Chi non ha mai sentito parlare di Palworld in questo periodo? Scommetto nessuno che sia un minimo appassionato di videogiochi!
Ebbene sì, Palworld di Pocket Pair, Inc. sta segnando, giorno dopo giorno, nuovi record di vendita. Ciò porta, per forza di cose, ad affrontare il fenomeno mediatico e fare riflessioni sull’argomento. In primis direi di andare a scoprire se effettivamente il successo che sta riscontrando è meritato o meno. Anche perché il titolo è stato spesso additato, in recensioni ed anteprime, un po’ per clickbait ed un po’ per dare più visibilità ai propri contenuti, come clone di Pokémon.
Ma è veramente così? Andiamo a scoprirlo!
In cosa si avvicina a Pokémon?
Partiamo dal fatto che Palworld in termini di gameplay si differenzia molto dal gioco Pokémon. Si tratta infatti di una fusione tra action-adventure, survival e monster collector. Ed è proprio quest’ultima la cosa che lo avvicina alla famosa serie Pokémon.
In perfetto stile survival, il giocatore dovrà raccogliere risorse, cibo e costruire la propria base. Questo per renderla sempre più funzionale ed evoluta per sopravvivere nel mondo di Palworld, un mondo abitato, per l’appunto, dai Pal. Questi sono poco più di cento mostriciattoli molto diversi tra loro in forme, colori e soprattutto dimensioni. Contrariamente però ai blasonati Pokémon, questi non se ne staranno con le mani in mano in una pokeball ad aspettare il prossimo combattimento. I Pal saranno parte integrante dell’evoluzione del personaggio, costruiranno edifici, ripareranno, coltiveranno, forgeranno, cucineranno. Insomma ogni Pal con le proprie diverse abilità sarà di supporto al sostenimento del giocatore ed alla diretta evoluzione della base o delle basi costruite.
Il problema più grande, e quello che ci ha fatto storcere un po’ il naso, è la palese somiglianza di alcuni Pal con i diretti riferimenti a livello proprio di design. Noi in Locanda bocciamo fermamente la mancanza di originalità, ed in questo Palworld purtroppo pecca molto. Questo perché di miliardi di creature che la fantasia umana può partorire, l’appoggiarsi così evidentemente a un brand famoso, ed affermato, ci fa riflettere non poco sulle intenzioni dello sviluppatore…
Perché Palworld ha riscosso tanto successo?
Otto milioni di copie vendute in sei giorni, senza considerare i download su Game Pass.
Le domande sull’imponente successo di Palworld hanno invaso il web e le chat dal giorno della sua release che ricordiamo ancora in early access. Da cosa è dovuto il successo di Palworld? È davvero sufficiente andare a copiare i Pokémon per avere un titolo campione d’incassi? Quanto ha contribuito la divulgazione streaming?
Noi della Locanda LostInDice risponderemo per quanto concerne la nostra esperienza di gioco che ad oggi supera le 60 ore di gioco. Il gioco a noi è piaciuto molto per diverse caratteristiche che lo rendono di grande fruibilità. In primis la semplicità del crafting e dell’editing e della conseguente progressione del gioco. Questo aspetto, in realtà, non è poi così tanto banale come la si vuol far passare in alcune recensioni lette. Sicuramente, non sarà il massimo dell’originalità, ma il connubio Pal/Survival funziona alla grande. Da una parte c’è infatti la bellissima e genuina voglia di scoprire nuovi Pal da registrare, dall’altra c’è la voglia di costruire e crescere le nostre potenzialità di sopravvivenza, e cattura, anche in zone della mappa molto ostiche.
Il personaggio potrà aumentare di livello fino al cinquantesimo. Ad ogni livello, oltre ad accrescere le proprie statistiche in perfetto stile rpg, saranno sbloccate nuove tecnologie che lo aiuteranno nella propria avventura. Nuove tecnologie che comprendono edifici, materiali ed anche accessori o armi per sé stesso e per i Pal. Sarà così più facile l’esplorazione di gioco, la cattura dei Pal e la qualità della vita all’interno del villaggio/base costruito. Vi faccio un esempio molti Pal saranno addirittura cavalcabili e molti di essi sono volanti, il che ci consentirà di raggiungere zone altrimenti inarrivabili.
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La mappa di gioco è immensa e in un primo momento non ci si accorge di quanto effettivamente sia grande. Ma già con il primo volo vedendo l’estensione del velo nero che copre le zone inesplorate, è ben comprensibile la grandezza del mondo di gioco. Un assaggio delle proporzioni delle distanze da coprire, lo si poteva già avere dopo aver sbloccato almeno la prima torre del boss. Quindi più o meno intorno verso il diciottesimo/ventesimo livello (le prime dieci ore di gioco).
