Siamo arrivati alla resa dei conti, in Vinland Saga Episodio 04: come andrà a finire lo scontro tra Thors e Askeladd? Thors riuscirà a tener fede ai propri principi, o ucciderà Askeladd?
E finalmente, siamo arrivati alla fine del primissimo ciclo narrativo di Vinland Saga. Qui abbiamo riepilogato le vicende del manga, mentre qui, qui e qui abbiamo recensito i primi tre episodi della serie!
Ora, con Vinland Saga Episodio 04, dal titolo Un vero guerriero, arriviamo ad un importantissimo punto di svolta. Qui, affrontiamo faccia a faccia come Yukimura affronti la tematica della violenza, con tutte le conseguenze del caso.
Ovviamente, se non avete ancora visto l’episodio e non volete degli spoiler, non leggete questa recensione!
Vinland Saga Episodio 04: la trama
Vinland Saga Episodio 04 riparte da Thors che continua a stendere i membri della ciurma di Askeladd, prendendoli a cazzotti uno dopo l’altro. La scazzottata, che alterna fermi immagine abbastanza crudi a scene alla Bud Spencer, si chiude quando, dal fondo della nave, si erge Bjorn.
Il secondo in comando di Askeladd, però, è abbastanza fuori di sé, tanto da fare strage dei propri compagni, prima di avventarsi su Thors, il quale si rende conto che Bjorn è sotto l’effetto del fungo del berserker. Tuttavia, nemmeno Bjorn non costituisce un pericolo per Thors, che lo affronta a suon di pugni senza troppi problemi.
Nel frattempo, però, la seconda nave di Askeladd si avvicina minacciosamente a quella su cui stanno Thorfinn, Ari e gli altri giovani guerrieri islandesi. I pirati stanno già pregustando di catturarli facilmente per rivenderli come schiavi, quando sulle passerelle che hanno calato si schianta Bjorn, lanciato da Thors.
Il duello tra Thors e Askeladd
Thors intima ai pirati di andarsene, visto che hanno già perso metà dei loro uomini. Tuttavia, è presto chiaro che i nemici non se ne andranno senza combattere, e con le navi così vicine, è difficile che Ari, i ragazzi e il piccolo Thorfinn non finiscano in mezzo alla mischia. Così, Thors ha un’idea.
Scrutando la nave avversaria, Thors individua Askeladd, riconoscendolo come il capo dei predoni. Così, puntandogli contro la spada, Thors lo sfida a duello: se perderà, Askeladd dovrà lasciarli in pace, ma se vincerà, potrà fare ciò che vuole di Thors.
Askeladd, vedendo cosa è successo a Bjorn, accetta, dimostrando di conoscere Thors, il quale quindi capisce di essere stato tradito da Floki infame. Accertandosi che Askeladd non abbia moglie e figli (e comprendendo di non poter far leva su di loro per convincere il nemico a non combattere), Thors estrae finalmente la spada.
Il duello in sé è breve, poiché Askeladd non può competere con l’abilità di Thors. Dopo averlo ferito con quello che, nei piani del pirata, sarebbe dovuto essere un colpo letale, Askeladd si ritrova a combattere sulla difensiva. Infine, Thors riesce a disarmare Askeladd e a puntargli la sua stessa lama alla gola, chiedendogli di arrendersi per avere salva la vita.
La trattativa tra Askeladd e Thors
È evidente che Thors non vuole uccidere Askeladd per non venir meno al proprio voto, tuttavia Askeladd ammette candidamente di non potersi arrendere, poiché, in tal caso, i suoi uomini non lo seguirebbero più. Il pirata però riconosce l’abilità di Thors, chiedendogli perché si sia ritirato in Islanda, quando potrebbe comandare un esercito.
Thors, però, non la vede allo stesso modo e afferma di non essere ancora un maestro combattente, visto che contro Askeladd si è dovuto servire di una spada. Un vero guerriero, invece, secondo Thors, non ha bisogno di una spada.
Le parole di Thors colpiscono Askeladd, tanto che il pirata, di punto in bianco, gli chiede di diventare il capo del suo gruppo di soldati, lasciando i propri uomini a bocca aperta. Thors, tuttavia, non risponde e Askeladd, deluso per il diniego, cerca di salvare le apparenze con i propri soldati, affermando che si trattasse solo di uno scherzo.
Tuttavia, Bjorn, che nel frattempo ha ripreso i sensi e il senno, non apprezza lo scherzo. Rendendosi conto che il suo amico ormai non ha più carte da giocare ed è costretto a farsi uccidere, Bjorn salta sulla nave avversaria e afferra il piccolo Thorfinn. Puntandogli alla gola la daga che Thors stesso ha regalato al figlio, Bjorn intima a Thors di non muoversi.
