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The Order: La Recensione

The Order, serie tv creata da Dennis Heaton, ha fatto la sua comparsa su Netflix il 7 Marzo 2019. Come tutte le serie prodotte dalla nota società di streaming, è stata rilasciata nella sua interezza, dunque è possibile e quasi doveroso guardarla. Nonostante le premesse ottime e una trama che, di per sè, dovrebbe risultare accattivante, la serie rasenta il ridicolo in più di un’occasione.

Trama di The Order

Jack Morton è un giovane promettente che viene scelto per entrare nell’università Belgrave. Orfano di madre e vivente con il nonno, Jack farà di tutto per essere scelto e ammesso nell’Ordine della Rose Blu. Il gruppo, o meglio la società segreta, è solo un mezzo per poter distruggere suo padre, Edward Coventry, che non è neanche a conoscenza della sua esistenza. Il giovane Jack si troverà ben presto nel mezzo di una lotta tra stregoni e lupi mannari.

Difetti di The Order

The Order è una serie da guardare, come detto prima, ma per tenersi molto lontano dal ripetere certi errori. Esclusi i protagonisti Jack e Alyssa, gli altri personaggi sono quasi tutti di una piattezza aberrante.

Il trio di licantropi vince un premio speciale per essere capaci di rovinare qualsiasi mood la serie possa creare. Si sta parlando di uccidere qualcuno? Quale miglior modo di decidere se togliere una vita che con il beer pong? Meraviglioso definirsi dei cavalieri e poi considerare l’omicidio l’alternativa migliore. Soltanto negli ultimi episodi, dopo sviluppi interessanti, i lupi mannari acquisiscono un minimo di decenza. Per gran parte della serie rimangono una zavorra narrativa notevole.
Il grande e potente Ordine della Rosa Blu, che ha ospitato al suo interno figure di fama mondiale, si rivela il classico ordine di maghi dediti alla magia nera. La loro posizione, ovviamente, è nel vecchio edificio abbandonato e infestato. Parlano tanto di potenziale ma, di fatto, fanno ben poco per coltivarlo. Una società piramidale dove, a meno di essere effettivamente notato dalle alte sfere, è facile rimanere incastrati. Ci aggiungerei che, di fatto, non si capisce per quale motivo conoscere la magia dovrebbe farti diventare una persona famosa a livello mondiale. Il costo per un incantesimo è così alto, la maggior parte delle volte, che non ha alcun senso volerne far uso.

Aspetto visivo di The Order

Dal punto di vista visivo, nonostante alcune scelte comode ad abbassare le spese (non far vedere le trasformazioni dei licantropi) la serie risulta molto piacevole da guardare. Gli edifici storici presenti riescono davvero a catturare l’occhio e l’interno del tempio è veramente ben realizzato. La serie dovrebbe avere tinte horror ma, di fatto, sono ben poche le occasioni che suscitano le giuste sensazioni nello spettatore. Vuoi la discutibile recitazione degli attori, vuoi il beer pong, la serie risulta più un teen drama.

Conclusioni

Se qualcuno avesse provato seriamente a scrivere la brutta copia di The Vampire Diaries, probabilmente non sarebbe riuscito altrettanto bene. The Order è un prodotto insipido nei suoi momenti migliori e completamente ridicolo in quelli peggiori. Se ne consiglia la visione solo a coloro che cercano del sano trash, consci che si troveranno molto spesso a chiedersi come certe idee possano essere venute in mente alla produzione.

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