Sembra un periodo particolarmente caldo per parlare di D&D 5E. Prima il nostro articolo riguardo le recenti “modifiche annunciate”, o meglio dire rinforzate, riguardo le modifiche a Drow e Orchi. Oggi, la fine di una serie di Tweet di J. Crawford, Lead Designer di D&D 5E, riguardo gli allineamenti. Croce della 3.5, frutto di interminabili discussioni sui forum, gli allineamenti sono sempre stati un problema. O, meglio, era un problema la loro interpretazione da parte di gruppi un po’ disfunzionali. Oggi ne parliamo.
Mani sul fuoco
Parlare di allineamenti è sempre abbastanza rognoso all’interno dei gruppi (più o meno come parlare di antifascismo e stupro, come attestano i nostri articoli). Potevamo tranquillamente terminare tra le fiamme questo – ora – cocente Giugno ma abbiamo deciso di limitarci. La diatriba sul ladro caotico neutrale, d’altronde, è un argomento che ciclicamente si propone sui forum, così come il dm a pagamento.
Jeremy Crawford ha lanciato un paio di Tweet nell’etere giusto per smuovere le acque già abbastanza smosse. Qui sotto ve ne sono alcuni, altri li troverete sulla pagina Twitter del Game Designer.
Friendly reminder: no rule in D&D mandates your character’s alignment, and no class is restricted to certain alignments. You determine your character’s moral compass. I see discussions that refer to such rules, yet they don’t exist in 5th edition D&D.
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Una sorta di consiglio/raccordo al suo precedente commento riguardo i cambiamenti che la Wizard vuole apportare al suo piano di ammodernamento. Nulla di nuovo a chi ha sfogliato con attenzione il manuale, né per chi ha cominciato ad affacciarsi ad altri giochi di ruolo. Per tutti coloro, invece, che ancora gettano tanto fuoco nelle discussioni, serve andare avanti e continuare il discorso sugli allineamenti, andando appunto ad aggiungere altra legna al fuoco.
D&D has general rules and exceptions to those rules. For example, you choose whatever alignment you want for your character at creation (general rule). There are a few magic items and other transformative effects that might affect a character’s alignment (exceptions).
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Your character’s alignment in D&D doesn’t prescribe their behavior. Alignment describes inclinations. It’s a roleplaying tool, like flaws, bonds, and ideals. If any of those tools don’t serve your group’s bliss, don’t use them. The game’s system doesn’t rely on those tools.
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Sulla scia del cambiamento?
Che sia stato per i tempi particolarmente favorevoli per una discussione, o per le fiamme già alte, l’appunto di J.Crawford ha lanciato una nuova onta di discussione in varie community, molte delle quali, come dicevo, seguo con interesse. Ovviamente si è di nuovo venuto a creare una separazione, il solito fronte già trito e ritrito. Prima di dare il mio punto di vista, ci terrei a sottolineare un successivo intervento del Lead Designer che, a mio parere, è da prendere come esempio di come approcciarci al gioco. Sui generis, sia chiaro, non solo per D&D.
Regarding a D&D monster’s alignment, here’s the general rule from the Monster Manual: “The alignment specified in a monster’s stat block is the default. Feel free to depart from it and change a monster’s alignment to suit the needs of your campaign.
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Jeremy Crawford, in sostanza, non ha detto nulla di nuovo. Un piccolissimo appunto all’inizio di SCAG (Sword Coast Adventurer’s Guide) diceva chiaramente “Make the Realms yours“. Mai stato più d’accordo con questo. Ciò che si sta cercando di fare è costruire un campo neutrale, senza vizi di forma e vecchie meccaniche, per dare spazio libero alla creatività. Gli allineamenti, per fortuna o purtroppo, sono il primo meccanismo obsoleto di D&D, appena prima delle razze e classi. Pathfinder 2 ha già eliminato la parola razza, potenzialmente pericolosa, sostituendola con Ancestry e Heritage. Stessa cosa succederà agli allineamenti, agli ideali, al modo di vedere il mondo e al modo di rappresentarlo.
Prima di rispondere indignati, terribilmente aspri, che nel “vostro salotto le cose non vanno così”, e di esemplificare a tutti come siete riusciti ad arginare una meccanica, pensateci. Di soluzioni su come sgusciare fuori dagli allineamenti ce ne sono centinaia. E, forse proprio perché ce ne sono centinaia, forse è il caso di toglierli, definitivamente, così da dare a tutti questi creativi un premio.
Infine, mi rimane un semplice dubbio. Quanto di quello che D&D sta mettendo avanti finirà con il piacere alle persone che ad oggi ci giocano? Quante saranno semplicemente trovate pubblicitarie in un momento di fervente attenzione, per poi tornare ad essere idee in un cassetto? Come cambierà il gioco di ruolo più famoso al mondo, e come si modificheranno i suoi cloni? Basterà a tenere in piedi il carrozzone che si è creato ad oggi, o finirà nel disfarsi di fronte al tempo?