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Sourcebook del Dogma: Codex Venator

Il Sourcebook del Dogma è un piccolo supplemento per Codex Venator, completamente gratuito, ad opera di Enrico Romeo e Simone Tammetta. Il manuale si rivolge agli organizzatori delle varie città, offrendo spunti di tutti i tipi per le loro sessioni. Visti gli articoli fatti con e per la community e il progetto Diario del Cacciatore, mi è stato mandato in anteprima il Sourcebook, affinchè potessi recensirlo. Il piccolo libello, completamente gratuito, si compone di trenta pagine volte ad espandere l’esperienza dei giocatori interessati al Dogma e alle sue vie. 

La struttura dell’opera è la seguente: tredici pagine di archetipi per tutte le classi, tutte in salsa ecclesiastica/fanatica; sei pagine legate all’equipaggiamento; quattro pagine di regole e opzioni per gli organizzatori di Codex. Il resto si divide in licenze, indice e introduzione.

Un’introduzione doverosa

Il Sourcebook del Dogma si apre con la dovuta premessa che, nonostante Codex Venator sia ambientato in Italia, non si voglia criminalizzare la Chiesa Cattolica di Roma, bensì i lati più estremi e fanatici di tutte le religioni. Molte volte, per semplicità, si è costretti a fare delle analogie che è bene spiegare in seguito, quando la lettura consente di ritagliarsi un tempo più ampio dei minuti prima di una sessione.

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Archetipi per tutte le classi

Codex Venator non si basa sulla potenza della build ma sul modo in cui si riesce ad interpretare il proprio personaggio, magari facendo un buon gioco di squadra. I motivi per questa scelta sono facilmente comprensibili: la build super potente tenderebbe a standardizzare i personaggi, rendendo l’esperienza di diverse decine di giocatori molto noiosa. A questo si unisce il fatto che Codex Venator abbia un’impronta politica molto forte, dunque, per citare Andrea Lucca “Una denuncia vale più di mille duelli… se ben costruita”. Ultima motivazione è la variabilità del tavolo, che nonostante tenda a riunire personaggi con ruoli diversi, può portare anche a grandi sbilanciamenti. Ecco perchè non sono i Nobili Cacciatori ad essere protagonisti delle avventura ma i gruppi di caccia. Ognuno ha i suoi punti di forza e debolezza e i Nobili Cacciatori, collaborando, possono superare molte difficoltà.

Tutta questa sontuosa premessa per arrivare alla parte riguardante il Sourcebook del Dogma. Gli archetipi sono pensati per riflettere un aspetto dei fedeli del Dogma, non per cercare la build bilanciata o potente. Giocatelo per sentirvi parte del mondo di Codex Venator.

Equipaggiamento

A supporto di quanto detto sopra giungiamo alla parte per l’equipaggiamento. Gli oggetti di flavour introdotti sono magnifici e spingono sull’aspetto più violento e fanatico del Dogma. Si va da scudi benedetti che richiamano parti di corpi umani a maschere di pelle scuoiata. Se avete in mente le torture dell’inquisizione, questo Sourcebook ve le richiamerà alla mente. Persino le armi sono pensate con il concetto di benedizione e sacrificio in mente. 

Idee opzionali per gli organizzatori

Per molti giocatori di Codex Venator le altre città rappresentano un mistero. Nel manuale del giocatore sono indicate solo le famiglie presenti, senza indicare quale sia la situazione politica o le figura di riferimento. Grazie all’aiuto di tutti gli organizzatori di Codex, adesso abbiamo una figura Dogmatica di riferimento in ogni città, ben descritta nel Sourcebook. Questo ovviamente spinge sia la futura uscita di Codex Venator Domus sia il desiderio di avere la controparte imperiale.

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Carnefici

In quanto schiavi del Dogma, i Carnefici non potevano non essere inseriti in questo Sourcebook. Dopo aver fatto accenni, presentazioni ufficiali, giocate online e demo sull’argomento, troviamo scritto un lungo paragrafo in cui si parla di loro e del loro scopo. Sappiamo che siano ex cacciatori, utilizzati per le loro abilità come schiavi del Dogma e destinati all’annichilimento o alla probabile servitù eterna. Alcuni giocatori hanno già avuto la fortuna (o forse no) di interpretarne uno. Sappiamo che saranno il fulcro di Domus e che, in futuro, le storie potrebbero anche intrecciarsi.

Icone del Dogma

Esistono alcune persone che, per un motivo o per un altro, finiscono con il dare molto di più al mondo di Codex Venator. Oltre agli organizzatori, le cui fatiche periodiche non verranno mai ripagate abbastanza (e ai quali bisognerebbe dire grazie ad ogni sessione), alcuni si impegnano in sub quest o sfruttano le loro abilità artistiche per creare un contenuto fruibile da tutti. L’idea straordinaria di questo Sourcebook è di rendere giocatori e personaggi “sfruttabili” durante gli eventi nazionali. Una intelligente base di partenza per costruire una rete nazionale di contatti.

Un mondo in costruzione

Codex Venator è una realtà tutta italiana che, in questi anni, si sta evolvendo dal concetto di “sessanta amici che giocano a Milano” verso una prospettiva più nazionale. Ogni città mantiene le sue caratteristiche e la sua libertà creativa, nonostante questi Sourcebook provino a tirare le fila di tutto il grande lavoro che c’è dietro ognuna di esse. Con l’uscita di Domus, probabilmente, scopriremo la prosecuzione di questo progetto. Attendiamo con ansia anche il Sourcebook dell’Impero.

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