La morte di Thors
La nuova svolta, per quanto inaspettata, viene presa bene da Askeladd, che ne approfitta per fingere che, fin da subito, non avrebbe rispettato le regole del duello. Thors si rende conto che Bjorn è realmente pronto ad uccidere Thorfinn, così è costretto a compiere la sola scelta datagli dalla sua filosofia di vita.
Ricordando ad Askeladd che, comunque, è stato lui a vincere il duello e che ai pirati ciò che importa davvero è avere la sua testa, Thors lancia la spada in mare. Così, Askeladd ammette la vittoria di Thors al duello. E poi dà il segnale ai propri uomini sulla scogliera, che trafiggono Thors con un nugolo di frecce.
Davanti al nemico morente, Askeladd gli promette che manterrà la promessa fattagli, giurando sul nome del proprio antenato Artorius. Così, Thors chiede a Leif di portare la propria testa a Sigvaldi, il capo dei Jomsviking, in maniera tale che non creda che Thors abbia disertato di nuovo. Persino Bjorn, di fronte al corpo straziato dalle frecce di Thors, lascia andare Thorfinn, che corre ad abbracciare il padre, disperato. Sapendo di aver salvato la vita al figlio e agli altri ragazzi, Thors muore.
L’inizio della vendetta di Thorfinn
Askeladd e i suoi uomini riprendono il mare con le loro due navi e la nave di Thors, avendo risparmiato il resto dell’equipaggio. Gli uomini sono comunque contenti del bottino, ma Askeladd rimugina sulle vicende appena trascorse. Tra le tante cose che gli danno da pensare spicca il fatto che Thors non abbia ucciso nemmeno un singolo uomo della sua ciurma.
Improvvisamente, però, i suoi uomini lo chiamano: il figlio di Thors si è infiltrato nella terza nave che stanno trainando, altrimenti deserta. Andando a controllare, è subito evidente che Thorfinn non è rimasto tra loro accidentalmente, ma per vendicarsi. Gli uomini di Askeladd sono raggelati, quando il bambino urla loro che li ucciderà tutti, tanto è fuori di sé dalla rabbia.
Askeladd non commenta la situazione e consiglia alla propria ciurma di ignorare il bambino, isolato sulla terza nave: tanto, sarebbe presto morto lo stesso.
Vinland Saga Episodio 04: il punto di raccordo tra passato e presente
Vinland Saga Episodio 04 rappresenta un punto di svolta fondamentale per la trama della serie.
Nell’anime, funge da momento di rottura tra la pacifica vita in Islanda e trasla brutalmente l’attenzione dello spettatore da Thors a Thorfinn. Improvvisamente, tutto ciò che è stato visto nella sigla acquisisce un nuovo senso e diventa evidente chi sia, realmente, il protagonista di Vinland Saga. In tal senso, questo cambio di protagonista è simile a quello avvenuto in Game of Thrones con la morte di Ned Stark nella prima stagione. Similmente, la morte di Thors in Vinland Saga Episodio 04 dovrebbe mettere in guardia sul fatto che, in questa serie, tutti rischiano di morire.
Nel manga, invece, il capitolo equivalente è l’anello di collegamento tra il lungo flashback e l’attuale vita di Thorfinn, mostrataci nel primissimo capitolo del manga. È proprio quel capitolo che ci fa capire come e perché Thorfinn sia cambiato così tanto.
La morte di Thors e il leitmotiv iniziato da Vinland Saga Episodio 04
Thors, alla fine, muore perché non vuole scendere a compromessi con la propria filosofia di vita, e perché non è stato in grado di mettersi in una situazione meno pericolosa.
Questo genere di scelte sono fondamentali in Vinland Saga: quanto è giusto attenersi così tanto alla propria filosofia di vita? Vediamo i vichinghi che aderiscono fino alla fine all’idea che la guerra sia la giusta risoluzione ai conflitti e che un uomo non ha valore, se non è un guerriero. D’altro canto, però, vediamo anche i limiti della filosofia di Thors, che difficilmente può trovare un punto di incontro con quella degli altri.
Comunque vada, Askeladd non poteva accettare la proposta non violenta di Thors, così come Thors non poteva accettare le soluzioni violente di Askeladd. In una situazione simile, l’apparizione di una persona con pochi scrupoli e capace di mettere in atto le proprie minacce, come Bjorn, non poteva che far pendere la bilancia sul lato di Askeladd. Per quanto con i suoi limiti, infatti, Askeladd ha una morale che gli permette molto più margine di manovra, rispetto a Thors.
Ciononostante, Thors non rinnega la propria scelta di vita e ritiene comunque di aver fatto la scelta giusta, aderendovi fino alla fine. Ha cercato, anche nella disperazione, di agire in modo tale che non morisse nessuno e che i suoi cari fossero al sicuro. Così facendo, Thors è stato disposto a fare l’estremo sacrificio, pur di coniugare la salvezza di coloro che amava e l’aderenza ai suoi ideali.
