Continuiamo la nostra carrellata di puntate riguardo Watchmen analizzando nei dettagli la sesta puntata di questa impressionante opera scritta da Damon Lindelof. La sesta puntata segna l’inizio dell’epilogo di Watchmen e presenta alcuni piccoli easter eggs, in minor quantità rispetto le puntate precedenti.
Come sempre, sebbene sia passato ormai più di un mese dalla sua fine, avviso i lettori che l’intero articolo conterrà numerosi spoiler e spiegazioni. Se vi siete persi le puntate di Watchmen precedenti o successive potete provarle qua:
Puntata 1, Puntata 2, Puntata 3, Puntata 4, Puntata 5
This Extraordinary Being
Fin dalla prima scena ci è chiaro di star guardando una parte della serie nella serie, ovvero American Hero Story. Qui due detective, ricattando Hooded Justice con la sua relazione omosessuale con Captain Metropolis, per farlo agire contro la legge (o con la legge?). Facendo fede delle parole di Petey nella 1×04 la serie cade velocemente nel trash più becero, mostrandoci un Hooded Justice Unchained, con effetti tristi e canzonette d’azione banali.
Un paio di piacevoli indizi su cosa andremo a guardare ce li dà già il titolo della serie che passa da un giallo Watchmen ad un viola Minuteman. Il colore viola non è poi scelto a caso: durante tutta la puntata analizzeremo la vita di Hooded Justice, un eroe che tra le palette dei suoi colori aveva, appunto, il viola. Una frase, detta da uno dei due detective in questa scena, sembra quasi voler svelare ciò che abbiamo visto nella 1×02, ovvero una “cassaforte dietro un dipinto di un cavallo bianco“. Molte inquadrature e scene saranno quasi parallele da Will e Angela, sottolineando il loro legame di parentela ed il loro collegamento.
Nel presente, difatti, siamo alle prese con una terribile situazione: la nostra protagonista, come abbiamo visto nella 1×05, ha ingoiato tutte le pillole Nostalgia per coprire il nonno, ed ora si trova in stato confusionale. La stessa si trova catapultata, spesso, nella vita di Will e rivive gli eventi che lo hanno fatto diventare Hooded Justice. Ed è qui che comincia l’intera trama della puntata
Blast from the Past
Ci troviamo nei panni di un giovanissimo Will Reeves alla cerimonia per il giuramento dei cadetti. Ascoltando il discordo alla cerimonia è possibile cogliere un riferimento riguardo al “costume che, una volta indossato, cambia gli uomini”. Probabilmente da riportare all’uniforme di Will e al suo costume da vigilante, chiare espressioni della sua doppia personalità.
“Beware the Ciclops / Attento ai Ciclopi” mette in guardia il giovane Will mentre la sua vita va via via delineandosi, partendo proprio con un incontro romantico con June (nonna di Angela nonché giornalista, proprio come Lois Lane).La ragazza è molto preoccupata per Will; non perché si trova in una città, Tulsa, piena di razzisti sfegatati, bensì perché Will è un uomo davvero molto, molto incazzato. Un manganello ed una pistola, nelle mani di un uomo simile, possono portare a radicali cambiamenti.
Sleeping Will
Will Reeves comincia così ad operare come semplice poliziotto a Tulsa. Arresta inizialmente Fred, un simpatizzante nazista colto in flagrante mentre dava fuoco ad un negozio ebreo, successivamente preso in custodia dai colleghi e prontamente scagionato. Questo evento non fa che destare la rabbia di Will, successivamente scatenata dal tentativo di impiccagione da parte degli stessi colleghi affiliati a questo Ciclope.
È interessante notare come l’edicolante che parla con Will prima dell’arresto di Fred stia sfogliando il primo numero di Superman, attualmente un pezzo rarissimo per ogni collezionista. Considerando il fatto che è stato proprio Superman ad ispirare altri supereroi, il parallelismo con la storia che andremo a vedere è praticamente lapalissiano. Ottimo lavoro, Lindelof!
Di ritorno da questo tentato omicidio Will, con ancora addosso il cappuccio ed il cappio, salva una coppia dalla rapina pestando brutalmente i due aggressori, diventando in tutto e per tutto Hooded Justice. Il vigilante, prendendo spunto dall’eroe della sua infanzia, diventa il vigilante punitore e, come Brass Reeves, comincia a somministrare la legge ai legislatori. Il combattimento è pieno di effetti sonori riconducibili a Snyder, assieme ad un utilizzo dello slow-mo con tanto di vetrina infranta (che vedremo dopo).
Reeves Unchained
Con I don’t Want to set the World on Fire Hoodid Justice comincia a sorvegliare le strade; il suo primo obiettivo è proprio Fred, il razzista arrestato e scagionato. Nel retro del suo negozio il nostro eroe trova parecchi membri del Klan che vengono generosamente pestati dalla furia di Will, riprendendo le scene già viste nella 1×03 del combattimento nel negozio di alimentari.
Non è che questione di tempo prima che Captain Metropolis faccia la sua apparizione. L’eroe bussa ed entra a casa di Will svelando di sapere chi è chi e quanto farebbe piacere agli altri vigilanti avere il primo giustiziere nella squadra. Tra i due sembra fin da subito scorrere una fortissima alchimia e affinità che sfocia in una relazione.
La relazione tra i due, oltre ad essere omosessuale, è piena di riferimenti ai fumetti; i due infatti sembrano provare piacere a nascondere la propria identità e parecchi accenni di questo connubio tra sessualità ed identità nascoste può essere trovato sia nei libri di Watchmen sia nel Film, dove Nite Owl 2 ci viene mostrato “di nuovo in forma” solo dopo aver rimesso il costume da supereroe.
Purtroppo Will è davvero un uomo pieno di rabbia e la sua determinazione, così salda nel voler distruggere il ciclope, lo porta progressivamente a perdere June. Mentre la sua famiglia va ingrandendosi, Will scopre che i Minuteman non sono, in realtà, la squadra devota al combattere il crimine che Capitan Metropolis gli ha venduto, e decide quindi di farsi giustizia da solo.
Mesmerize
Passano gli anni e Will riceve una chiamata urgente di soccorso ad un teatro ad Harlem. Un teatro, sottoposto a tecniche di ipnosi e mesmerizzazioni, è stato messo sottosopra con numerosi feriti e morti tutti di colore e, ovviamente, ad organizzare il tutto è stato il Ciclope. Con i Minuteman ormai insignificanti e disinteressati al suo obiettivo Will prende l’iniziativa, seguendo i membri del Klan e uccidendo Fred, diversi colleghi e bruciando tutto.
Interessante particolare è rappresentato dalla cabina telefonica: esattamente come in Superman (con il quale Will condivide molti processi di creazione supereroistica) Will diviene supereroe uscendo dalla cabina e cambiandosi (simbolicamente) trasformandosi da poliziotto in Hooded Justice.
Come a voler eseguire una triste legge del contrappasso dantesca, il raggiungimento dell’obiettivo di Will lo porta, in ultimo, a perdere completamente la sua famiglia, lasciandolo pieno di rancore fino agli eventi che vediamo nella prima puntata. Will, nel 2019, utilizza il mesmerizatore per convincere Judd a impiccarsi. La puntata termina con Angela che si risveglia, dopo un tempo imprecisato di ore, vicino a Lady Trieu.
Questo è tutto per la sesta puntata di Watchmen: alla prossima settimana con An Almost religious Awe!