Attenzione: per Violet Evergarden: Eternity and the Auto Memories Doll, l’introduzione dell’articolo, fino alla Sinossi, era stata indebitamente presa da un articolo di Everyeye.it che trattava il medesimo argomento. È stata in seguito completamente riscritta dal sottoscritto.
Simone Maccapani
Mi scuso per il plagio e assicuro che non ricapiterà.
Ringrazio anche Alex Casiraghi per la segnalazione e mi scuso con lei per aver minimizzato la sua denuncia.
“Violet Evergarden: Eternity and the Auto Memories Doll” è il primo di due film dedicati all’universo di Violet Evergarden, del cui anime abbiamo parlato qui. Il secondo film avrebbe dovuto fare il suo debutto il 24 aprile di quest’anno ma, a causa dell’emergenza sanitaria mondiale che stiamo attraversando e la chiusura di cinema e altre attività importantissime, lo studio di animazione ha deciso di rimandare a data da destinarsi la proiezione della loro ultima fatica. Dopo il successo straordinario e il plauso della critica ricevuti da quest’opera, lo studio Kyoto Animation è stato purtroppo colpito da un incendio che è costato lavoro e, cosa più importante, vite umane. Il film di Violet Evergarden è stato il primo progetto a essere stato rilasciato dopo lo sfortunato episodio e, per questo motivo, non è facile parlarne con il dovuto distacco.
“Violet Evergarden: Eternity and the Auto Memories Doll” è stato pubblicato sulla piattaforma di streaming Netflix il 2 aprile 2020 dopo esser stato proiettato nelle sale giapponesi nel settembre 2019 e aver fatto il suo debutto in Germania il 3 agosto dello stesso anno.
Alla regia troviamo Haruka Fujita mentre gli sceneggiatori sono Reiko Yoshida, Takaaki Suzuki e Tstuhiko Hurahata. Il film prende ispirazioni da uno dei capitoli di “Violet Evergarden: Gaiden”, nella precisione l’omonimo racconto che si trova all’interno della Light Novel e che dà il titolo alla pellicola.
Sinossi
La trama di “Violet Evergarden: Eternity and the Auto Memories Doll” si può dividere in due archi narrativi: nella prima Violet viene ingaggiata dalla famiglia York per istruire una ragazza nobile, Isabella, alle buone maniere mentre si trova in una scuola femminile per ragazze dell’alta società. Isabella fatica a integrarsi per via del suo temperamento e del suo passato, nonchè la profonda solitudine che si porta dietro; la seconda parte vede come protagonista la sorella minore di Isabella, Taylor, impegnata tre anni dopo con l’intento di diventare una postina presso la stessa azienda di Violet e colleghi.
Il Cavaliere Violet Evergarden
Isabella è una giovane ragazza, costretta a passare dai bassifondi di un mondo in guerra all’alta società della ricca borghesia, e si trova fin da subito spaesata e senza riferimenti. Quando Violet farà il suo ingresso in scena, con la sua postura inflessibile e la grande dedizione e pazienza, assumerà per Isabella e le altre ragazze il ruolo di cavaliere. Non sorprenderà infatti vedere proprio l’Auto Memory Doll a danzare con Isabella il giorno del suo debutto in società.
Il finale di questa prima parte svela i retroscena del tragico passato di Isabella, il suo legame con la famiglia York e getta le basi per la seconda metà del film.
Il ritorno del tema della guerra
Come abbiamo già visto nella recensione della serie anime, il tema della guerra è preponderante nella narrazione, avvolgendo ogni scena con la patina di un conflitto che ha distrutto o cambiato la vita di tante persone. Anche in questo caso non si vedranno fucili o combattimenti, perché non sarà questo il punto, bensì due sopravvissute destinate a convivere nel freddo inverno.
La piccola postina Taylor
Isabella è convinta di essersi lasciata il passato alle spalle con una lettera alla piccola Taylor, scritta da Violet e spedita dalla compagnia postale per la quale lavora. La bambina, ancora tanto legata a quella ragazza che le ha salvato la vita nel freddo inverno, si presenterà dunque sul posto di lavoro delle Auto Memory Doll, chiedendo di imparare. Avendo preso in simpatia il giovane ragazzo che, tanti anni addietro, le consegnò la lettera, Taylor decide di diventare una postina.
Il ritorno del tema della lettera come veicolo di gioia
In un mondo senza i nostri mezzi di comunicazioni, con un sistema postale efficiente, il volto di coloro che ricevono una lettera è senza prezzo. Taylor imparerà come la scrittura sia motivo di gioia e, con tanto esercizio e l’aiuto di tutta la compagnia, un giorno potrà scrivere la sua lettera alla sua Isabella.