Da quando lo showrunner di Doctor Who è diventato Chris Chibnall vi sono stati molti cambiamenti. Il più “simbolico” di questi è lo spostamento dello Speciale di Natale di Doctor Who a quello di Capodanno. Sebbene la notizia non sia stata presa con felicità dai fan, poiché per gli inglesi era una tradizione importante (ricordiamo che Doctor Who accompagna i fan da innumerevoli decadi) visti gli anni di attesa siamo arrivati a pregar per avere qualcosa di decente. Questa puntata di Capodanno si è giocata ogni asso della manica che avrebbe potuto meno la comparsa di un vecchio Dottore e, considerando tutti gli aspetti, è stata una buona puntata.
Gli umani non imparano mai nulla
Visto che il pianeta Terra viene invaso ogni martedì e giovedì, nelle serie di Doctor Who, si potrebbe sospettare che gli esseri umani ormai stiano imparando a giostrarsi e ad avere a che fare con queste situazioni… errore madornale. Uno degli assunti non scritti della serie di Doctor Who è che l’essere umano, inteso come pianeta Terra, non impari mai dai suoi errori e sia ciclicamente destinato a ripeterli.
In questo specifico caso parliamo del ritrovamento di un Dalek morto, con tanto di involucro armato fino ai denti. Vediamo tornare uno dei personaggi meglio scritti delle ultime stagioni, Jack Robertson (interpretato da un eccezionale Chris Noth), il terribile miliardario che antepone il guadagno all’etica, a prendersi cura di questo strano marchingegno a forma di caffettiera.
Doctor No More
Nel frattempo la nostra Gallifreyana preferita si trova in una prigione spaziale a rifletter sulle ultime rivelazioni della scorsa stagione. In questo stato il Dottore riflette sul suo passato a seguito del più grande retcon di tutta la serie: lei non è una gallifreyana; possiede in realtà infinite rigenerazioni; è l’essere dal quale i Time Lord hanno appreso l’arte della rigenerazione; ha diverse rigenerazioni delle quali non ha memoria.
Senza stare a spiegare (non è la sede adatta) perché tutti questi retcon siano unghie sulla lavagna che mal si sposano con l’idea che il Dottore sia solo uno scappato da Gallifrey con un Tardis che non ha mai imparato a guidare (tanto che guida con il freno a mano tirato), possiamo se non altro comprendere che il personaggio abbia bisogno di un po’ di tempo per riflettere.
La sua prigionia viene interrotta quando il grande, il solo, l’unico, capitano Jack Harkness irrompe per portarla al sicuro. Tuttavia in qualche modo c’è un distaccamento con la vecchia figura del Dottore, tanto che in alcune occasioni lei stessa si riferisce come “He” invece che “I”. Non ci resta che attendere la prossima stagione e salutare Tredici.
I Dalek non scocciano
Quando uno Showrunner non sa bene cosa mettere in una puntata, la risposta giusta è quasi sempre un Dalek. Questi nemici storici del Dottore (o il Dottore è nemico loro?), destinati a rimanere sempre dei concentrati di odio in grado di distruggere se stessi pur di ottenere qualcosa, sono la vera trovata di questo speciale di Capodanno. La buona idea portata nell’episodio è però il passo successivo, poiché i Dalek erano presenti anche l’anno scorso, ossia far combattere Dalek di “purezza” diversi. Il Dottore conosce abbastanza bene il suo nemico da saper premere tutti i tasti per distruggerli.
Addio Compagni
Fin dalle prime puntate di questo nuovo Dottore ho detto come utilizzare tre compagni al posto di uno spalmasse troppo il tempo dedicato a ciascuno, rendendo i personaggi molto scialbi. Lo speciale di Capodanno ha deciso di accontentarci e riportare finalmente la situazione a un solo compagno… quello sbagliato. Purtroppo a rimanere accanto al Dottore è stato l’unico personaggio che ha per carattere la sua etnia, invece che dei veri interessi, e questo è sia un bene che un male. È auspicabile che questa occasione venga sfruttata per approfondire e sviluppare l’ultimo compagno prima del saluto del Dottore (che avverrà alla fine della prossima stagione) e forse starà proprio a lei accogliere la nuova rigenerazione ma, allo stesso tempo, vuol dire sorbirsi puntate in cui l’unico apporto sarà il suo.