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Not The End: La Recensione

“Not The End” è il più recente titolo di Fumble Gdr, scritto da Claudio Pustorino e illustrato da Pietro Bastas, che ormai è un fenomeno mediatico nel mondo del gioco di ruolo italiano. Dopo una campagna Kickstarter nella quale ha raccolto oltre quarantamila euro, traguardo molto interessante per un progetto italiano che non riguarda Dungeons & Dragons, il titolo si presenta finalmente a noi in tutta la sua bellezza. Se vi siete persi il nostro articolo sul Quickstart, lo potete trovare qui.

Tempi celeri e una pandemia di mezzo

La prima cosa da lodare di questo prodotto è la celerità e professionalità con cui Fumble Gdr ha consegnato il prodotto. Gestire tutto il lavoro e le consegne, durante una pandemia che ha costretto l’Italia a chiudere, non deve esser stato facile. In questi giorni Facebook si sta popolando di foto dei primi arrivi, segno evidente dell’ottimo lavoro svolto nella logistica.

Che cos’è “Not The End”?

“Not The End” non è il nome di un’ambientazione o di un sistema, bensì del concetto alla base di tutto il lavoro che è stato fatto.
Il volume di circa 230 pagine si divide sapientemente in due grandi sezioni: la prima per il giocatore e la seconda per il narratore. Nella prima parte viene presentato HexSys, il sistema utilizzato da “Not The End”, e nella seconda vengono dati ottimi suggerimenti al master su come creare la propria ambientazione, prendere spunto da quelle già esistenti e utilizzare “Not The End” per qualsiasi tipo di avventura.

Not the End

I Pilastri su cui si regge il titolo

La filosofia alla base di “Not The End” è retta da tre grandi pilastri, perfettamente in grado di giustificare tutte le scelte di design compiute dall’autore.

Rischia per ciò che consideri importante: Not the End mette il giocatore in condizione di esporre il proprio eroe a situazioni rischiose e problematiche, senza per questo sentirsi punito. Le complicazioni vissute dall’eroe sono parte integrante dell’esperienza di gioco e vanno vissute come un’opportunità per esplorarne la personalità, i moventi e i valori.

Lascia che la storia cambi il tuo eroe: i personaggi di Not the End evolvono quando vivono sulla loro pelle le conseguenze delle proprie azioni. Il giocatore potrà decidere quali sono le prove cruciali per l’evoluzione del suo eroe, ma dovrà deciderlo prima di conoscerne l’esito. In questo modo ogni personaggio evolverà in base alle esperienze significative che vivrà durante la storia.

Vivi ogni Fine come un nuovo Inizio: Ogni eroe di Not the End, durante il corso della storia, si trova faccia a faccia con la fine. A volte è la sua fine, a volte è la fine di qualcosa

di importante per lui, come un viaggio, un’amicizia, un giuramento, un antico rancore. Not the End mette in luce questi momenti permettendo al giocatore di far evolvere l’eroe in modo unico.

Personaggi unici

HexSys permette di creare personaggi assolutamente unici, pur magari partendo dalla stessa identica base. La scheda di gioco si presenta come una griglia di esagoni da riempire ed è qui che la fantasia dei giocatori si fa percepire. Il narratore guiderà i suoi player nella compilazione di questi esagoni fino a quando non si avrà davanti agli occhi un eroe fatto e finito. Cosa distingue un eroe dall’altro? Tutto. Sebbene l’archetipo al quale ogni personaggio fa riferimento possa essere lo stesso (cavaliere jedi, cavaliere della tavola rotonda, studente di Hogwarts, ecc…) i tratti e le caratteristiche saranno uniche. Non essendoci statistiche o abilità, creare dei cloni è praticamente impossibile. HexSys vi permette di giocare il VOSTRO jedi, mago, cavaliere.

La narrazione in “Not The End” prosegue sempre

Il sistema HexSys si basa sull’estrazione di Token positivi e negativi, inseriti in un sacchetto in base ai tratti dell’eroe e alla difficoltà della prova. La prima estrazione positiva consentirà il successo nella prova, con dei bonus o vantaggi per ogni ulteriore estrazione positiva. Tutte le estrazioni negative aggiungeranno complicazioni per il gruppo, l’eroe o altro. Il narratore non ha alcun potere sulla questione, poiché non estrae mai nulla. 

La presenza di vantaggi e complicazioni rende dinamica la scena, evitando l’effetto “fallisci nello scassinare la porta che ti serviva per proseguire”.

not the end
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HexSys è facile da spiegare e da imparare

Grazie ai supporti messi a disposizione da Fumble Gdr, quali il bot per Discord e l’applicazione per cellulare, Not The End può essere giocato ovunque e spiegato in cinque minuti. La meccanica fondamentale del gioco non richiede di fare calcoli, tirare dadi o leggere abilità, dunque è ottima sia per i giocatori più esperti sia per i novellini.

Le ambientazioni proposte sono incredibili

Nonostante Not The End si possa giocare letteralmente con qualunque ambientazione, non importa il contesto o i presupposti sulla quale essa si basi, nella parte finale del manuale troviamo delle ottime proposte dell’autore. Le idee suggerite, oltre a essere ottimi esempi su come si costruisca un’ambientazione in Not The End, permettono anche di giocare avventure fantastiche.

A chi è consigliato il gioco?

“Not The End” non è consigliato agli amanti delle build, a chi vuole tirare una secchiata di dadi e a chi ama gridare al mondo di aver fatto 300 danni in un solo turno. Semplicemente è un’esperienza che si basa sul rischio, sulla crescita e sulla scelta. Offre un motore di gioco che pone poca enfasi sul combattimento spicciolo o sulla prova di abilità, quanto piuttosto sull’importanza che un determinato avvenimento ha per il personaggio.

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