Riflettiamo brevemente sulle nuove copertine di Harry Potter, create da Michele De Lucchi, che tanto stanno destando scalpore in questo periodo.
È notizia ufficiale di qualche giorno fa, dai canali social di Adriano Salani Editore, di una nuova edizione di Harry Potter con le copertine realizzate da Michele De Lucchi.
Come possiamo leggere dai commenti, queste copertine stanno raccogliendo sia impressioni negative che positive, cosa che decisamente non basta ad un cercatore! Avevamo fatto un approfondimento simile anche con la grafica della nuova edizione de Il signore degli anelli, se vi ricordate. In questo articolo, quindi si cercherà di approfondire la natura e lo stile di queste copertine e perché, nonostante tutto, non siano adeguate per la saga di Harry Potter.
Due parole su Michele De Lucchi: chi è l’autore delle nuove copertine di Harry Potter?
Il primo passo è chiederci chi sia l’autore di queste copertine.
Artista, architetto e designer, Michele De Lucchi opera in Italia e nel mondo dagli anni ’70, per nomi come Olivetti, Deutsche Bank, Piaggio e molti altri. De Lucchi ha vinto diversi premi e riconoscimenti, come ad esempio il Compasso d’Oro. La scheda Wikipedia e il suo sito possono darci solo delle prime impressioni su quello che dev’essere un artista dalle molte sfaccettature e con le più disparate esperienze, col filo conduttore dell’architettura, del legno e del valore degli oggetti, in relazione con l’uomo.
Le nuove copertine di Harry Potter
Probabilmente l’avventura con Harry Potter e il suo mondo visivo dev’essere stata un nuovo stimolo per l’autore, che ha deciso di affrontarla attraverso la tecnica dell’illustrazione digitale.
Il risultato sono sette copertine dall’impianto visivo rigoroso, che aprono una diversa riflessione sul mondo legato al giovane mago inglese. Infatti, nuovi spazi vengono ridisegnati con architetture visionarie, dalle forme innovative per quello che noi consideriamo l’immaginario classico di Harry Potter.
I personaggi si relazionano con l’ambiente in una sorta di scoperta, cosa che in effetti il giovane Harry fa ogni qual volta che vede qualcosa di nuovo del mondo dei maghi. Le architetture rimandano all’immaginario di De Lucchi, a sculture e disegni che ha realizzato durante la sua carriera artistica.
La reazione dei fan di vecchia data
È evidente che questa edizione di Harry Potter non è rivolta ai fan di vecchia data, né agli appassionati degli otto film. Al contrario, vuole offrire una nuova visione ai potenziali nuovi lettori. In tal senso, ricordiamoci che la traduzione dell’opera è stata rinnovata nel 2011.
La sensazione, per chi come me è fan dell’opera e ha visto passare tutte le edizioni davanti a sé, al primo approccio con le copertine è decisamente di straniamento. Per chi già conosce Harry Potter, manca completamente l’atmosfera dei libri, non c’è magia né senso del fantastico. Al contrario, queste nuove illustrazioni sembrano rimandare alle copertine fantascientifiche, con un concetto di umano VS mondo alieno, che fa molto Urania anni ’70.
Per capire la differenza con altre edizioni di pregio dell’opera di Harry Potter, basta spostarsi in Inghilterra. Infatti, a fine novembre/inizio dicembre 2020 è uscita l’edizione italiana del primo volume fatto dai Minalima, uno studio grafico che ha curato il comparto visivo grafico dei film di Harry Potter. Come potrete capire dalle immagini, siamo di fronte a due prodotti decisamente agli antipodi.
Le mie impressioni sulle nuove copertine di Harry Potter
Personalmente, sono rimasta molto delusa dalla scelta tecnica di lavorare in digitale per queste copertine. Infatti, De Lucchi è un abile scultore e le sue opere pittoriche sono decisamente interessanti, lo stesso si può dire per i libri che ha illustrato lui stesso.
Il digitale sarà stato una scelta personale dell’autore o una richiesta dell’editore?
Nel secondo caso, avrei apprezzato di più un Harry Potter con una carta bianca data all’autore. Infatti, la scultura sarebbe stata abbastanza nuova e interessante come concetto da sviluppare per delle copertine strettamente fantasy: non sono molti gli artisti che si approcciano al mondo editoriale di prima mano. Certamente, siamo abituati a vedere arte sulle copertine dei libri. Ne sono un esempio i libri di Italo Calvino pubblicati da Mondadori ad inizio anni Duemila, con le opere scultoree moderne astratte di Fausto Melotti su fondo ascetico bianco. È un altro esempio ben noto l’uso di dipinti conosciuti per accompagnare libri di narrativa di diversi generi.
Le sculture di Fausto Melotti come copertina per Calvino Il dipinto di Corcos “Sogni” sulla copertina de “La zia marchesa” di Agnello Hornby
Tuttavia, da quando il mestiere dell’artista e dell’illustratore si sono separati, è sempre più difficile vedere (uso una forma che personalmente detesto ma che rende bene l’idea) l’arte visiva entrare nel mondo dell’arte applicata. Uno dei pochi esempi che mi vengono in mente è Donato Giancola.
Alcune riflessioni finali
E se volessimo davvero iniziare a vedere artisti contemporanei sulle copertine dei libri, De Lucchi in effetti ha al suo attivo dei libri pubblicati. Tuttavia, trovo che De Lucchi sia molto più affine al genere de L’uomo che piantava gli alberi di Giono (sempre di Salani), anziché ad Harry Potter.
La scelta delle nuove copertine di Harry Potter piacerà ai nuovi lettori? Starà a Salani, e all’autore, nel caso, raccontare questa nuova proposta editoriale.
Personalmente, sono curiosa di vedere l’edizione cartacea per vedere e capire se le mie riflessioni saranno più o meno azzeccate.
Come supportare i Cercatori di Atlantide e Minalima
Mentre attendiamo l’uscita di questa nuova edizione di Harry Potter edita da Salani, vi lasciamo in descrizione due link per acquistare l’edizione di Minalima de La Pietra Filosofale. Si tratta di link sponsorizzati, e quindi acquistando il libro attraverso questi link potrete sostenere anche noi Cercatori di Atlantide.
QUI potrete trovare La Pietra Filosofale di Minalima in ITALIANO.
QUI potrete trovare La Pietra Filosofale di Minalima in INGLESE.