Il mondo di gioco è molto piacevole da esplorare, soprattutto se settato con un buon pc a degli standard alti. Comunque non ci fa gridare al miracolo. Quello che colpisce, però, sono la diversità degli ambienti, con annesse diverse caratteristiche di temperatura, stile The Legend of Zelda, e conseguente differenziazione dell’equipaggiamento per resistere al troppo caldo o troppo freddo. In aggiunta ci sono statue da catturare, uova da far schiudere e dungeon da esplorare. Oltra a boss di dimensioni sorprendentemente grandi che possiamo catturare. Esistono, inoltre, Pal rari in versione alpha, alberi delle abilità, forzieri e documenti che approfondiscono lore del gioco. Ecco, tutto ciò rende l’esplorazione sempre molto gradevole e, soprattutto, mai inutile!
Anche perché tutto, e sottolineo tutto, ciò che si può fare in Palworld, anche il semplice tagliare la legna, darà esperienza al proprio personaggio. E non solo a lui, anche ai Pal che compongono la squadra. Ciò è un contributo prezioso quando si passa il trentesimo livello. Infatti la progressione subisce una bella impennata e, effettivamente, il miglior modo di fare esperienza è proprio andare a registrare nuovi Pal, spingendo così il giocatore ad esplorare e conoscere il mondo.
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Lo stile dei Pal è molto bello e tenero, ma allo stesso tempo imponente ed aggressivo. Giocando la percezione che molti Pal siano simili ai Pokémon, lascia un po’ il tempo che trova, ad eccezione di alcuni esempi evidenti. Quello che più coinvolge, a nostro avviso, è proprio la diversità e soprattutto la dimensione. Poter possedere Pal minuscoli e, allo stesso tempo, catturare e spesso cavalcare Pal immensi in stile mammuth o Draghi, è veramente appagante. Anche il solo evocarli in game, dopo la cattura, è un qualcosa di molto soddisfacente!
Si è parlato molto anche della tanto forzata pubblicità, che ha portato il gioco ad essere virale. Noi siamo del parere che sicuramente parlarne, e mostrarlo, ha fatto bene al titolo stesso. Nelle varie piattaforme streaming è effettivamente difficile mascherare un titolo brutto per uno bello, o viceversa. Lo streaming, diversamente da un montaggio video, è una pubblicità autentica, reale di quello che il gioco offre. Ed il gioco in questo caso offre veramente tanto divertimento, in diversi modi, tutti allo stesso tempo molto piacevoli da affrontare e giocare!
Versione in early-access
Palworld il 19/01/24 è stato rilasciato in versione accesso anticipato, quindi non ancora in versione definitiva. Questo status gli consente quindi di far chiudere un occhio ai diversi bug presenti e a qualche sporadico crash che tutto sommato si posiziona in secondo piano rispetto all’aspetto ludico del gioco. Oltre a trovarlo a prezzo scontato di 29 euro su Steam, fino all’uscita della release in versione definitiva, si può giocare anche in abbonamento Game Pass sia su PC che su XBOX.
Nintendo e Pokémon non dicono nulla?
Sappiamo bene che Nintendo tutela moltissimo i propri copyright ed i suoi stretti collaboratori, lasciando veramente correre poco azioni di pirateria o plagio. Nei primi giorni sia Game Freak che Nintendo non hanno dichiarato nulla, sembra quasi siano stati vigili sul fenomeno Palworld senza muovere un dito. Solamente negli ultimi giorni c’è stata la dichiarazione da parte di The Pokémon Company (la proprietaria del brand Pokémon, N.d.A.) di voler indagare. Staremo a vedere come si muoverà e se succederà qualcosa al titolo del momento…
Palworld: Tiriamo le somme
Per chiudere la disamina su Palworld , il gioco come anticipato già, pecca tanto di poca originalità, ma tutto quello che propone lo incastra meravigliosamente bene. Considerando lo status di accesso anticipato, al netto di qualche bug comprensibile, sembra fluido e piacevole da giocare. Per noi della Locanda, amanti del genere survival e dei monster collector, il connubio sfocia in un bel matrimonio d’amore, per il quale Palworld sembra essere un riferimento e sicuramente un porta bandiera!
Qualcuno afferma che il successo di Palworld sia anche dovuto dalla voglia di rivalsa per l’incapacità di Game Freak di mettere sul mercato un titolo videoludico degno del nome Pokémon.
A nostro avviso in parte è vero, ma oltre alle tante differenze già citate, la colpa di ciò la si può attribuire solo alla stessa Game Freak che in tanti anni si è solamente adagiata sugli allori delle vendite senza dare nessuna ventata di freschezza alla sua appassionata community.
Tutto il resto a nostro avviso è merito di Palworld che, come abbiamo dichiarato, fonde due generi in maniera ineccepibile dimostrando che alla fine non ci vuole poi molto per far divertire i videogiocatori con un monster collector e chissà se magari è riuscito ad accendere qualche campanellino d’allarme nell’addormentato mondo videoludico Pokémon!