“Un vero guerriero non ha bisogno di una spada”
In Vinland Saga Episodio 04, oltretutto, compare per la prima volta un altro dei leitmotiv di Vinland Saga, uno che rivedremo più avanti nel manga. “Un vero guerriero non ha bisogno di una spada” è una frase che rimarrà impressa nella mente di Thorfinn.
In generale, questa frase significa che un vero guerriero non ha bisogno di uccidere nessuno, poiché è capace di risolvere i conflitti senza ricorrere a mezzi estremi. Talvolta, perché capace di non far nemmeno sorgere i conflitti, in altri casi perché è riuscito a battere il nemico in astuzia o in abilità.
Ci sono molti modi per non uccidere nessuno e vincere comunque. Ma la strada della non violenza è difficile e richiede anche grandi sacrifici. Evidentemente, non è una strada per tutti.
La strana moralità di Askeladd: cosa ci dice Vinland Saga Episodio 04?
La cosa bella di Vinland Saga è che la personalità e il modo di pensare dei personaggi emergono naturalmente, dal loro linguaggio corporeo. Certo, abbiamo comunque gli immancabili spiegoni degli anime, quando si parla di combattimenti, ma il carattere dei personaggi è lasciato spesso ad una sapiente gestione delle espressioni.
Questo è particolarmente vero nel caso di Askeladd, che è un personaggio che vive di sotterfugi e di apparenze, lasciando molto di ciò che veramente pensa al non detto. In Vinland Saga Episodio 04, vediamo Askeladd alle prese a sua volta con dei dilemmi, morali e strategici, dalle soluzioni non semplici.
Innanzitutto, quando si ritrova con la spada di Thors puntata alla gola e gli fa domande sul perché non stia comandando un esercito, Askeladd sta probabilmente cercando di prendere tempo. La sua espressione cambia, quando sente la risposta di Thors: “Un vero guerriero non ha bisogno di una spada”. Dal suo piccolo cambio di postura, capiamo che questa frase ha colpito molto Askeladd, il quale quindi è serio quando chiede a Thors di diventare il loro capo. Quindi, quando Thors risponde con un calmo silenzio, Askeladd è rattristato dal fatto che, se Thors non accetterà la sua offerta, dovrà ucciderlo per forza.
Quando la persona più decente è l’arrivista infame
Perché, ironicamente è l’infame e sleale Askeladd che rispetta Thors, non il rispettato ma infame davvero Floki. Fra i due, è Askeladd che comprende il valore di Thors e che capisce che la sua filosofia non violenta non lo rende meno guerriero di un vichingo. Al contrario, per Askeladd Thors è un’opportunità, un modo per cambiare le cose e trovare una via diversa.
Capiamo esplicitamente questo rispetto quando Ari attacca Askeladd, dopo la morte di Thors. Il pirata rispetta il patto con Thors non uccidendo Ari, ma ricordandogli di non buttare via la vita, che ha avuto salva solo grazie a una persona come Thors. Alla fine, è triste pensare che, fra tutti, l’unico ad apprezzare davvero la filosofia e il coraggio di Thors sia stato proprio l’uomo inviato ad ucciderlo. Ecco perché Askeladd non gioisce della vittoria e del bottino: quel giorno, hanno perso un uomo straordinario, e non c’è niente di cui festeggiare.
Tuttavia, Askeladd non si tira indietro dal completare la propria missione e non si fa scrupoli a venir meno ai patti, pur di uscire vivo da situazioni spinose. Ciò non toglie che Askeladd abbia il proprio, particolare e del tutto personale, senso dell’onore. Non è in alcun modo una brava persona, ma è un personaggio che si fa apprezzare.
Conclusioni
Vinland Saga Episodio 04 è un potente punto di svolta per tutta la trama. Vediamo arrivare ad un punto critico la filosofia di non violenza di Thors, così come vediamo incrinato il cinismo di Askeladd. Un protagonista muore, e a succedergli pare sarà il figlio, distorto dall’ira e dal desiderio di vendetta.
Thorfinn, da questo punto in poi, prenderà pienamente posto come protagonista e potremo vedere come reagirà alla morte del padre. Abbiamo di fronte una miscela pronta ad esplodere: tra il dolore, il risentimento e la profonda lotta tra i valori vichinghi e quelli del padre, non potrà nascere nula di buono.
Thorfinn è impotente in un mondo che non capisce del tutto, sballottato tra persone con filosofie incompatibili. Non capisce perché suo padre si sia arreso, e impossibilitato a prendersela con lui, non gli resta che concentrarsi su Askeladd.
Come si svilupperà questa tensione? Lo vedremo nei prossimi episodi, perché sì, sono stati annunciati nuovi episodi! In questi giorni è uscito in giapponese proprio il quinto episodio. Quindi, le nostre recensioni continueranno!