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Codex Venator: Innamorarsi alla prima sessione

Codex Venator è una campagna condivisa per quinta edizione di Dungeons and Dragons, con meccaniche multitavolo, nata da un’idea di Andrea Lucca, Alex Melluso ed Enrico Romeo. Nata principalmente come campagna ambientata a Milano, si è velocemente espansa a diverse altre città italiane, con la nascita di molti gruppi di gioco.
Il sito può essere raggiunto a questo link.

Introduzione al Codex Venator

L’ambientazione di Codex Venator è un’Italia medievaleggiante immersa nella cupezza e nell’incertezza del domani. La razza umana domina sovrana sulle altre classiche razze di D&D (elfi esclusi). Ogni città funge da ambientazione per il gruppo che vi gioca. I milanesi giocheranno a Milano, i romani a Roma, ecc…

Le città sono eternamente divise tra guelfi e ghibellini, con tutte le antipatie che gli studiosi del basso medioevo hanno imparato a conoscere. A complicare la situazione e a fungere da motore alla narrazione, eventi soprannaturali di natura oscura e sconosciuta avvengono all’interno delle città o nel loro territorio. Spetterà ai nobili cacciatori, guerrieri dal sangue puro, fermare questi avvenimenti e salvare la loro famiglia, la loro città e loro stessi.

L’ambientazione prende spunto dalle bellezze artistiche e storiche presenti in ogni città italiana, unite ad uno stile ed ad un mood molto Bloodborniano e Lovecraftiano.

La semplicità dell’inizio

Codex Venator non richiede grandi preparazioni per essere giocato. Basta preparare la scheda (non ci sono indicazioni particolari, motivo per cui si può fare sia a casa sia in compagnia mezz’ora prima della sessione), sedersi e giocare. L’ambientazione è molto snella e, giocando nella propria città, le spiegazioni sui luoghi sono ridotte giustamente allo stretto indispensabile.

La caccia

Ogni gruppo di nobili cacciatori elegge un capocaccia, colui che avrà il compito di guidare, portare una pistola particolare (In grado di segnalare ad altrui gruppi pericoli, prede e altro) e di proteggere la Rimembrante. Quest’ultima è una donna, in grado di passare inosservata per la maggior parte del tempo, utile per narrare le gesta e le informazioni raccolte in caso il gruppo venga decimato. Inutile dire che la morte di una Rimembrante non sia una situazione da prendere alla leggera.

Nella prima sessione, con mia grande sorpresa, ho già scoperto che esistano più percorsi percorribili in ogni caccia. Questo è positivo perché, a seconda delle scelte del gruppo e del giocatore, ci possono essere conseguenze sia in termini brevi (scoperte diverse, informazioni raccolte) sia effetti a lungo termine (impossibilità di ricorrere ad una risorsa, piuttosto che ad un mentore per un periodo di tempo prefissato).

Passiamo ad una delle cose che ho semplicemente amato di questa sessione. Cosa accade quando un gruppo segnala un pericolo? I personaggi degli altri gruppi di caccia (che sono in zona, ossia che possono vedere il segnale) possono intervenire in difesa/aiuto dei compagni. Senza fare troppi spoiler, nella scorsa sessione è avvenuto per uno scontro particolarmente ostico, che credo abbia coinvolto alla fine una ventina di personaggi. Se non avete mai visto il buon Nicola De Gobbis in piedi su un tavolo mentre mastera uno scontro con venti personaggi e un boss, non avete visto nulla.

Le famiglie

Terminata la parte di caccia, i nobili cacciatori si sono riuniti con le loro famiglie, unendo le informazioni raccolte e decidendo il da farsi. Essendo la famiglia uno dei cuori di Codex Venator, questa seconda parte della sessione è importante al pari della prima. Unire una parte “sul campo” ad una parte politica è davvero un’idea interessante, che ti permette di dare un senso alla scelta fatta al momento della creazione del personaggio. Sarà interessante giocare i prossimi eventi per scoprire di più su quello che sta avvenendo nella mia città (Milano) e per vedere cosa accadrà alla mia famiglia.

Le leggende narrano che sia in lavorazione anche una versione Domus

Bilancio della prima sessione

Facendo un brevissimo bilancio, dopo solo una sessione di gioco, Codex Venator riesce ad essere molto intrigante per diverse meccaniche uniche che possiede. L’esperienza non si ferma al party e al gruppo (destinati a cambiare secondo le esigenze) ma si allarga a famiglie, intrighi e politica. Questo spinge il giocatore ad appassionarsi molto velocemente e ad essere attirato naturalmente verso la prossima sessione.

Che cosa è nato da Codex Venator?

Noi Cercatori di Atlantide ci siamo, con il passare delle sessioni, innamorati di Codex Venator. Da allora sono nati “Il Diario del Cacciatore”, l'”Off Season” e diverse altre pubblicazioni.

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