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The Witcher GDR: la Recensione

Lucca Comics and Games 2018 sarà ricordata per tante uscite, una tra le più importanti è la localizzazione in italiano del gioco di ruolo da tavolo The Witcher. Grazie a Need Games, che in pochissimi mesi dal rilascio internazionale ad opera di R. Talsorian Games ci ha portato questo capolavoro, dopo Lucca siamo riusciti a leggere e studiare l’opera.

La recensione che state per leggere si basa sulla prima ristampa del gioco, contenente tutte le Errata Corrige uscite durante l’inizio di Novembre e già disponibile sul sito di Need Games.

Se voleste saperne di più sugli sviluppi della serie TV prodotta da Netflix, potete andare a curiosare qui e qui.

Il mondo oscuro di The Witcher

L’ambientazione di The Witcher si colloca nel periodo che intercorre tra il secondo e il terzo gioco di Cd Project Red, con l’inizio della terza guerra Nilfgaardiana con i regni settentrionali.

È un mondo cinico e razzista, dove il diverso viene mal tollerato e molto spesso brutalizzato e ucciso. In questo mondo sporco, dove sovente il vero mostro è l’essere umano stesso, si muovono i personaggi dei giocatori. Non eroi e potenti maghi ma semplici avventurieri in cerca di guai.

L’ambientazione mal si si sposa con gesta e personaggi legati al fantasy epico e, anche in caso le due cose si incontrassero, l’unione sarebbe qualcosa di grigio e corrotto.

Tagliagole in cerca di una ricompensa

Sia che il vostro party si dedichi alla caccia di mostri, sia che venga assoldato come spie e sicari per qualche intrigo di corte, interpreterete delle canaglie in cerca di un guadagno non sempre facile.

Il capitolo che riguarda la creazione del personaggio è ampio, vario, ben strutturato, e permette di generare proceduralmente il background del proprio avventuriero. Risulta chiaro, scorrendo le possibili storie, che il lieto fine sia solo un miraggio. Non fraintendete, esiste la possibilità di trovare la felicità in The Witcher, è solo molto rara.

Se giocherete un essere umano, sarete divisi da una guerra senza pietà tra gli stati del nord e Nilfgaard stessa. Se giocherete un non umano, avrete la possibilità di sperimentare gli sguardi, le ingiurie e tutto il resto del razzismo. Fate attenzione ai Pogrom, perché le prossime vittime della folla inferocita potreste essere voi.

Il gioco è ricco di armature, armi di ogni sorta, oggetti leggendari e magia, tanta magia. Per coloro che volessero studiarsi una build adatta, bilanciare l’equipaggiamento in base alle possibilità del personaggio sarà un piacere.

Una cornucopia di regole e una crescita potenzialmente infinita

Non si può mentire su una singola e, per alcuni giocatori, problematica verità: le regole sono tante e decisamente macchinose. Il sistema utilizzato, giocato nel 2018, fa percepire gli ingranaggi un po’ lenti. Specialmente nel combattimento, si potrebbe sentire la tentazione di abbandonare intere parti del regolamento, anche in vista della punizione rappresentata dal fumble.

Ogni 1 tirato potrebbe essere la fine della vita del vostro personaggio, o di un suo braccio, o magari un piede. Persino i praticanti della magia, dopo anni di studio e dedizione alla causa, si troveranno tra le mani strumenti molto pericolosi. Il gioco è letale e proprio per questo ci sono meccaniche specifiche per la morte del personaggio e di come trasmettere la sua eredità ad un familiare, amico o rivale.

L’altra faccia della medaglia da considerare è che grazie al sistema dei Punti Incremento e a continue avventure, è possibile portare al massimo tutte le caratteristiche e abilità, arrivando ad eguagliare se non a superare Geralt e i suoi compagni. I personaggi della saga letteraria e videoludica vengono presentati a inizio manuale con relative statistiche, permettendo poi di comprendere come siano potenti e lontani dagli avventurieri comuni.

Il lavoro di Need Games

Gli editori italiani, Need Games, hanno messo mano all’impaginatura del testo, semplificandone le tabelle senza alterare il contenuto. La loro esperienza nel settore, che ha già portato prodotti di qualità sublime, si vede in ogni pagine e la localizzazione risulta chiara e non confusa.

Un gioco da avere

Nonostante il gioco non sembri uscito nel 2018 ma una decina abbondante di anni fa, trovo che sia per il lavoro fatto che per la cura dimostrata dagli autori e dagli editori, si debba dare una possibilità a The Witcher.

Il titolo è consigliatissimo, anche per il prezzo onesto a fronte di oltre 300 pagine. Terminate le regole, troverete lore, descrizioni, spunti e consigli per ogni master. Anche i novelli narratori troveranno importanti suggerimenti, specialmente riguardo il bilanciamento delle avventure.

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