Oggi vorrei parlarvi di Clover – Il Custode delle Storie Incompiute di Camilla Cosmelli.
Spesso, quando ci approcciamo alle autoproduzioni o a recensire gli autori emergenti, ci chiediamo in che ottica affrontare un autore “giovane”.
Ma cosa vuol dire giovane? Incapace di scrivere? Non avere le idee chiare nella stesura del proprio lavoro?
Sono tutte domande che, leggendo Clover, il libro di Camilla Cosmelli, non riusciamo a formulare, visto la passione con quanto ha scritto questo libro.
Ma ora, prima di andare ad analizzare meglio il libro, ecco a voi due parole su Camilla.
Conosciamo meglio Camilla, vi va?
Camilla Cosmelli è nata a Roma da una piccola famiglia di avidi lettori, che le ha trasmesso una grande passione per i libri e i viaggi.
È laureata in lingua e traduzione giapponese e ha lavorato nel turismo. Per tanti anni ha sfogato la creatività nel cosplay e nel cucito, per poi passare dall aprte di chi i libri gli scrive!
Clover – Il custode delle storie incompiute è il suo romanzo d’esordio, autoconclusivo, ma con un seguito e un prequel già in programma.
Breve sinossi di Clover – Il Custode delle Storie Incompiute
Ecco a voi una breve sinossi del libro Clover – Il Custode delle Storie Incompiute.
Arthur è uno scrittore annoiato, arenato nella stesura del prossimo libro. A cambiargli la vita è la scoperta che una delle sue storie si è materializzata in un’altra dimensione, ma gli eventi non riescono ad andare oltre i pochi capitoli che lui aveva definito nel corso degli anni. L’unico che può fare qualcosa è proprio lui: calandosi nel mondo di Clover il tempo riprenderà a scorrere e, da quel momento in poi, tutto ciò che avverrà sarà la versione definitiva della storia. Arthur deve solo seguire la trama fino alla sua conclusione.
Purtroppo la gioia provata all’idea di conoscere le sue creature lascia il posto a un’amara scoperta: in quel mondo settecentesco diventato realtà, Arthur non è più un dio onnipotente in grado di cambiare gli eventi con uno schiocco di dita. Dovrà assistere i suoi protagonisti e portarli alla fine della storia con le sue sole forze, come un semplice essere umano che sa qualcosa in più riguardo al futuro.
Mantenendo segreta la propria identità, Arthur avvicina i Clover e si unisce a loro nella caccia al tesoro perduto del pirata Black Fang. Tra nobili e streghe, viaggi e combattimenti, decifrano i complicati indizi che Black Fang ha lasciato in giro per l’Arcipelago Minore e affrontano un ostinato avversario determinato a impossessarsi del tesoro.
Intanto Arthur si ritrova a combattere tra il desiderio di aiutare i suoi personaggi, i suoi ragazzi, e quello di posporre la fine della storia, in modo da rimanere il più possibile in quel mondo.
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Storia e Personaggi
Pensate al semplice romanzo di avventura. Un tesoro, un’ambientazione che pesca a piene mani dell’epoca d’oro della pirateria unita ad un pizzico di magia. Un diario e la ricerca di chiavi per aprire il sopracitato. Detto così non sembra nulla di che, quasi la serie televisiva di Willow. Ma non è così! Il worldbuilding è ben pensato, gli avvenimenti sono ad orologeria, soprattutto all’inizio, quando l’alter-ego/scrittore, conosce la strada verso cui si muovono le proprie creazioni. E poi, anche quando il personaggio dell’autore non conosce più la storia, ecco a voi i colpi di scena giusti, nel momento giusto.
Un’altra menzione speciale vorrei farla riguardo i personaggi. La scelta dell’autrice di utilizzare un linguaggio in terza persona per la stesura del libro (scelta che io ho grandemente apprezzato N.d.R.) permette di calarsi meglio nelle vicende dei protagonisti.
Rose, Hazel, Will, Arthur, Thorne, ciascuno di loro ha il suo spazio per presentarsi e crescere senza tuttavia appesantire la narrazione nel libro. È interessante seguire l’evoluzione dei personaggi e la possibilità di calarsi nei loro panni. Calcare i loro passi, essere attanagliati dai loro dubbi e la possibilità di riflettere, attraverso determinate scene. Anche nel nostro mondo e le nostre vite, toccando temi quali lo schiavismo, le diseguaglianze, la condizione femminile e il concetto del potere e corruzione che il potere stesso concede.
Tante tematiche, forti e personaggi ben caratterizzati. Sono davvero rimasto impressionato.
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Conclusioni su Clover – Il Custode delle Storie Incompiute
Inizialmente, appena ho ricevuto il libro tra le mani, che potrete trovare a questo indirizzo, ero molto titubante.
Un libro d’esordio, di una autrice sconosciuta, in auto pubblicazione. Sembrava quasi più una presa di posizione di voler stampare qualcosa piuttosto che un libro che volesse dire qualcosa. Ecco sono qua per dire che mi sono sbagliato, lo ammetto pubblicamente e candidamente. Mi sbaglio come tutti.
Questo libro non è stato affatto male!
Fa restare stupiti la capacità di Camilla di creare una ambientazione così dettagliata. L’autrice non trascura alcun elemento importante. Riesce a dare il giusto spazio a tutti i personaggi e a permettere al lettore di immergersi completamente nelle peripezie affrontate dai protagonisti. Questo, oltre a rendere vivo il mondo lo rende anche realistico.
Se volete affrontare un buon romanzo fantasy e d’avventura, questo è il libro che fa per voi.