queste informazioni si integrano perfettamente con la lore già nota ai fan e dei giochi e dei libri.