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The Sandman 2 volume 2 – Un addio incompleto

The Sandman 2 volume 2 rappresenta in primo luogo la conclusione della storia, ma non solo. Costituisce infatti la rottura con la struttura narrativa a cui lo spettatore era abituato fino a questo momento. Non l’adattamento di una storia lineare, come avvenuto nella prima stagione, ma una narrazione che diviene enciclopedica, e dà vita ad un prodotto coeso.

Un addio che è solo un nuovo inizio.

Abbiamo visto che la prima parte di The Sandman 2 descrive la presa di coscienza di Morpheus sugli errori commessi e su come il suo comportamento abbia influito sulle vite degli altri. In The Sandman 2 volume 2 invece, il Signore dei Sogni scende a patti con il fatto che le sue azioni comportano conseguenze. 

The Sandman 2 dovrebbe essere guardata come uno scorrere unico degli episodi. Mentre si capisce, a livello economico e di permanenza della serie nelle prime posizioni delle classifiche mondiali, che cosa Netflix abbia voluto fare dividendo la stagione in due parti, la narrazione rischia di essere impattata da tale decisione. 

C’è però da dire che i due volumi di The Sandman 2 si sono interrotti e sono ripartiti nel momento migliore. La prima parte si concentra sul viaggio, mentre la seconda sulla fine di esso. Non esiste l’uno senza l’altro. 

La liberazione di Nada, La ricerca del fratello perduto, la disputa per l’Inferno che abbiamo visto nella prima parte, sono solo un ponte che congiunge la presa di coscienza al prezzo delle decisioni prese. Una chiara elaborazione, visivamente quasi perfetta, del fatto che le azioni hanno conseguenze, non solo per i mortali ma anche per gli Endless

La conseguenza per Morpheus è la morte. Ma può il Signore dei Sogni morire? Sì, se a morire è il suo simulacro, quella che non può morire è la funzione. Il Dreaming però non può essere abbandonato a se stesso. Del resto Lucifer lo ha dimostrato: un regno abbandonato dal proprio signore sprofonda nel caos.

Si deve allora incoronare un nuovo sovrano!

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Il re è morto, lunga vita al re!

Se lui è morto, quello chi è? 

Dream degli Endless. 

Ma non è il mio Dream. 

No. 

Questo potrebbe essere il riassunto dell’ultima puntata.

L’addio a Lord Morpheus. Nelle parole di Hob Gadling lo sconcerto di chi ha rinunciato all’immortalità, ma ricorda ancora cosa voglia dire essere umano davanti alla scomparsa di Morpheus

Da una parte vediamo il Vecchio Re ricevere il saluto di coloro che lo avevano conosciuto. Ma assistiamo anche alle lacrime di coloro che pensavano che sarebbero stati felici per la sua distruzione. Dall’altra scrutiamo il Nuovo Re muoversi, silenzioso e insicuro, per le stanze che sono sue, ma che sono anche nuove e misteriose per lui. 

Se The Sandman 2 volume 2, passerà alla storia per le scenografie, come abbiamo già detto, ma non solo… Forse per il segreto meglio tenuto di tutta Hollywood!

Alla fine del decimo episodio infatti, e questo non sarà uno spoiler per chi ha letto il fumetto, Lyta Hall, la madre dell’unico bambino concepito nel Dreaming, decide di vendicare la presunta morte del figlio. Accusa Morpheus e così ne sancisce la fine. 

Solo che Daniel non è morto, è l’erede di Morpheus, il prossimo Dream degli Endless. A dargli il volto sullo schermo è Jacob Anderson, impegnato in questo momento sul set della terza stagione di Intervista col Vampiro, in cui interpreta Louis De Pointe du Lac

Nel poco tempo che lo spettatore ha per cominciare a familiarizzare con il nuovo Dream, una cosa salta subito all’occhio. Daniel, il solo Endless a essere anche umano, dona al personaggio quella vulnerabilità che Morpheus ha sempre cercato di nascondere. 

Insicuro dei poteri che ha ereditato, insieme alla memoria ancestrale del suo predecessore, Daniel è tutto ciò che Morpheus non ha potuto essere. Il solo cambiamento che al signore dei sogni è concesso!

Anderson riesce, senza diventare intrusivo, a scivolare nel subconscio dello spettatore che si accorge di non subire la mancanza di Morpheus e accetta il cambiamento senza troppi rimpianti. 

Della sua presenza sul set non c’erano sospetti. Non un sussurro per tutto il tempo in cui The Sandman 2 ha passato tra produzione e post produzione. 

Prova dell’ormai risaputa verità; ogni fuga di notizie, ogni leak, è controllato dalle stesse produzioni, che hanno persone dedicate solo a questo. 

Il ruolo della memoria

The Sandman 2 volume 2 è erede della tradizione. Una lunga metafora, visivamente affascinante e coinvolgente, sull’importanza della memoria e della tradizione nel raccontare le storie. Mito, leggenda, religione tutto è stato tramandato tramite la memoria, ed è attraverso la memoria che tutto diviene immortale. 

L’aedo, lo scrittore, lo sceneggiatore, hanno tutti la stessa funzione. Sono la stessa persona, in epoche diverse. 

A loro il compito di conservare, tramite gli strumenti della loro professione, il ricordo di ciò che è stato. 

Morpheus muore, e molti tra coloro le cui vite sono state toccate da lui, nel bene e nel male, lo dimenticheranno. Anche i suoi fratelli e sorelle, almeno questo è ciò che dovrebbe succedere e ciò che è già successo con le diverse personificazioni degli Endless

Non questa volta. Non per Delirium, Lucienne e Disperazione. Loro decidono di ricordare, e così Morte offre un nuovo strumento affinché questo avvenga. Affinché Morpheus e il suo sacrificio non vengano dimenticati, tutto quello che deve essere fatto è raccontarne la storia!

The Sandman 2 volume 2: Conclusioni   

Verrebbe spontaneo a questo punto fare un paragone tra la sparizione di Morpheus dalla scena e quello che sta succedendo con Gaiman stesso. Forse però sarebbe solo uno spreco di parole già dette. 

Per anni Gaiman è stato considerato l’erede dei maestri del Fantasy, fino alla caduta dalla grazie di lettori e spettatori per le ben note accuse (sempre più numerose per altro, N.d.A.).

I milioni di lettori che lo hanno amato e si sono sentiti traditi dall’uomo, hanno il diritto di essere confusi. Hanno il diritto di non sapere se possono ancora amare un fumetto che rimarrà iconico nella storia, accettando però che l’uomo è fallato. E Gaiman non fa eccezione…

Se questo influirà in maniera negativa sulla ricezione di The Sandman 2 volume 2 o decreterà la lenta sparizione di questa serie dalla memoria collettiva, sarà solo il tempo a dirlo. 

The Sandman 2 volume 2 è un prodotto che merita ben più della sufficienza o di essere punito per le colpe dell’autore. 

8 e ½

Mi sembra un buon compromesso tra l’eccellenza delle sceneggiature e qualche sbavatura di trama data dalla fretta di finire. Pensate che c’è stato un grosso NO della produzione ad una sottotrama tra Constantine e il Corinzio, che è stata giudicata troppo costosa.

He was a creature of hope, for dreams are hope and echoes of hope  

Salutiamo il Signore dei Sogni con le parole di Disperazione, in attesa di sapere voi cosa pensate della fine di The Sandman 2!

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